Notizie e curiosità sul cane

San Rocco di Camogli, oggi il premio “Fedeltà del cane” in diretta streaming

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L’evento è in diretta streaming su www.avtsanrocco.org e sulla pagina fb AVT San Rocco

Come ogni 16 agosto, anche quest’anno si assegna nella cittadina in provincia di Genova il riconoscimento internazionale alla Fedeltà del cane, un tributo inventato nel 1962 da don Carlo Giacobbe e Giacinto Crescini e ora nelle mani di Sonia Gentoso, che gestisce anche questa 60esima edizione con dedizione e cura

ECCO TUTTI I BINOMI CHE VERRANNO PREMIATI OGGI A SAN ROCCO

AKELA, cane lupo cecoslovacco di 10 anni

Ha permesso il ritrovamento, ancora in buone condizioni di salute, dell’anziano disperso da due giorni a San Quirico, in provincia di Genova

Akela è stata affidata a Giuliano all’età di due anni dal “CLC Rescue”, un’associazione che si occupa di trovare nuova casa a cani lupo cecoslovacchi di cui i proprietari non vogliono o non possono prendersi più cura. Come spiegano gli esperti, questa è una razza davvero molto affascinante, ma con delle caratteristiche peculiari; adottare un cane lupo cecoslovacco comporta pazienza, dedizione e consapevolezza della sua maniera diversa di reazione alle situazioni da quella di un cane “normale”. Con questa consapevolezza e anche con l’aiuto di persone competenti il cammino porterà ad un appagamento per il binomio cane-proprietario.

Così è stato per Akela, la cui vita ha avuto un nuovo inizio con Giuliano e Lillo, un altro cane lupo cecoslovacco di qualche anno più grande di lei. Dimostrando fin da subito spiccate potenzialità, il suo percorso di formazione per diventare un cane da soccorso ha inizio nel 2016.

Il binomio Akela-Giuliano dopo un primo periodo di crescita con la squadra del Radio Club Levante, approda al Soccorso Cinofilo Liguria, acquisendo esperienza sul campo, per conseguire infine il brevetto operativo CSEN nel 2020.

Il 28 agosto dello scorso anno, chiamati in un intervento per ricerca di persona scomparsa in località San Quirico, nonostante i due giorni precedenti di ricerche e il passaggio di altre unità cinofile (30 i volontari di Protezione Civile intervenuti con 12 cani), Akela ha permesso il ritrovamento del disperso. L’infortunato era un 82enne pensionato del luogo, rimasto incastrato in una spaccatura del terreno nella quale era caduto, soccorso e portato in ospedale ancora in buone condizioni di salute nonostante l’età e la disavventura.

Grande la soddisfazione dei volontari specialisti che dedicano tantissimo del loro tempo libero all’addestramento per acquisire esperienza e professionalità nelle ricerche insieme ai propri cani. Ancora più grande la soddisfazione di Giuliano. Se il CLC è giudicata una razza difficile da addestrare, lo sforzo è doppio per un cane adulto e per giunta un Rescue, ed è proporzionale all’orgoglio di Giuliano e di chi li ha aiutati nel loro percorso. Akela è in effetti un vero miracolo. -Giuliano Franci, Genova

AMON, chihuahua di 4 anni e mezzo, per quattro giorni e tre notti ha vegliato la padrona rimasta adagiata su un albero dopo essere scivolata in un dirupo

Grazie ai suoi guaiti, la donna è stata ritrovata miracolosamente ancora viva.

Ottanta interminabili ore: tanto è durato l’incubo della signora D’Annibale e della sua famiglia. Il tutto ha inizio un sabato all’ora di pranzo quando Sandra esce dalla sua abitazione, all’interno di un centro ippico di proprietà del figlio, per una breve passeggiata con i suoi due cani, il piccolo Amon e il border collie Oscar. Col passare dei minuti e il loro non ritorno, sale la preoccupazione per la donna, che pur indipendente, è seguita da una badante dopo aver avuto due ischemie cerebrali.

