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Adottare un cane in canile: una responsabilità.

Non tutte le persone sono appassionate ai cani di razza

Adottare un cane in canile

… o meglio, moltissime persone non cercano ad ogni costo il soggetto con mille titoli e morfologicamente super-bello.

Tralasciando la polemica sterile di quelli che parteggiano per i cani di razza e quelli che preferiscono i cani fantasia, dobbiamo ricordarci che un cane è un amico per la vita, un essere vivente che occuperà e invaderà i nostri spazi, sia fisici sia mentali e che quindi, anche quando si decide di avvicinarci ad un rifugio e procedere con l’adozione, la scelta deve essere consapevole.

Il problema è che non sempre è facile.

Scegliere il cane per la vita è una responsabilità

Adottare un cane in canile

Intanto non è semplice dare un giudizio in breve tempo su un soggetto già adulto che vive in una struttura i cui ritmi sono necessariamente diversi da quelli che sono i tempi e gli spazi propri della vita di ognuno di noi, ma anche perché spesso chi consiglia l’adottante non dà indicazioni corrette, vuoi per ignoranza, vuoi per eccessivo buonismo.

Se poi mancanza di cultura cinofila e buonismo si incontrano, il danno è fatto, ovvero, adozione sbagliata e ritorno in canile.

Abbandonare per la seconda volta? Evitiamolo per favore

E siccome abbandonare nuovamente un cane che ha già vissuto un’esperienza simile è una cattiveria al quadrato, proviamo a dare qualche consiglio perché la scelta sia consapevole.

Innanzi tutto, proviamo a sfatare alcuni modi di pensare prima di adottare un cane in canile

Proviamo ora a dare tre indicazioni perché l’adozione abbia successo:

L’intelligenza sociale del cane lo porterà a cercare di creare il legame con la sua nuova famiglia; cerchiamo di esserne all’altezza e proviamo a diventare veramente quello che il nostro cane pensa che noi siamo.

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