2000 km a piedi. La preparazione di un viaggio ancestrale a 6 zampe.
La mente e le zampe a 3km/h
Pianura Veneto – Friulana – 7/9/2018
Camminare.
I muscoli si contraggono, una gamba mantiene in equilibrio il corpo, l’altra si lancia nel vuoto in avanti cercando l’appoggio con l’avampiede, pronta a caricarsi tutto il peso della figura che si porta appresso. Le gambe si danno il cambio, si inizia un passo davanti all’altro senza fatica, senza pensarci.
La mancanza di equilibrio ci porta a fare un passo in avanti, se solo abbiamo coraggio.
Il camminare ha creato sentieri, strade, percorsi, ha creato mappe. Questa storia del camminare, ha organizzato il mondo nel quale viviamo e ha condizionato il nostro modo di vivere.
Paolo e Poldo camminano.
In queste settimane hanno perso l’equilibrio assieme sulle terre pianeggianti tra Veneto e Friuli, lungo i fiumi quasi sempre, che come linee guida su uno schizzo, organizzano il foglio sul quale viviamo. Le zampe di Poldo hanno toccato, senza volerlo, la qualità del mondo nel quale viviamo: costeggiando tutti i fiumi della parte orientale, dal Brenta al Timavo, ci si accorge che l’acqua, come le persone non è tutta uguale. La freschezza la si ritrova nei canali di risorgiva, non la si riscontra sui canali di drenaggio, artificiali, arterie utili a modificare il corso a favore dell’esistenza umana.
Il ritmo del passo scandisce il battito dei pensieri, e il tragitto attraverso il paesaggio alimenta il tragitto della mente: vivere in un luogo non significa affatto conoscerlo. Paolo e Poldo hanno iniziato il loro percorso da casa, su terre che pensavano di conoscere ma passo dopo passo, zampa su zampa, ha cominciato ad accorgersi che il camminare aiuta a scoprire.
Camminare come mi suggerisce Paolo, ci permette di essere nel nostro corpo e nel mondo senza esserne sopraffatti: ci lascia liberi di pensare ma senza perderci totalmente nei pensieri, ritrovandosi facilmente a scoprire luoghi che pensavamo di conoscere. A Stra, paesino del Veneziano, seguendo le zampe di Poldo, Paolo scopre uno scorcio affascinante ma sconosciuto della famosa Villa Reale, aperture improvvise che permettono di scoprire il territorio dalla porta di servizio.
Seguire Poldo in tutto questo per Paolo è una novità: spesso durante le nostre lezioni al Borgocinofilo, ho cercato di far passare il concetto di rapporto con il cane, di “vivere il cane”, leggerlo, capirlo. Ad esempio, ci siamo soffermati spesso sul curare i dettagli del gioco, elemento lontano dalle necessità primarie dei due viaggiatori, ma fondamentale per creare un rapporto solido, alla pari. Poldo ha dimostrato subito grande interesse, tale da coinvolgere Paolo, il quale in breve tempo ha imparato l’importanza della complicità, data dal gioco e non solo.
Curare il loro legame attraverso il lavoro in campo e fuori e grazie al gioco, ha permesso ai nostri amici di creare affiatamento, fondamentale ora, sul loro cammino.
Paolo e Poldo partono presto la mattina, sfruttano le ore fresche dove Poldo dimostra maggiore energia, aiutando Paolo nella prima metà della giornata. E’ Paolo invece ad aiutare Poldo verso sera, quando il caldo della terra diventa fastidioso e i chilometri sulle zampe pesanti.
E’ l’umano a farmelo notare, già la prima settimana di cammino: “Sai, Poldo a volte, mi guarda quando camminiamo, come a chiedermi conferma…”
La cosa mi fa sorridere: Paolo non ci credeva, ma Poldo lo sapeva, quello che abbiamo fatto assieme è servito, il cammino che stanno affrontando ora, invece, li sta legando. E poi, diciamolo è inevitabile, camminare pone due esseri, anche molto diversi tra loro, sulla stessa linea: non servono conversazioni, sono i passi a scandire i pensieri della mente e a farli battere sullo stesso ritmo.
Ylenia Zampieron
Amante della Montagna
Istruttore Cinofilo FCC
Respondabile Progetti MdogW
Borgocinofilo Mikamale
Grazie Paolo, ce la metto tutta per cercare di “essere con le parole, vicino a voi”…
grazie mille Giuliana!
Bellissimo articolo e bellissima esperienza per Paolo e Poldo. Molta ammirazione per il loro coraggio e perché no … un pizzico di invidia. Buona strada
Sono di parte, ma non tanto: l’articolo l’ha scritto Ylenia. Mi ci ritrovo per molti versi, si legge con piacere e dà stimoli interessanti sul rapporto tra Paolo – io – e Poldo, il mio fantastico Australian. Un’attitudine da esploratore infaticabile