Trascorsa un’ora, il personale della struttura attivatosi per ritrovarla, decide di avvisare il figlio Danilo. L’uomo si precipita a San Giacomo di Roburent dove sarà lui stesso a coordinare le ricerche. Intanto il sabato è passato senza alcuna traccia, complice pure la nebbia calata sul paese, ma nessuno si scoraggia e la sensazione è che la signora Sandra sia vicina. Il giorno seguente inizia con il ritrovamento di uno dei due cani, Oscar. Ripulito e asciugato dalla pioggia caduta durante la notte, il border collie viene messo subito in pista nella speranza che correrà dalla padrona, ma questo non accade.

Lungo il percorso un bambino racconta ai soccorritori di aver incontrato un’anziana e la descrizione dei vestiti e dei sandali lo rende attendibile, nonostante la giovane età. Si alza l’elicottero, poi un drone, vengono liberati i cani molecolari verso la direzione indicata. Gli animali puntano un salone di bellezza, che la signora frequentava fino a 4 anni prima.

Lì però nessuno l’ha vista e i cani non fanno un passo di più. Così prende corpo l’idea che la donna abbia chiesto un passaggio, forse per raggiungere la stazione ferroviaria e magari recarsi a Genova, dove ha vissuto da giovane e dove ha ancora la residenza. Pertanto in città si avvertono i familiari e i vicini, ma ormai ogni tentativo sembra sempre più disperato visto che dal cuneese, dove le ricerche continuano senza sosta, non arrivano le notizie sperate. Verso la sera del quarto giorno un gruppo di uomini del Soccorso Alpino e di militari della Guardia di Finanza percorrono un sentiero chiamato “l’anello della miniera”, in località Bric della Croce, nella direzione opposta di quella indicata dal bambino. Uno di loro sente abbaiare, ma sembra incredibile perché lì sotto c’è il dirupo e invece sporgendosi vede il piccolo Amon accanto alla sua padrona. La signora Sandra, 71 anni, era miracolosamente ancora viva, adagiata su un albero crollato qualche tempo prima, che fortunatamente aveva fermato la sua caduta nel vuoto. Quasi piange di gioia il figlio Danilo e non smettendo di ringraziare Amon, si sofferma su quanto gli è stato descritto: «Lo hanno sentito guaire… e l’hanno trovata… E’ stato bravissimo, mi hanno spiegato che si è accucciato sul collo di mamma, quasi a volerla proteggere».

… Amon era sfinito, non ha perso di vista la sua padrona neppure un secondo, e anche quando i soccorritori gli hanno fatto le feste, gli hanno dato da bere l’acqua dalle loro borracce, il chihuahua aveva attenzioni soltanto per lei.

E Sandra, prima di raggiungere l’ospedale dove il figlio Danilo ha potuto finalmente riabbracciarla, ha pure trovato la forza di sorridere al suo Amon.

Danilo Temporini, Genova

A nome di Danilo Temporini, figlio di Sandra D’Annibale, Amon sarà accompagnato da Giuseppe Arca, collaboratore del Centro Ippico San Giacomo, San Giacomo di Roburent (Cuneo)

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ANUBI, incrocio tra pastore tedesco e groenlandese di 3 anni, è stato investito mentre proteggeva la padrona caduta a terra dopo una crisi epilettica

Una domenica sera dello scorso gennaio, a Lainate, nell’hinterland milanese, un’auto ha investito Anubi senza fermarsi. Anubi è un cane “speciale”: è addestrato per aiutare Rebecca, la padrona di 18 anni durante le sue crisi epilettiche. Dopo l’intervento chirurgico nel 2015 Rebecca ha iniziato ad avere paura ad uscire da sola, ma l’arrivo di Anubi le ha permesso di riscoprire il piacere di una passeggiata, di ritrovare quel senso di responsabilità che le apparteneva, e che ora rivolge a questo fedele, inseparabile amico capace di proteggerla in ogni circostanza.

Niente è più importante dell’esserci sempre, reciprocamente, l’uno per l’altra.

Come quella sera quando Anubi è rimasto accanto a Rebecca, caduta a terra colpita da quel male che arriva all’improvviso. Giunta sul posto, allertata dalla chiamata della figlia partita in automatico, la madre Valentina non vede il cane, ma la sua prima attenzione in quel momento è per la figlia ancora a terra. Al sopraggiungere dei soccorsi Rebecca si era già ripresa e si rifiutava di salire in ambulanza perché la sua unica preoccupazione era Anubi.

