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Camilla, il cane guida attaccato da un Pitbull. Proprietario si dilegua

Questo articolo parla dell’ennesimo fatto che non sarebbe dovuto accadere.
Non è un articolo di cronaca qualsiasi ma quanto è avvenuto ad una nostra amica al suo cane guida.

Se sei un cinofilo e ti stai infastidendo per il titolo è francamente un problema.

Riportiamo le parole di chi ha subito questa brutta vicenda.


Questo non vuole essere un post pietistico.

Vuole essere un avviso a chi non pensa due volte a quello che fa ed anche alle persone che mi sono vicine, poiché in questi giorni sarò sicuramente meno presente.

Ieri sera Camilla è stata aggredita da un pitbull: stavo camminando per strada in guida, tranquillamente come sempre, ad un certo punto un essere sì è attaccato al mio cane, trascinandola via, staccando il guinzaglio della mia mano e portandola avanti per il marciapiede, dove facevo fatica a raggiungerla.

Ho allungato una mano, sapendo benissimo di rischiare, ed otto catto la schiena di un molosso muscoloso e potente.

Io urlavo, Camilla piangeva.

Credo sia stato uno dei momenti più brutti della mia vita.

Per fortuna un uomo sentendomi è uscito dal negozio in cui si trovava ed ha staccato il cane portandolo dentro il negozio.

In quegli attimi in cui non sapevo quali fossero le condizioni di Camilla mi sono sentita svenire.

Sicuramente in questa storia manca un personaggio: il proprietario del cane.

Questo splendido personaggio vedendo la scena se n’era andato, turbato aveva raggiunto in casa il cugino.

Dove arriva lo schifo umano?

Io non lo so, sicuramente da ieri non ci credo più alla bontà intrinseca delle persone.

Camilla barcollante mi ha raggiunta, adesso ha dei bei buchi sia sulla schiena che sul gomito sinistro.

Zoppica, vederla in questo modo mi distrugge. Tutto questo per un proprietario in consapevole, il quale ha raggiunto il capannello di persone che mi stava dando una mano, ero sconvolta e piangevo ed ero distrutta, e come se non bastasse mi ha aggredito dicendo che stavo esagerando. Il mio compito delle prossime settimane sicuramente di fargli togliere l’animale ma anche di fargli passare dei brutti cinque minuti, così come successo a me con il mio cane.

Camilla stare a riposo per un po’, non posso farla certo guidare. Sarà forte, lo so mi guarda e scodinzola ed è sempre lei anche se con un velo di tristezza.

Forse con la tristezza in realtà è dentro di me e mi sono preoccupata indicibilmente per lei.

Il dolore quando lo vivi in un momento del genere in cui tra l’altro non puoi controllare visivamente la situazione è una delle cose peggiori che mi siano capitate.

Starò vicino alla Camilla e chiedo aiuto a chi mi è intorno, perché chi mi conosce un po’ sta bene che lei la mia forza, la mia compagna e parte della mia autonomia. Dunque non stupitevi se non sarò particolarmente presente.

Io la Camilla torneremo più forti che mai, un proprietario però perderà il suo cane e sarà sicuramente meglio per quel molosso.

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