Cani che fiutano necropoli, lo studio croato
La collaborazione nata tra archeologi e un addestratore di cani impiegati nella ricerca di cadaveri e fosse comuni
“Glavaš e Pintar, entrambe croate, iniziarono a collaborare nel 2015, mentre Glavaš stava facendo ricerche su quella che riteneva poter essere una necropoli dell’Ottavo secolo avanti Cristo. Cercava aiuto e lo trovò nell’addestratore Andrea Pintar – «aveva lavorato con la polizia a casi di omicidio di anche trent’anni fa e ci chiedemmo entrambe quanto indietro nel tempo sarebbe potuto arrivare l’olfatto dei suoi cani».
Lo studio sostiene che i cani si dimostrarono in grado di fiutare dal terreno i resti umani di alcune migliaia di anni prima, alcuni dei quali a circa 50 metri di profondità.
Dimostrandosi, secondo Glavaš, un’importante fonte di informazioni, al pari di altri metodi usati dagli archeologi come le fotografie aeree e l’utilizzo di immagini satellitari a infrarossi.”
I cani impiegati per il progetto sono stati ovviamente gli immancabili Pastori belgi malinois, ma anche Pastori tedeschi e Border Collie
Molti sono gli archeologi che si sono interessati alla possibilità di impiegare i cani in queste ricerche, si è creata una vera e propria rete tra esperti archeologi e cinofili.
Anche Adee Schoon uno dei massimi esperti al mondo per quanto riguarda la detection dog, ha ritenuto valido il progetto.
Chissà quanto altro ci faranno scoprire questi fantastici cani
fonti:
The New York Times
The Atlantic