Sport cinofili

In montagna con il cane: tra incontri speciali e rischi

La montagna riserva incontri speciali, legami che durano nel tempo, come nodi duri a sciogliere.

Saper vivere la montagna con consapevolezza e organizzazione, costruire sulla montagna un’attività costante ci permette di creare, con tale ambiente, un legame indissolubile.

Essa diventa per molti di noi rifugio sicuro, dove poter andare quando le cose non funzionano proprio come vorremmo, dove poter faticare per riuscire a dimenticare quello che talvolta vorremmo si togliesse dalla nostra mente.

Sfide da affrontare assieme al nostro amico a 4 zampe: non passeggiate o sgambate, ma vere e proprie avventure da progettare a misura e vivere assieme. Con il passare del tempo ho avuto la fortuna di conoscere diversi binomi e vederli crescere sotto ai miei occhi di salita in salita, seguire le loro avventure e sentirle raccontare. La montagna, denominatore comune di questi racconti, è diventata un foglio bianco sul quale colorare emozioni e conquiste, anche sconfitte a volte. Le ho raccolte, perchè nelle loro parole credo ci siano le emozioni di tantissimi di noi.

“Andiamo Pol? Kara?”
Loro mi guardano, hanno quello sguardo tipico di chi ha già capito.
Si va in montagna.
Potrebbe essere una domenica qualsiasi, un sabato fortunato, un giorno festivo caduto nel mezzo della settimana.
Per loro non cambia, montagna significa star fuori, all’aria aperta, significa odori nuovi, avvistamenti di selvatico, snack speciali, quelli che integrano energie velocemente, quelli buoni, quelli della montagna.
Li invidio un po’, ma che sto dicendo? Li invidio molto e per molti motivi.
“Vita da cani” la chiamano, sicuramente non i miei, la loro, di vita, è tutt’altro che grama.
Li invidio, dicevo, perché affrontano tutto così, con naturalezza, senza sovrastrutture, senza pensieri. Si parte, si arriva, si fa, vissuto tutto nel presente, senza pensare a tante cose, se la godono loro.
Noi, o meglio, io ho mille pensieri, affronto la montagna letteralmente un passo alla volta, che si, tutti fanno un passo alla volta, ma io ci penso ad ogni passo. Penso a chi me lo ha fatto fare, a cosa avrei potuto fare di meno faticoso, più comodo, più facile.
Andare in montagna non è facile, non è solo mettersi le scarpe comode e uscire di casa, ci vuole testa sulle spalle, attrezzatura e conoscenza. Io tutto questo l’ho trovato al corso IN MONTAGNA CON IL CANE organizzato dal Progetto Mountain Dog Walk: mi ha insegnato tantissimo, forse tutto quello che so di come si affronta un’escursione con uno o più cani.


A parte la pratica, la lettura delle cartine, le attrezzature, una cosa mi è entrata dentro e ha iniziato a scavarsi un posticino che piano piano è cresciuto: la fiducia.
Ho imparato ad avere fiducia nelle mie capacità, ma soprattutto ho iniziato davvero a fidarmi dei miei cani, di Poldark in particolare.


Lui è tutto a mille, lui è entusiasta di tutto, lui pensa 100 cose e ne fa 300, è veloce, è attento, è forte, e tutto questo è bellissimo, ma in montagna, tutto questo, va dosato, va indirizzato.


C’è stato un momento che ha segnato indelebilmente questo nostro percorso, eravamo in Grappa con Francesca (compagna di avventure del corso) e Ylenia (Responsabile del Progetto Mountain Dog Walk), stavamo percorrendo “lo scalon” in discesa, un tratto particolarmente tecnico, e da dietro Ylenia ha visto che Poldark metteva le zampe esattamente dove io prima avevo messo i piedi, si stava fidando di me al 100% ed io, avendolo dietro, gli stavo dando tutta la mia fiducia, avrebbe potuto spingermi, sorpassarmi, andare dalla parte opposta, ma no, lui era lì dietro di me.

Passo dopo passo.


Questo è diventato il nostro modo di camminare in montagna nei percorsi tecnici, dove il sentiero è stretto o dove è necessario prestare attenzione.
La montagna ci ha regalato la fiducia l’uno nell’altra.

Nicoletta Melgale

Andare in montagna è sempre stata una delle mie passioni. Lo scorso anno, come molti, ho aumentato le uscite e mi sono ritrovata a chiedermi : “ma non sarà troppo per Laika?” una meticcia di 12 anni, in gamba, ma sempre di 12 anni. Mi sono chiesta come capire quali itinerari fossero adatti a lei, come percepisce il caldo estivo, il freddo dell’inverno. A volte mi sono trovata a scendere da una forcella e non sapere come tenerla al guinzaglio, per non rischiare di farci male, né io né lei. 