Iniziano le ricerche, anche grazie all’aiuto di amici, ma del cane nessuna traccia. Il terribile incubo, una volta chiamati i carabinieri, si tramuta in realtà. I militari avevano ricevuto la segnalazione di un cane agonizzante in una pozza di sangue poco lontano dal luogo in cui Rebecca si era sentita male: quel cane era proprio Anubi.

Il fedele amico probabilmente aveva protetto la sua padrona stesa a terra facendole da scudo al sopraggiungere di quell’auto che non si era però fermata e lo aveva investito, per poi allontanarsi senza prestargli soccorso.

Anubi ha riportato un trauma toracico e altre fratture. Verrà sottoposto ad un intervento che risulterà essere più complesso del previsto. La serietà della frattura ha richiesto l’inserimento di placche in titanio che gli garantiranno una completa ripresa funzionale.

Per fortuna Anubi è un cane forte, nuovamente in perfetta forma e pronto a tutto per la sua Rebecca.

Valentina Pegoraro con i figli Rebecca, Cristiano, Sibilla e la loro nonna Anna, Lainate (Milano)

BIANCA, pastore tedesco femmina di 2 anni, nonostante la giovane età e la recente assegnazione, in soli due mesi ha permesso alla Squadra il raggiungimento di buoni risultati nel ritrovamento di sostanze stupefacenti.

L’intelligenza, la forza, la fedeltà, fanno del cane l’animale “militare” per eccellenza, utilizzato nella ricerca di droghe, denaro illecito, esplosivi.

BIANCA GF 4430, pastore tedesco femmina di due anni, è ausiliare cinofilo specializzato antidroga, in servizio da giugno 2021 presso la Squadra Cinofili della Compagnia Pronto Impiego di Genova.

Bianca, impiegata in attività giornaliera per il contrasto allo spaccio ed all’illecita detenzione di sostanze stupefacenti, è stata capace in breve tempo, di adattarsi ed ambientarsi al nuovo scenario operativo, peculiarità piuttosto rara nei cani antidroga di nuova assegnazione.

In appena 2 mesi di servizio, Bianca ha permesso alla Squadra di conseguire i seguenti risultati nel campo della lotta al narcotraffico: il ritrovamento di Kg. 36,24 di Marijuana per violazione dell’art. 73 del DPR 309/90 e la relativa denuncia a piede libero del responsabile.

Bianca sarà accompagnata dal conduttore Finanziere Cinofilo Enrico Ciniglio e dall’Istruttore Cinofilo Maresciallo Aiutante Corrado Di Pietro, Compagnia Pronto Impiego, Guardia di Finanza, Genova

BROWN, rhodesian ridgeback di 9 anni, abbaiando ha dato l’allarme e ha così salvato la vita della vicina di casa rovinosamente caduta a terra

Una storia che arriva da vicino, dal piccolo Comune ligure di Sori, nel nostro Golfo Paradiso e i suoi protagonisti sono qui a raccontarcela.

In quel primo pomeriggio d’inizio anno, Nella si stava recando in lavanderia per stendere i panni, quando nello scendere un gradino la gamba destra ha ceduto. Nella, cadendoci sopra con tutto il suo peso, ha sentito un forte “tac” e tanto dolore. Istintivamente ha cercato di rialzarsi non immaginando quello che un attimo dopo i suoi occhi avrebbero visto: il piede era staccato dalla caviglia, tenuto soltanto da un lembo di pelle. Nella ha cercato di gridare, implorando aiuto, ma nessuno, neppure il marito che stava riposando, sembrava sentirla.

Nessuno tranne Brown, il cane della vicina di casa, dal giardino confinante con quello di Nella. Brown, avvertito il pericolo, ha iniziato ad agitarsi e ad abbaiare. E mentre Nella, sempre più spaventata dalla visione del suo piede e sfinita dall’intensità del dolore, stava perdendo la voce e la forza di gridare, Brown continuava imperterrito nel suo abbaiare, che peraltro da Nella veniva percepito sempre più lontano.

