Educazione cinofila e relazione con il cane

Video con cani e bimbi. E’ sempre tutto bello?

Avete presente quei video dove un cane, spesso un Golden Retriever, ‘amorevolmente’ si lascia manipolare o agghindare da uno o più bambini?

Avete presente che gli stessi sono spesso accompagnati da didascalie piene di amore e che inneggiano alla bravura e alla pazienza del cane?

Di solito questi video, per la gioia degli autori, diventano virali in un battito di ciglia, accompagnati da commenti come:
“sono dei cani speciali”
“questo sí che è amore”
“anche il mio si lascia fare di tutto”
ecc…

Ma veramente nel video si vede un cane felice?
È giusto lasciare che i bambini si relazionino ai cani in quel modo?


Senza voler incolpare nessuno, credo sia arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza.


Sicuramente vi sono cani che, soprattutto verso i componenti della propria famiglia, hanno maggior disponibilità e molto difficilmente si sottrarrebbero ad un approccio di un componente anche se lo stesso non è corretto.

È giusto, però approfittarne?

Per rispondere faccio un parallelismo, se vostro figlio/a obbligasse contro la propria volontà un amichetto a stare fermo su una sedia mentre lo traveste o lo stringe forte. Lo lasceresti fare?
Se per di più, la vittima di quel gioco, vi chiedesse di farlo finire.

Fareste finta di non sentire? Magari gioendo per il suo grado di pazienza?

Probabilmente no.

Sono, oltremodo, convinto che il problema con i cani sia spesso la poca conoscenza di come essi comunichino.


La comunicazione fra specie diverse non è sicuramente facile e, nonostante il cane condivida con l’uomo una storia antica, capirsi non è ancora facilissimo.

Probabilmente è sapere condiviso che un cane che ringhia o mostra i denti non sia un cane amichevole, ma se ciò non avviene vuol dire, sempre, che è tutto a posto?

I cani, in verità, comunicano con noi in molti modi ma, soprattutto lo fanno attraverso le posture ed i movimenti di alcune parti del corpo.
Qui la cosa si complica un po’ perché, appunto, per capire se un cane è in una situazione di disagio o no dobbiamo osservare attentamente le reazioni che lo stesso ha.


Reazioni che possono essere dei movimenti delle orecchie, del muso, della coda ma anche un irrigidimento del corpo. Il cane potrebbe anche ‘parlarvi’ attraverso alcune piccole sequenze di movimenti: leccarsi il naso, spostare il muso da un lato all’altro, sbadigliare o grattarsi ecc.
Ogni cane è diverso e privilegia alcuni di questi comportamenti rispetto ad altri è quindi importante conoscere il proprio cane e la sua comunicazione.

Perché è importante leggere questi segnali?

Il cane basa il suo rapporto con noi sulla fiducia. Una fiducia che può a volte essere immensa ma, che non andrebbe sfidata.


Il cane, soprattutto alcuni, ci comunicano il loro disagio quasi sottovoce, non ringhiano, non ci mostrano i denti e non si sottraggono in modo brusco ma, ci chiedono comunque di aiutarli magari togliendoli da una situazione spiacevole.


Il rischio a non rispondere a queste comunicazioni discrete e gentili, è che il nostro cane decida di alzare la voce. Magari ringhiando o allontanandosi ma, ed è un rischio reale, arrivando anche a mordere.


Venendo poi additato, magari, come cane aggressivo o con comportamenti eccessivi.

Cosa fare allora?

In primis usiamo il buon senso e non mettiamo il nostro animale in situazioni che richiedano ‘pazienza’ per la gioia effimera dei bambini o per qualche Like sui social.
In secondo cerchiamo di guardare il nostro cane, manteniamo la comunicazione aperta con lui, ricordandoci che per lui i gesti valgono più di mille parole.

Infine permettermi un consiglio riguardo il rapporto fra i nostri figli e gli animali in generale:
insegniamo loro il rispetto, li faremo adulti migliori.

Oscar Zuccatti

Oscar Zuccatti Al Campo Educazione Cinofila asd Progetto UluLove Oscar Zuccatti: Laureato in Sociologia ed Educatore Socio-Pedagogico da sempre affascinato dal mondo animale e in particolare da quello cinofilo. Nel suo lavoro di educatore ha la possibilità di incontrare il mondo della Pet Therapy e dal 2011 é responsabile di tale servizio per Anffas Trentino Onlus. Partecipa direttamente a progetti d’intervento in ambiti diversi, svolgendo fino ad oggi più di 4000 ore di attività. Negli anni segue svariati corsi, stages e workshop, oggi è Educatore Cinofilo Fisc di 3° livello, formatore in ambito Iaa (Pet therapy) e preparatore dei binomi. Referente d’intervento per le Eaa Responsabile di Attività Coadiutore del Cane Coadiutore del Gatto e Coniglio Presidente Al Campo asd Componente e cofondatore del progetto UluLove

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