EventiCani da caccia

Un lavoro da duri: il cane da Tana

di Ylenia Zampieron

Uomo e cane.

Nel corso della storia il cane ha assunto, affianco all’uomo, diversi ruoli: compagno fedele, amico, fonte di pericolo talvolta, collega di lavoro molte altre.

Per quanto riguarda la natura, è innegabile, che esiste una costante e solida relazione che lega umano, cane e fauna selvatica.

L’unico tratto rimasto invariato nel passaggio Lupo-Cane è il suo olfatto: i cani sanno muovere una narice per volta, percependo la direzione di un determinato odore, una volta individuato, l’odore si dissolve nel naso umido, le molecole liquefatte vengono spinte all’interno del tartufo, dove mucosa e cornetti nasali migliorano le qualità olfattive.

È di questa meravigliosa dote che l’uomo, per natura legato alla vista, si è innamorato, riuscendo a svilupparla nel suo compagno a quattro zampe, attraverso la selezione.

Cane e uomo, lavorano assieme per raggiungere uno scopo, in questo caso cacciare.

L’attitudine di alcune razze specifiche deriva dalla selezione fatta dall’uomo, attraverso l’accoppiamento di esemplari con doti caratteriali e attitudini affini al lavoro che uomo e cane sarebbero andati a compiere assieme. Molte di queste razze che un tempo venivano impiegate in attività di utilità, oggi noi le conosciamo come “razze da compagnia”, venendo meno alla necessità di questi cani di sviluppare le loro attitudini e mettere a fuoco le loro doti caratteriali.

Nel caso del Jack e Parson Russel Terrier, le qualità naturali si evidenziano attraverso prove di lavoro specifiche che permettono al cane di sviluppare le sue capacità e all’uomo di capire quali sono i soggetti più dotati al lavoro per il quale sono stati creati.

Nello specifico per le razze nominate parliamo della Prova di Lavoro in Tana Artificiale o Ludica.

I cani da tana, nel passato e nella realtà (ad oggi l’attività di caccia in questo senso, anche nei luoghi di origine, comincia ad entrare in disuso) vengono impiegati per stanare la selvaggina dalle rispettive tane. Una volta entrati, ingaggiano l’inseguimento con il selvatico fino a farlo uscire allo scoperto, dove verrà poi cacciato o inseguito dai cani da seguita e dai cavalieri.

La storia dietro al lavoro di questi cani e della loro selezione ha il sapore dei tempi antichi, di semplicità e passione: il Jack Russel Terrier e in seguito il Parson Russel Terrier furono selezionati a cavallo tra il 1700 e il 1800 in Inghilterra (Contea di Devon), dal Reverendo John Russel, grande appassionato di caccia e di cavalli, chiamato dagli amici Jack.

La nascita di questa “razza” di Terrier è legata al fatto che, molto spesso, durante la caccia alla volpe, essa si rifugiava nella tana subito dopo l’inizio dell’inseguimento dei cavalieri e della muta di segugi (Fox Hounds), decretando inesorabilmente la fine della battuta e del divertimento.

Il Reverendo Jack pensò quindi di selezionare un cane che potesse entrare nella piccola tana della volpe e spingerla fuori, così da poter riprendere l’inseguimento e la battuta di caccia.

Molte leggende e pareri discordanti si anelano nella creazione di questi cani, ma ad oggi, solo 3 cose sappiamo per certo:

  • La prima è che il Reverendo riuscì nel suo intento, creando il cane su misura per lui, e per tutti gli inglesi appassionati di cavallo e caccia
  • La seconda è che non disse mai a nessuno che cosa in realtà utilizzò e come ci riuscì
  • La terza è che i “veri” Jack Russel Terrier, cioè quelli allevati direttamente dal Reverendo, discendevano tutti dalla leggendaria cagnolina Trump, il prototipo al quale Russel mirava.

Le qualità necessarie a questo lavoro vengono definite in un’unica parola Gameness: passione, determinazione, coraggio e tempra (Doti caratteriali:come definire il carattere del nostro cane), nonche  grande agilità nei movimenti, tutte virtù necessarie a svolgere un lavoro rischioso come quello del cane da tana. Parliamo, infatti, di cani dalle piccole dimensioni, compatti e molto coraggiosi, che uniscono agilità, passione e grande forza.

È chiaro che l’addestramento a tale attività, richiede un ambiente idoneo, fatto di tane scavate in spazi ampi, in mancanza di tutto questo vengono usate le tane artificiali, impiegate durante le prove lavoro.

Le prove lavoro, che permettono di testare le doti dei cani e veicolare la selezione di razza, vengono strutturate in maniera artificiale mimando la realtà, preservando l’incolumità di cane e selvatico, i quali non vengono mai a contatto tra di loro. Si svolgono generalmente in luoghi isolati, sottobosco o bosco: per convenzione e facilità di svolgimento il campo viene costruito attraverso lo scavo e la formazione di tracce profonde circa 20 cm e larghe 18 cm, vengono fissati coperchi con cerniere, per rendere agevole il recupero del cane e la sua salvaguardia, ottenendo così, un controllo migliore sull’addestramento e la preservazione del selvatico, che per l’occasione viene mantenuto in kennel chiamati “cassette”.

Durante il percorso formato da queste gallerie artificiali, i cani troveranno anche delle difficoltà:

  • Pendenze che costringeranno il cane prima a scendere e poi a salire
  • Troveranno dei Fossi o Buche più basse rispetto al normale livello delle gallerie, che porteranno il cane ad attraversarle o saltarle
  • Forni, zone di forma circolare di circa 40/50 cm di diametro, muniti di coperchio con cerniera, per facilitare cane e volpe nei passaggi e nei movimenti tra una galleria e l’altra
  • Bivi ossia intersezioni di due gallerie che vanno in senso opposto, che indurranno il cane a scegliere la direzione in base al suo olfatto

Ogni cane, dal Parson Russel Terrier all’Alano, è stato selezionato con un preciso obbiettivo.

Le sue doti caratteriali, le sue attitudini, la sua struttura morfologica, tutto è stato veicolato per far si che possa esprimersi al meglio nell’attività per il quale è stato selezionato, o un’attività analoga, che possa permettergli di mettere in pratica, sviluppare e migliorare le sue attitudini e le sue doti.

Ylenia Zampieron

Amante della Montagna

Istruttore Cinofilo FCC

Respondabile Progetto MdogW

Borgocinofilo Mikamale

Ylenia Zampieron

Nata a Bassano del Grappa il 4 Febbraio del 1986, Dog Trainer Professional riconosciuto FCC, Educatore CSEN e Istruttore Cinofilo presso il Centro Borgocinofilo Mikamale di Padova. Da sempre affascinata dal mondo animale e in particolare da quello cinofilo. Comincia il percorso assieme al suo AustralianCattleDog in Protezione Civile come Unità Cinofila da Soccorso, per ampliare in seguito le sue conoscenze del mondo dei cani. Amante della montagna coordina il progetto MountainDogWalk.

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