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Quando un cane muore. Ciao Giuseppino…

Premessa: Ringrazio Flavia, per la fiducia e per avermi scritto di voler salutare il suo cane in questo modo “nel mio notiziario”. Non c’è nulla da impaginare qui, non ci sono sottotitoli da inserire per fare contento Google. È il saluto al tuo cane…lo salutiamo tutti…con rispetto.

Ciao Giuseppino, questa è la dedica della tua umana. Buon ponte.

PS la tua Flavia, mi ha fatto piangere.

Quando un cane muore.

Dedicato al mio Giuseppino mancato qualche giorno fa.

Di Flavia Sironi

Mille pensieri, molteplici sensazioni, sale l’angoscia, ti sembra di avere la febbre; ecco ciò che succede quando devi prendere una decisione,  “ quella decisione “.

Lui, il cane, è lì spianato ai tuoi piedi, lo guardi cerchi di capire a che punto è, cerchi di comprendere quanto male ha, vorresti sapere come sta, come sta dentro!

Daresti l’anima per vederlo felice, per togliergli il male ma non puoi fare nulla.

Il tuo cervello fa mille capriole, volta e rivolta il problema, si accende, si infiamma poi si spegne. Un turbinio di emozioni affollano la mente.

Prendi il telefono, ti confronti con “chi sa, chi ha provato”.

Poi la decisione, non ne può più, te ne rendi conto, non ne puoi più nel profondo del tuo cuore sai che è la decisione giusta perché pensi….se fossi io al posto suo preferirei morire!

Non si può togliere la dignità ad un cane, un cane non è un uomo, un cane non legge un libro, un cane non usa il computer, un cane non guarda la tv.

Un cane soffre quando tu esci per andare a correre, o passeggiare, o nuotare col resto del branco e lui deve stare a casa sdraiato sulla sua copertina.

Un cane che ha scoperto il mondo al tuo fianco sa!

Un cane ha bisogno di correre, giocare, annusare l’aria. La vita di un cane è simile a quella di un bambino.

Hai preso la decisione anche se non è stato facile, in questi casi si ha sempre la guerra dentro. Ad un certo momento ti assalgono ancora, ancora e ancora dubbi, pensi lo faccio per altruismo verso di lui, poi…no il mio è egoismo non riesco più a sostenere questo dolore.

Lo faccio per me, lo faccio per lui?!

Il veterinario, la mia Laura è perfetta per questa cosa, mi solleva dicendomi hai fatto il possibile è giunta l’ora, non puoi fare più di così, noi sappiamo cos’ha…

L’importante è avere il veterinario giusto, quello che lavora con rispetto, che è giustamente pagato perché vive del suo lavoro, ma che non ha dimenticato quale è il suo dovere verso gli animali.

Il veterinario che ama gli animali e che non li considera cose ma esseri viventi.  

Quello che ti rassicura e che ti lascia il tempo di vivere con lui gli ultimi attimi della sua breve vita.

Quello che ti spiega cosa sta facendo e te lo spiega con dolcezza.

Quello che capisce che hai bisogno di piangere, che comprende appieno il tuo dolore, insomma quello empatico, come gli infermieri negli ospedali. La mia Laura Bellentani è tutto questo.

Allora ti prepari, ecco è arrivato l’ultimo giorno, la data col veterinario è fissata.

L’ultimo giorno con lui, l’ultimo giorno per lui, spazio dedicato, via gli impegni, tutti possono aspettare.

Ti prepari e ti rendi conto di tutto il bene che gli hai voluto.

Ti godi fino in fondo la sua compagnia, ti scappano le lacrime, lacrime copiose, tiri su col naso mentre lo osservi.

Io sono una volontaria e sia per coerenza, che per etica ho sempre adottato cani bisognosi.

Fate un giro nei canili, volgete lo sguardo al sud o in Spagna, o in altre parti del mondo, tante, troppe, la terra è piena di randagi abbandonati a se stessi, alla ricerca di cibo, di amore.

