Educazione cinofila e relazione con il cane

Città o campagna: come “gestire” l’energia del nostro cane!

 

L’ambiente in cui vivono i nostri amici a 4 zampe influenza il loro comportamento e ovviamente il loro modo di vivere e approcciarsi a noi e alla realtà che li circonda.

 

Cani che vivono in città non sono uguali a cani che nascono e passano la loro vita in campagna, in mezzo alla natura. Il loro comportamento e la loro esistenza vengono definiti dallo spazio nel quale crescono:

  • La scansione del tempo tra città e campagna è nettamente differente: in città i tempi sono scanditi da orari ben precisi, veloci, passeggiate per fare i bisogni e per sgambare dettate dai ritmi di noi compagni umani; in campagna lo scorrere del tempo è più lento, segnato dai ritmi della natura e l’accesso all’area aperta tendenzialmente è continuativo e libero
  • L’olfatto, tra i 5 sensi quello più sviluppato nel cane, viene utilizzato in maniera differente tra cani di campagna e cani di città: il cane che cresce a contatto con la natura sviluppa e dedica molto tempo ad annusare il mondo che lo circonda e talvolta viene impiegato in attività utili all’uomo proprio per il suo fiuto. Il cane che nasce e vive in città, è limitato da passeggiate scandite dalla routine quotidiana, quindi già più irrequieto, risulta anche meno paziente nell’uso di questo suo senso speciale: annusa rapidamente perché ha fretta, ha pochi minuti a disposizione per individuare quel determinato odore in mezzo a mille e seguirne la traccia.
  • Il movimento è un altro fattore importante: il cane di campagna solitamente gode di maggiore libertà, passeggiate senza guinzaglio e approcci ad ambienti diversi limitano lo stress e danno la possibilità di allenare e sviluppare i suoi sensi. Il cane che vive in città si ritrova invece in un ambiente chiuso e ripetitivo: le passeggiate sono veicolate dal guinzaglio e capita, che quando usciamo facciamo sempre il medesimo percorso. Questo crea nel nostro amico un carico di energia che non riesce a scaricare.
  • Anche il contatto con altre persone e animali è un fattore che riscontra delle diversità tra campagna e città: il cane di campagna è abituato a interagire con animali diversi ogni giorno, al contrario il cane di città talvolta non conosce l’esistenza di determinati animali diversi dalla sua specie, però è maggiormente abituato all’approccio con persone diverse e altri cani.

L’energia accumulata nel cane sarà maggiore se esso vive in città, causa le molte ore di inattività, mentre sarà minore se esso vive in campagna, dove l’interazione diretta con l’ambiente che lo circonda gli permette di gestire tale eccesso durante tutto il corso della giornata, in un ambiente più naturale per lui.

Nonostante ciò, il carico di energia che il cane sviluppa, sia esso di città o campagna va in ogni caso “scaricato”. In campagna lo “scarico” di questa energia è più naturale e segue i ritmi di un ambiente più consono al cane stesso, in città invece, compete spesso all’amico umano gestire e veicolare questa energia in maniera costruttiva:

  • La variazione del percorso della passeggiata quotidiana
  • L’inserimento di un’attività sportiva (canicross, agility, disc dog, dog dance e molte altre ancora…) assieme al nostro amico a 4 zampe
  • L’utilizzo corretto del gioco
  • Giochi di attivazione mentale
  • E molto altro ancora…

Sono tutte attività che riducono l’energia accumulata e la veicolano sul rapporto uomo-cane, creando complicità, unione, fiducia e divertimento.

 “Gioco con lui per più di un’ora a lanciargli la palla, tira e molla o altro e nonostante ciò, dopo dieci minuti dal rientro a casa, lui sembra più agitato e carico di prima, non riesco a capire perché!” 

Quante volte non l’abbiamo detta o sentita questa frase?

Quello di pensare che facendo un’attività ad alto livello emotivo con il nostro cane sia utile a “scaricare l’energia” accumulata, è uno degli errori più comuni di chi vive in città con il proprio compagno a 4 zampe.

Un runner che vuole aumentare la sua resistenza fisica corre ogni giorno un po’ di più del giorno precedente, mentre un body-builder che desidera aumentare la sua massa muscolare, si allena ogni giorno con pesi maggiori.

L’allenamento fortifica il corpo e prolunga i tempi di resistenza sia nel cane che nell’uomo: il pensiero di “scaricare l’energia” accumulata in ore di inattività, solo con attività ad alto livello emotivo, non fa altro che allenare la resistenza fisica e la mente del nostro amico a 4 zampe a rimanere in uno stato di eccitazione costante.

Questo non significa che il gioco o un’attività sportiva cinofila come ad esempio il Canicross siano deleteri, ma semplicemente che tali attività vanno integrate con altre a minor livello di eccitazione o gestite perché ci sia collaborazione tra cane e umano, in modo da insegnare al nostro amico a 4 zampe a gestire l’energia in modo corretto.

Nel rapporto con il nostro amico, non è solo il tempo che trascorriamo con lui ma anche la qualità di quei momenti ad essere importante.

  • Variare le attività che facciamo con il nostro cane
  • Inserire attività che richiedano l’impegno mentale non solo fisico
  • Impegnarsi in attività che richiedano la collaborazione tra noi e il cane

Sono questi tutti fattori che migliorano il rapporto con il nostro amico a 4 zampe, permettono a lui di gestire e veicolare l’energia accumulata nelle ore di riposo in maniera utile e corretta, oltre ad abituarlo ad una collaborazione con noi e non solo ad un allenamento fisico. Fondamentale è che il cane usi quell’energia in eccesso assieme a noi: interagisca e aumenti quindi l’attenzione nei nostri confronti.

Veicolare l’energia sul rapporto Cane-Uomo, permette al cane di imparare ad ascoltare e quindi ci aiuta di conseguenza a controllare il suo stato emotivo.

Saper gestire il proprio amico a 4 zampe sia in uno stato di eccitazione che di calma, ci prepara ad essere dei buoni conduttori e a saper affrontare le diverse situazioni (anche quelle in città, che spesso sono le più complesse), non che a crescere il nostro amico in un equilibrio fatto di interazione e collaborazione.

Nella realtà, che viviamo in città o in campagna, non abbiamo il controllo degli stimoli che circondano il cane, ma insegnando al cane a gestire il suo grado di eccitazione e ad ascoltarci anche quando questo grado è al massimo insegniamo a lui che la collaborazione è fondamentale: questo ci permette di usare questa collaborazione nei momenti di bisogno.

“Un cane stanco è un cane felice”

Non ricordo chi l’abbia detto ma credo non ci sia verità più grande se intendiamo per stanchezza non solo quella fisica ma anche quella mentale, verità valida indipendentemente da dove viviamo con il nostro compagno a 4 zampe.

Photo by Officina Fotografica

 

 

Ylenia Zampieron

Istruttore Cinofilo FCC

Responsabile Progetto Mountain Dog Walk

Borgocinofilo Mikamale

 

 


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Ylenia Zampieron

Nata a Bassano del Grappa il 4 Febbraio del 1986, Dog Trainer Professional riconosciuto FCC, Educatore CSEN e Istruttore Cinofilo presso il Centro Borgocinofilo Mikamale di Padova. Da sempre affascinata dal mondo animale e in particolare da quello cinofilo. Comincia il percorso assieme al suo AustralianCattleDog in Protezione Civile come Unità Cinofila da Soccorso, per ampliare in seguito le sue conoscenze del mondo dei cani. Amante della montagna coordina il progetto MountainDogWalk.

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