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“All’altro capo del guinzaglio” di Patricia B. McConnell

LA RECENSIONE a cura di Silvia Masoero

Un magnifico libro sui cani che non parla soltanto di cani. Chi c’è “all’altro capo del guinzaglio”? Ci siamo noi umani, con il nostro bagaglio di istinti, retaggi, comportamenti, strutture sociali e abitudini. Se vogliamo comprendere meglio il rapporto tra uomo e cane, dobbiamo tenere presente che i protagonisti di questa relazione sono due, e che non parlano la stessa “lingua”. Per di più, dobbiamo proprio farcene una ragione: tra i due, non è l’uomo quello più bravo a interpretare i segnali altrui.

E’ una prospettiva interessante: per migliorare la comprensione reciproca dobbiamo considerare le nostre affinità e le nostre divergenze di specie e di individui. Scopriremo che una relazione soddisfacente è quella che evita i malintesi dovuti soprattutto alle profonde e naturali differenze tra le nostre due specie.

L’idea di concentrarsi sul comportamento da tenere da questa parte del guinzaglio non è una novità: il bravo educatore passa quasi tutto il tempo ad educare l’umano. Cosa rende piacevolmente speciale questo libro, allora? La chiave è il mix sapiente di affascinanti argomentazioni scientifiche, coinvolgenti racconti di vita vissuta e consigli estremamente pratici e realistici: il tutto tenuto insieme da uno stile molto chiaro e dal quel tocco di umorismo e autoironia che rende i racconti vivi e accattivanti. Il libro non vuole essere un manuale di educazione, ma una guida alla scoperta di noi stessi, dei nostri cani e di ciò che può rendere felice e speciale la nostra amicizia.

Tanti episodi illuminanti hanno come protagonisti i cani dell’autrice, professoressa di zoologia ed educatrice cinofila esperta in comportamento animale: dall’eroico pastore Luke alla ruvida guardiana Tulip, dalla mite e conciliante Pip all’instancabile Lassie. Una galleria di personalità canine a cui è impossibile non affezionarsi subito e che torna in altri suoi libri, tutti consigliatissimi.

Particolarmente interessanti i capitoli che spiegano le differenze tra primati (umani compresi) e canidi in tema di contatto fisico, posizione del corpo, uso dello sguardo e della voce. Alzi la mano chi non ha mai dato ad un cane istruzioni vocali ai limiti dell’isterico come “seduto, seduto, ho detto SEDUTO, SEDUTO BEEEENE”, chi non lo ha mai circondato con un bell’abbraccio o coccolato con affettuose pacche sulla testa, chi non gli ha mai indicato una direzione sbracciandosi inutilmente come un mulino a vento: tutta “roba da primati” che sconcerterebbe anche il cane più paziente e più portato per le “lingue”.

“Non è possibile mettersi davvero in relazione con il cane senza prendere in considerazione anche la nostra specie. Più amate il vostro cane, più dovete capire il comportamento umano. La buona notizia è che la nostra specie è affascinante quanto ogni altra. Invito quindi tutti voi a mostrare verso la nostra specie la stessa pazienza e disponibilità che mostriamo nei confronti dei cani. Dopotutto, pare che questi ci amino molto, e io ho il massimo rispetto per la loro opinione.” – Patricia B. McConnell

Buona lettura!

Silvia Masoero

Silvia Masoero è la fortunata padrona di Bonnie, meticcia di 5 anni che va pazza per i boschi, i merli, il mare e l’agility. Appassionata di cani da trent’anni, si è avvicinata all’agility negli anni ’90 insieme alla sua piccola epagneul breton. Nei primi anni 2000, purtroppo, è stata ibernata e oggi si sta ancora riprendendo dallo shock del risveglio

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2 thoughts on ““All’altro capo del guinzaglio” di Patricia B. McConnell

  • Bel libro davvero, con tanti spunti su parallelismi e differenze tra canidi e primati: è stato uno dei primi libri di divulgazione etologica che ho letto, e ne sono rimasto decisamente entusiasta. Probabilmente, tra qualche anno lo rileggerò con ancor più attenzione.
    Grazie per la recensione!

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