Io so di aver donato vita a chi vita non ne aveva, questo mi consola anche quando devo prendere la terribile decisione!

Con difficoltà lo carichi in auto e parti.

Vorresti che il viaggio non finisse mai e allo stesso tempo vorresti essere già a destinazione.

Ecco varchi la soglia della Clinica Veterinaria, lungo il viaggio non fai altro che piangere, ricordare, sentire che stai facendo la cosa giusta per autoconvinzione.

Arriva Laura, con dolcezza mi parla, con tenerezza lo tocca, esce va a prendere il necessario.

Torna, mi guarda, mi spiega con voce accorata, tranquilla parla di ciò che sta facendo ora e che farà dopo.

Mi dà il tempo di parlargli tra un iniezione e l’altra.

Mi spiega: questa droga annullerà il suo dolore, lo fa e mi dice lui è sereno, adesso sta bene….prenditi il tempo…esce.

Mi sdraio sul pavimento accanto a lui in posizione fetale come se servisse a tornare bambina, gli parlo nell’orecchio, faccio una cosa che mi piace tanto, gli mordicchio il tartufo e lo bacio, lo bacio, lo bacio ovunque, sul tartufo, sulle zampine, sugli occhi, sulle orecchie e soprattutto dove aveva il dolore.

Gli dico quanto bene gli voglio, gli ricordo i bei momenti passati, e gli sussurro la frase che ha sempre scatenato la gioia di tutti i miei cani, di quelli che lo hanno preceduto, di quelli che ci sono ancore e perché no, di quelli che ci saranno a venire.

La magica fantastica frase che li rende felici che li porta al settimo cielo: SI VA’ SI VA’ SI VA’ A CORRERE.

Laura torna, due siringhe, mi spiega prima l’anestesia, poi……lo mettiamo sul lettino lei fa il suo dovere, e io attacco il mio nasone al suo tartufino e mentre esala l’ultimo respiro io respiro a pieni polmoni, ecco il suo ultimo alito di vita è penetrato in me e mi scivola dentro, giù, giù, giù fino a Raggiungere il profondo dell’anima e si deposita sul cuore, mi penetra nel cuore.

Fine! E’ tutto finito! Laura mi chiede se ho voglia di stare ancora un poco li sola, le rispondo si grazie. Esce e io lo osservo, guardo il suo esile corpicino privo di vita ma anche di dolore, la sua espressione è serena, lo vedo avvolto nella pace e in quel momento comprendo di aver fatto la cosa giusta per lui.

Esco in silenzio, non saluto nessuno dei miei magici veterinari e nessuno saluta me, sanno cosa provo comprendono il mio dolore. Li ho scelti con cura sono trent’anni che mi servo da loro e di loro mi fido ciecamente. Torno a casa, accompagnata da Ezio che mi ha aspettato fuori con la mia Gilda.

A casa guardo la sua copertina, la sua ciotola, i suoi calzini che mi ha rubato, ripongo il suo collare col nome e la sua pettorina, lacrime calde scorrono lungo le gote, un senso di vuoto mi attanaglia la gola. Poi alzo lo sguardo verso il cielo e lo vedo là con la mia mamma Itala, col mio allenatore Sergio, col mio Stefano Viga, con tutte le persone che ho amato e che mi hanno amato e con tutti i miei cani e gatti con i quali ho avuto il piacere e l’onore di condividere parte della vita.

Rocco Voto

Nel 2016 ho fondato Dogsportal.it insieme al Caporedattore Poldo, il mio super segugio, unendo la mia passione per la Cinofilia e il Digitale e cambiando in parte la mia vita. C’è un aspetto importante che accomuna Cinofilia e Digitale. Non si può adottare un metodo unico. Ogni caso deve essere analizzato, osservato, confrontato, studiato per trovare soluzioni mirate e adeguate. Mica semplice quando parliamo di Cani e Persone CONTATTI ? roccovotomail@gmail.com ? marketing@dogsportal.it (per collaborazioni editoriali con Dogsportal.it) ? +39 333 7756747 https://www.linkedin.com/in/roccovoto/

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