Ed ecco che spunta il corso IN MONTAGNA CON IL CANE del Progetto Mountain Dog Walk. Ho imparato innanzitutto a leggere sulle cartine i dislivelli e le lunghezze dei sentieri. Creandomi anche degli itinerari ad hoc o un piano B, che è sempre bene avere.

E non dimentichiamoci degli incidenti di percorso che possono insorgere. Sapere quali possono essere i rischi della montagna per il cane, aiuta a capire come prevenirli. Spero non mi debbano servire le cose che ho imparato su rianimazione, fasciature, bendature, ma almeno ora so cosa fare!

La parte pratica è stata sicuramente fondamentale, sia per capire quali sono le parti del corpo interessate nell’attività motoria, quindi cosa sarebbe utile fare sia prima sia dopo un’escursione, sia per quanto riguarda il tipo di terreno che ci troviamo ad affrontare.

L’utilizzo del guinzaglio, quale, come, dove, perché. Nel mio caso, insegnare a Laika come gestire certi passaggi tecnici è stato utilissimo, per me e per lei. Essendo una nanetta, ha difficoltà a salire / scendere dalle rocce.

Prima non sapevo come affrontare questi passaggi e lo facevo sicuramente con buoni propositi, ma nel modo sbagliato.

Ora lei sa che se è alto, deve aspettarmi. Io la faccio salire/scendere e si prosegue. Sapere cosa fare sul momento, dà sicurezza a me, e non mette in pericolo lei. Adoriamo entrambe la montagna e finché potrà, la porterò con me, ora che ho imparato a leggerla, a capire quali sono le sue difficoltà, quando fermarmi, quando farla stare dietro e quando posso concederle un po’ più di libertà.

È un corso che consiglio veramente a tutti, per avere le basi per affrontare la montagna con consapevolezza, nel rispetto di chi la montagna la vive e di chi ci abita. 

Tiziana Da Re

In realtà io non ho mai amato la montagna…sono romagnola per me esisteva solo il mare, il sole, scottarmi la pelle sul lettino; la montagna in estate? No, a fare che?

Al massimo d’inverno con la neve, a sciare, a bere un bombardino ma d’estate mai e poi mai…la montagna d’estate e’ da vecchi.
Poi arriva lei, Frida, un Parson Russell Terrier; ci amiamo da subito…no da subito no ci mettiamo un po’ ad impastarci…molto testarde entrambe, la vogliamo sempre vinta noi, tra due terrier e’ una bella lotta.


Per amor suo abbandono a poco a poco le spiagge assolate e caotiche per la solitaria campagna, i fiumi, le colline e iniziamo i primi trekking organizzati alla buona…improvvisando molto.
E’ amore subito per me che adoro il silenzio e la solitudine di certi luoghi…e per Frida che ha così modo di esplorare, di conoscere, di avere uno scenario più ampio del contesto cittadino.

E quindi compro cartine, cerco online mappe ed escursioni…iniziamo a capire un po’ il mondo della montagna e ci piace proprio tanto; poi un giorno una mia amica mi invia un link sul corso, e dico “ecco e’ il nostro corso lo facciamo!” e lo rifarei anche domani…ho imparato tante cose utili per me e per Frida, per l’organizzazione di un’escursione, per la sicurezza di entrambi…e soprattutto ho conosciuto persone preparate che amano quello che fanno e ci mettono davvero molta passione.

Dopo quel corso nessuno ci ferma più…io e Frida scappiamo in montagna appena possiamo sia per escursioni giornaliere che cammini di più giorni…il mare non so più che faccia abbia se non in inverno.

Camminare insieme, imparare insieme a camminare ha certamente aiutato il nostro rapporto di binomio creando una nostra complicità pur mantenendo le nostre indipendenze.

 Francesca Bandoli

Intro di Ylenia Zampieron

Ylenia Zampieron

Nata a Bassano del Grappa il 4 Febbraio del 1986, Dog Trainer Professional riconosciuto FCC, Educatore CSEN e Istruttore Cinofilo presso il Centro Borgocinofilo Mikamale di Padova. Da sempre affascinata dal mondo animale e in particolare da quello cinofilo. Comincia il percorso assieme al suo AustralianCattleDog in Protezione Civile come Unità Cinofila da Soccorso, per ampliare in seguito le sue conoscenze del mondo dei cani. Amante della montagna coordina il progetto MountainDogWalk.

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