Abito in campagna, oggi non sto bene e vorrei godere della tranquillità di casa mia e stare sul divano ad oziare.
Ma sto ascoltando da un’ora il pastore tedesco dei vicini che ci delizia da un’oretta col suo abbaio.
Mi è venuta in mente una sentenza in cui un giudice sancisce che abbaiare sia un diritto del cane.
Questa sentenza viene osannata da molti proprietari di cani, viene vista come la legittimazione di un diritto naturale…
La rivincita sugli haters.
C’è gente permalosa, vicini isterici, persone a cui dà fastidio che voli una mosca, per cui anche pochi secondi di abbai…possono causare liti, ripicche, denunce.
Ma poniamo il caso di un cane, che abbaia perché lasciato da solo in giardino tutto il giorno, oppure in cortile o balcone o terrazzo.
Oppure un cane non abituato a star da solo in casa e che quindi abbaia per ore, quando i proprietari vanno via.
- Certamente abbaiare è un suo diritto, ma vi siete chiesti come sta un cane che abbaia per ore?
- Che abbaia per ogni cosa che vede passare dalle sbarre del suo giardino?
- Che abbaia ad ogni rumore che sente dal pianerottolo?
- Per ogni persona o cane che incrocia per strada?
- Vi siete mai chiesti come sta un cane che vive in quelle condizioni? Che stati d’animo attraversa?
- Come vive la clausura in giardino o cortile?
- Come vive le sue passeggiate?
- Come sta?
- Come si sente?
- Cosa prova?
Sicuramente ansia, a volte paura, rabbia, disperazione.
Abbaiare è un suo diritto, ma non metterlo in condizione di abbaiare per ore dovrebbe essere un nostro dovere.
Se non vogliamo farlo per il vicinato, facciamo per far star meglio il cane che diciamo di amare.