OBEDIENCE: chi, come, quando e perchè?
#OBEDIENCECONANNA
foto di Nancy Pinamonti
Le presentazioni di Anna Scelsa su Dogsportal.it
In questa prima puntata dedicata alla disciplina dell’ obedience ci tengo ad affrontare questi quattro quesiti essenziali:
Chi? Come? Quando? Perchè?
Parto dall’ultimo…
Perchè fare obedience:
Posto che questa disciplina non sia assolutamente assimilabile all’educazione di base, ma si tratti di sport vero e proprio, trovo che l’obedience sia la base da cui partire per praticare tutte le altre ( agility, disc dog, dog dance, ecc ).
Non è una disciplina naturale che sfrutta l’istinto o di per sé automotivante…
In obedience ci sei solamente tu, il tuo cane e la voglia che hai di sbatterti nel cercare sempre nuove soluzioni e sistemi per far amare l’esercizio X a Fido che di per sé preferirebbe scovare lepri in un prato piuttosto che farsi box coni e condotta!
L’obedience ti mette a nudo, ti costringe a guardare davvero il tuo cane
Capire quando puoi chiedere di più e quando basta così, tenere conto dello stress, della motivazione…dà al conduttore gli strumenti per leggere il proprio compagno di squadra e e di conseguenza sapere cosa è meglio per quel soggetto anche quando si praticano altre discipline che tendono a mascherare alcuni aspetti come appunto stress e motivazione (chi mai si preoccupa di un cane che abbaia in agility ad esempio?? ).
Andando a ritroso..
Quando?
Ovunque!!!
Il bello di questa disciplina è che si può praticare nei posti più disparati: in casa, all’aperto, in un centro commerciale, ogni luogo è un buon luogo per lavorare alcuni esercizi…più difficile è rispondere alla fatidica domanda che spesso mi viene posta:
Quanto tempo deve durare la sessione di lavoro?
Quante volte al giorno/alla settimana?
La mia risposta è DIPENDE!!!
Dipende dal cane…razza, età, grado di lavoro, ecc… anche all’interno della stessa razza , di una stessa cucciolata, carattere e temperamento possono essere molto diversi!
Ci sono cani che è bene lavorare tutti i giorni, altri che lavorano benissimo e danno il massimo di se stessi se lavorati un paio di volte a settimana, altri ancora che necessitano di sessioni molto brevi più volte nella giornata…
Insomma quello che consiglio sempre è “guarda il tuo cane” ti darà la risposta!
Come
Penso sia importante per chi si approccia alla disciplina scegliere un istruttore e affidarsi ad esso senza pasticciare tra mille istruttori diversi.
Questo perchè ognuno ha un suo modo di interpretare gli esercizi…fare mischioni normalmente non garantisce grandi risultati anzi: genera una notevole confusione nell’allievo che non ha ancora l’esperienza per stabilire cosa prendere da uno piuttosto che dall’altro e soprattutto nell’istruttore che non può in questo modo capire se le cose fatte non funzionano perchè il proprio metodo non è adatto a quel cane o se è l’allievo che sta facendo gran pasticci.
Sicuramente un bravo istruttore consiglia stage e seminari con altri relatori a tempo debito ed è in grado di mettersi in discussione e confrontarsi con l’allievo…
consiglio spassionato: prendete una strada e seguitela!
Chi
Qualsiasi cane per me può avvicinarsi all’obedience ( con rare eccezioni), non tutti i bipedi invece sono adatti!
Il vero obediencista è una persona che ignora condizioni meteo, luogo, giorno, ma si allena in modo costante..
Il vero obediencista non è una persona pigra, sedentaria, che accampa mille scuse…
Il vero obediencista macina km, riduce la macchina a un bazar
perchè qualunque cosa potrebbe servire ( nella mia macchina per un periodo c’è stata pure una zappa), ad ogni lezione ha lavorato tutto quello che è stato fatto la volta precedente, anzi ha elaborato piani diaBBolici e geniali da sottoporre all’istruttore per l’esercizio x e y,
il vero obediencista per riassumere è qualcuno che ha voglia di “sbattersi”, che crede nel proprio cane anche quando tutti gli hanno detto di lasciare perdere
( attenzione non parlo assolutamente del cane obeso della sciura maria displasico e cieco!!!),
Ma soprattutto l’obedience è di chi si diverte profondamente nel lavorare senza pensare al finale, di chi si gode il percorso, di chi non guarda il proprio cane pensando “ certo che sei proprio lento” .
Ma di chi ci mette oltre che la tecnica…cuore.
Alla prossima puntata di #OBEDIENCECONANNA! Su Dogsportal.it
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L’importante è imparare dagli errori…chi non fa, non sbaglia 🙂
Grande obedience. La adoro malgrado all’ inizio seguita male
Tanti errori commessi ma i miei cani Mi hanno perdonato.