Educazione cinofila e relazione con il cane

Anno nuovo, vita nuova…almeno spero

Di Cristiano Pregno

Oggi, 1 gennaio 2019, mi ritrovo a fare un inventario di quanto successo nell’anno appena concluso. Non so se abbia fatto bene o male, non spetta a me dirlo . Ma quel che più mi preme è pensare se io abbia fatto il meglio che potessi e soprattutto se quel che ho fatto abbia potuto danneggiare consapevolmente qualcun altro. 

Io dico sempre che nell’errore, la differenza la fa l’intenzione. Quindi avrò  anche potuto sbagliare qualcosa, ma pensandoci, sono certo di non aver voluto fare in modo che la responsabilità dei miei errori o delle mie mancanze ricadesse su qualcun altro.

Per di più, per circostanze forse più o meno casuali, mi sono trovato ad osservare alcune situazioni che mi hanno messo con le spalle al muro rispetto a quello che per me va oltre la nostra passione per i cani e per le attività che possiamo intraprendere con loro.

Alla fine dell’anno appena trascorso ho avuto modo di vedere che prima ancora di essere proprietari, educatori, addestratori, veterinari, semplici appassionati o di far parte di una QUALSIASI categoria che faccia capo al mondo della cinofilia ci sono miriadi di esempi di persone che professano questa o quella teoria cercando di affossare questa o quell’altra. 

E questa cosa, che in qualche caso mi ha toccato anche da vicino, non ha fatto sì che io mi risentissi o me la prendessi con chi aveva la responsabilità di queste azioni o di queste parole. Questa cosa mi ha profondamente deluso. Che, secondo me, è anche peggio.

Perché si può anche sbagliare (e questo lo ripeterò e lo accetterò all’infinito) ma quello che si ritiene errato deve essere rapportato ad una evidenza, e questa evidenza deve essere qualcosa di più di una teoria strampalata o di una falsità bella e buona.

Mi è capitato di andare a una manifestazione che vedeva anche una prova non competitiva. Nelle ultime battute di quest’ultima, e ribadisco fosse una prova NON COMPETITIVA, ho visto (altrimenti avrei preferito pensare che mi si stesse raccontando una frottola) ostacolare un binomio nelle fasi finali e mi sono chiesto in nome di quale vantaggio. E la cosa che mi ha veramente scosso, è che evitando questo gesto si sarebbe evitato al cane un problema fisico che, per quanto di piccola entità, il cane ha dovuto patire. Insieme alla preoccupazione del proprietario vedendo il suo compagno in difficoltà.

In altre circostanze ho visto atteggiamenti amichevoli trasformarsi, all’occorrenza, in altri assolutamente contrari. E viceversa. 

Con ciò, quello che mi auguro possa accadere in questo 2019 è che la si finisca con questo carrozzone che può portare ad un ulteriore inaridimento di quella che è la mia, la nostra passione.

Nell’era della condivisione, cerchiamo di far sì che quel che di buono è stato fatto e che è realmente efficace (oltre ad essere rispettoso dei nostri cani e della nostra dignità) sia fruibile a chi lo desidera, dimenticandoci di fare a gara su chi sia più bravo e bello.

I pavoni sono così belli, forse, perché non assomigliano per nulla a noi . E per questo lo sono di sicuro i cani.

Mi auguro di non sentirmi più deluso e affranto, ma di tornare ad essere ancora e sempre più pieno di voglia di imparare e di poter essere, nel mio piccolo, parte attiva di tutto questo.

Lavoriamo, e cerchiamo di farlo insieme. Facciamo in modo che la cultura cinofila sia il nostro unico obiettivo. Con coscienza, con onestà e anche con passione e curiosità, per chi da tutto questo potrebbe di sicuro trarre giovamento.

Cristiano Pregno

Addestratore Enci - Gruppo Cinofilo Debù

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