Non sapeva quanto tempo fosse passato, ma cominciava a provare una sorta di rassegnazione pensando di essere ormai prossima alla sua ora, quando ad un tratto le è sembrato di sentire la voce della vicina, la padrona di Brown, uscita per sgridarlo tanto era il chiasso che stava facendo.

Allora Nella, e nessuno sa come abbia trovato la forza, le ha urlato di non sgridare il cane, ma di chiamare subito i soccorsi. All’arrivo della Croce Rossa, le condizioni erano allarmanti: Nella, oltre che per il dolore, sarebbe potuta morire dissanguata. Trasportata in ospedale in codice rosso, è stata immediatamente sottoposta a intervento chirurgico.

Tutto è andato per il meglio ed oggi, passo dopo passo con tanta fisioterapia, Nella ha ripreso a camminare. Il ricordo di un momento particolare per Nella, ad un mese dall’operazione, quando tornata a casa, dal suo letto, aveva espresso un grande desiderio: rivedere Brown. Il cane era in giardino, Nella voleva chiamarlo, ma ogni volta che provava a farlo, l’emozione tratteneva in gola quel nome e il pianto aveva la meglio, tanta era la riconoscenza per quel cane e la consapevolezza del suo gesto. Quante volte ancora Nella lo cercherà e chiamerà il suo nome per dirgli dal profondo del cuore: «Grazie Brown! Mi hai salvato la vita…»

Mauela Nucaro, Sori (Genova) Con Nella Ranieri, Sori (Genova)

GIMMI, meticcio di 9 anni, ha difeso il padrone dall’attacco di un cinghiale, che lo ha gravemente ferito

Giuse Lazzari, 81 anni, scrittrice, custode delle tradizioni della sua amata Ivrea, racconta come la sera vede sempre più spesso cinghiali scendere da Villa Cesana e venire a cercar cibo a pochi passi dalle abitazioni.

«C’è una mamma con cinque cuccioli… Forse è stata lei ad attaccare mio marito e Gimmi spiega Giuse Lazzari», che rassicura, «Ora il nostro cagnetto sta bene».

Quello che è accaduto al signor Giorgio e al piccolo Gimmi è uno dei tanti episodi che raccontano la sempre più difficile convivenza con questi ungulati, diventati ormai padroni incontrastati del territorio.

Non siamo in un sentiero di campagna immerso tra i boschi, ma nel cuore della città di Ivrea e più precisamente nell’area che tutti conoscono come Talponia, attraversata da una camminata detta dei “tupiun” (in dialetto locale la struttura a pergola dei vigneti). Non è una scena di caccia, perché il signor Giorgio non aveva un fucile ma un bastone da passeggio.

Il piccolo cane Gimmi ha visto il cinghiale avvicinarsi al suo padrone e non ha esitato un attimo a confrontarsi con un aggressore decisamente più forte. Lui, un bastardino adottato dopo il vile abbandono (fu lanciato da un’auto in corsa e si ruppe anche una zampina), ha visto nell’ungulato un potenziale pericolo per il suo “papà umano”.

Così per difendere il padrone 85 enne, ha fatto da scudo ed è finito a terra, sanguinante, con il ventre squarciato. Portato d’urgenza alla clinica veterinaria di Banchette, gli è stata ricucita la ferita: venti punti e una cura antibiotica.

Era molto spaventato ma miracolosamente fuori pericolo. Il figlio di Giuse e Giorgio, Andrea Lazzari, avvocato e vero amante degli animali, ha denunciato l’episodio a Comune, Città metropolitana, Regione e Ministero alle politiche agricole. Resta alta l’attenzione per la massiccia presenza dei cinghiali alle porte della città e come sottolinea Andrea, le persone sono costrette, la sera, a barricarsi in casa perché l’atteggiamento di questi ungulati è diventato aggressivo, sfrontato. Dopo l’episodio accaduto lo scorso gennaio, la paura è tangibile tra le abitazioni di Talponia. Una paura che Gimmi e il suo padrone hanno affrontato insieme e dalla quale il cagnolino ha avuto la peggio, ma il suo coraggio ne è emerso vincitore.

Giuse Lazzari, Ivrea (Torino)

MARLEY, labrador di 7 anni, in forza alla Polizia di Stato, ha svolto in maniera egregia il suo ruolo di cane Antiesplosivo e non solo. La staffetta generazionale con l’inserimento del giovane TARGET continua l’impegno nel servizio rivolto a tutti i cittadini e nell’aiuto anche ai quattrozampe

Marley ha svolto brillantemente per anni il suo ruolo nella Polizia di Stato quale unità Cinofila ATF (Alcohol, Tobacco, Firearms).

Il lavoro costante e sobrio dei Cani Antiesplosivo della Polizia di Stato, pur rimanendo spesso nell’ombra, è tuttavia svolto con efficacia e dedizione. Le unità ATF interpretano un compito silenzioso ma fondamentale per la sicurezza dei cittadini nella quotidiana repressione e prevenzione dei reati.

Per le capillari e continue bonifiche effettuate al fine di garantire la sicurezza dei cittadini durante manifestazioni ed eventi sociali e per gli interventi svolti a scongiurare la possibilità di attentati, Marley è stato un prezioso, valido collaboratore nelle realtà locali e nazionali in cui ha operato.

Ma l’attività di Marley non si è limitata ad una mera esperienza lavorativa tout court. Infatti è stato il protagonista di storie di soccorso non solo per la comunità umana ma anche per quella canina. Lo scorso gennaio, Marley che normalmente ha un carattere piuttosto irascibile e rissoso, non ha esitato a sdraiarsi sul lettino del veterinario per soccorrere un amico a quattro zampe in difficoltà. Marley ha donato il suo sangue, stupendo i componenti della Squadra, per la evidente consapevolezza della sua disponibilità. Poi purtroppo la sua malattia ha prevalso, con una lenta ma inesorabile degenerazione della retina che lo ha portato alla cecità. E così gradualmente, seppur ancora in giovane età, ha dovuto abbandonare il servizio attivo ed è stato affidato alle cure amorevoli del suo amico/conduttore, Cristiano.

Un altro elemento è stato inserito nella comunità dei cani ATF della Polizia di Stato genovese: il giovane Target, labrador attento e motivato.

Una staffetta generazionale significativa che vuole essere auspicio e certezza di continuità di impegno e di dedizione nel servizio e nell’aiuto ai cittadini, anche di quelli a quattro zampe.                       

 Nelle difficoltà nessuno deve essere lasciato solo, e la Polizia di Stato non abbandona nessuno.

Unica storia, due riconoscimenti: un “Premio fedeltà” a Marley e una “Menzione” a Target.

Ritirerà il Premio l’Assistente Capo della Polizia di Stato Cristiano Lorenzetti, conduttore Cinofilo Antiesplosivo con il cane Marley.

La Menzione al cane Target sarà conferita al suo conduttore, l’Assistente Matteo Mascia, accompagnato dall’Ispettore Alessandro Pilotto, Responsabile della Squadra Cinofili della Polizia di Stato, Genova

LASSIE, meticcio di 2 anni e mezzo, segue il corteo funebre del padrone al cimitero, dove, in attesa della tumulazione, si adagia al fianco della bara, per il suo ultimo saluto

Quando muore una persona cara, mettiamo in atto usanze, cerimonie, rituali che, diversi a seconda delle tradizioni locali, rappresentano la dimensione sociale del lutto. Ma i nostri animali d’affezione, i cani comprendono la morte? E’ dimostrato che i cani non solo sono in grado di instaurare connessioni molto profonde con gli esseri umani, ma anche di sentire il dolore della perdita. I cani hanno una propria capacità di elaborare mentalmente e di reagire alla scomparsa di qualcuno.

Un estremo atto di fedeltà di un cane al suo padrone defunto ha destato meraviglia e inattesa commozione tra i fedeli di Buonabitacolo, un piccolo paese nel Vallo di Diano (provincia di Salerno). Il meticcio nero Lassie, dopo aver assistito ai funerali, ha accompagnato il suo padrone seguendo il corteo funebre fino al cimitero. Lì ha voluto dare il suo ultimo saluto, è salito sul carro funebre per adagiarsi al fianco della bara prima che venisse tumulata. Le stesse Onoranze Funebri lo hanno lasciato fare, tra lo stupore e la commozione generale.

La storia di Lassie, il meticcio nero del paesino di Buonabitacolo, diventata virale sui social network, racconta di un legame unico, capace di andare oltre la morte. Ancora una volta un cane ha dimostrato a tutti di seguire una sola regola, l’unica che conosce bene, quella di essere fedele al proprio compagno umano fino alla fine.

Cono, il figlio di Michele Garone, Buonabitacolo (Salerno)

NICOLETTA, meticcia ha vegliato per 10 anni la tomba del suo padrone. Un atto di fedeltà imperituro. Per non dimenticare mai, le è stata dedicata una statua.

La “favola triste” della “nostra” Nicoletta ha molte similitudini con quella leggendaria nipponica, stavolta però lo scenario è una piccola frazione del Comune di Forio d’Ischia, più precisamente il cimitero di Panza, eletto a sua dimora dalla cagnolina, che per dieci anni ha vegliato la tomba di Alfred, l’uomo di origine tedesca che era stato il suo padrone, mancato il 29 gennaio del 2009. Nel momento della sepoltura, la cagnolina era stata vista girare libera e zoppicante all’interno del cimitero, e come ricorda il custode Nicola, da cui deriverebbe il nome, Nicoletta si era adagiata di lato allo scavo in cui sarebbe poi stata tumulato il feretro del suo Alfred.

La cagnolina non lascerà mai più quel luogo, continuerà a volere questa relazione di vicinanza, la sola in grado di generare il lei profondo appagamento e cercherà, ogni giorno per 10 lunghi anni, di ricongiungersi alla persona con cui aveva condiviso la sua vita. La sua dedizione ha commosso tutti, dal custode che le ha messo a disposizione una cuccia al riparo per le notti invernali, a Gioacchino e Arnalda (della Lega del cane) che le hanno apprestato cure e attenzioni, al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha postato diversi appelli su Fb, e soprattutto a Enrico che ha conosciuto Nicoletta recandosi più spesso al cimitero in seguito alla morte del suo papà. Una volta appresa la sua storia, Enrico non l’ha più abbandonata, è tornato da lei ogni giorno, se ne è preso cura con tutto l’amore possibile, ma anche con assoluto rispetto. «C’erano momenti in cui Nicoletta, rivolta verso la croce e la foto del padrone, aveva lo sguardo fisso su quella, come in estasi» racconta Enrico «allora intuivo che era opportuno lasciarla sola con “lui”».

Lo stesso Enrico, il 25 maggio 2019, ha fatto addormentare la cagnolina da tempo molto sofferente per un tumore. Sarà sempre l’amico fidato Enrico, che tra l’altro gestisce un albergo vicino al cimitero, a commissionare la realizzazione di una statua in ricordo di Nicoletta. Un masso da 6 quintali di tufo verde, la pietra simbolo dell’isola, verrà trasformato da Ambrogio Castaldi nella statua raffigurante Nicoletta. La statua ora campeggia all’ingresso del cimitero accompagnata da una targa che recita: «In ricordo di Nicoletta, dolce cagnolina che non ha mai lasciato la tomba del suo padrone dando agli umani una lezione di fedeltà e amore».

Una forte, struggente testimonianza d’Amore durata dieci anni… Un cimitero custode di tale insospettabile bellezza…

Da una storia esemplare, un premio fedeltà con “Menzione ad Honorem” per Nicoletta e un premio bontà ad Enrico Mattera, con un ringraziamento rivolto a tutti coloro che si sono prodigati per aiutare Nicoletta in vita e per onorare la sua memoria.

Enrico Mattera, Forio, Isola d’Ischia (Napoli)

Tanti altri binomi italiani e stranieri verranno premiati oggi, scopri le altre storie su https://www.levantenews.it/2021/08/08/camogli-a-san-rocco-il-premio-fedelta-del-cane-i-premiati-e-le-storie/

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