Sport cinofili

Allenare il cane con il caldo? Usiamo cervello e buon senso

Allenare il cane con il caldo? Parliamone con Alessandra Vacchiero, responsabile piemontese di Obedience CSEN

Cane e sport: esercizi, allenamenti, estate e canicola

Come tutti gli anni, arriva luglio, esplode il caldo, passano di qui Caronte, Lucifero e parenti loro e noi ci troviamo a fare sempre la stessa domanda:

Ma con queste temperature come faccio ad allenare il cane?

Bene, se ci sono quaranta gradi e il 60% di umidità vi posso serenamente comunicare che il miglior allenamento è stare in casa al fresco con il ventilatore acceso e non muovere un muscolo.

L’estate non è la stagione ideale per il cane sportivo

L’estate è, per ovvie ragioni sopraelencate, una stagione pessima per lavorare con i cani.

Il caldo è spesso anche pericoloso, il colpo di calore nel cane è un rischio che è sempre dietro l’angolo.

Questo accade perché il cane ha una termoregolazione diversa dalla nostra: la sua capacità di abbassare la temperatura corporea passa quasi esclusivamente dalla respirazione, infatti loro più ansimano più cercano di dissipare calore ma non sudano, quindi gli manca un altro importante strumento per regolare la temperatura interna.

Così accade che facendolo stare al caldo per un certo periodo di tempo o facendogli fare uno sforzo quando fa caldo, la loro capacità di abbassare la temperatura non sia così veloce rispetto all’innalzamento e succede il patatrack!

Allenare il cane con il caldo?

Il cane sportivo non si limita

Altra cosa da tenere presente con dei cani sportivi, è che loro non si limitano, danno tutto ciò che hanno, spingono, non mollano e non si tirano indietro davanti alle richieste, quindi se non si è più che attenti, loro non comunicano disagio finché non crollano.

Dobbiamo essere noi a limitarlo

Quindi ci vuole giudizio e tanta attenzione!

Ci vuole anche un po’ di cervello nello scegliere le attività da fare: se ci sono 30 gradi all’ombra e tizio pensa di far muovere il cane e poi decide che vuole lavorare la tenuta quando il cane ha il fiatone e la lingua fuori allora che poi non si lamenti se il cane non chiude la bocca per tenere l’oggetto….

La domanda classica a questo punto è sempre questa: “quindi non facciamo più niente fino a settembre?”

La risposta è sì e no

Cambiare tipo di allenamento

Infatti tutto quello che consiglio di fare è un cambio nella gestione del lavoro, spesso uno stop del lavoro tecnico, e trovare attività alternative.

Cominciamo dell’ultimo punto.

Attività alternative per allenare il cane in estate?

Sport in acqua con il cane

Le attività alternative sono tante e spesso non ci si pensa, ma tutto ciò che sono gli sport acquatici cinofili, ad esempio, sono un valido coadiuvante del lavoro di preparazione atletica per un cane da Obedience.

In acqua la temperatura del corpo non subisce innalzamenti durante l’attività, quindi abbassiamo di molto le percentuali di rischio, il cane, inoltre, se può mantenersi fresco grazie all’acqua, può lavorare per tempi molto più lunghi rispetto a quello che potrebbe fare in campo, anche lavorando all’ombra la mattina presto.

Ma anche le attività in acqua non sono esenti da rischi come il colpo di calore e l’avvelenamento da sodio, quindi sempre attenzione e intelligenza.

E poi, aspetto fondamentale, se impostiamo l’attività in acqua, possiamo lavorare per tutta la stagione sul potenziamento muscolare e sulla resistenza.

E direi che non è poca roba!

Attenzione anche alla montagna con il cane!

Stesso discorso per chi decide di dedicarsi alla montagna nei mesi estivi.

Il cane può venire con noi e godersi delle temperature decisamente più piacevoli, a patto che venga allenato per quello. Se non è abituato a camminare per lunghi tratti e lo porto per una settimana intera in montagna a scalare montagne dalla mattina alla sera il risultato non sarà decisamente utile a nessun allenamento.

Se invece lo abituo ad andare spesso e da iniziò stagione allora può diventare un ottimo lavoro per muscoli e fiato.

Meglio poco è bene….

Ritornando invece al primo punto, bisogna sempre ricordarsi che in allenamento meglio poco ma buono che tanto fatto male.

Quindi se ho necessità di lavorare il cane con continuità non farò più in questa stagione le ripetizioni che di solito capita di fare in altre periodi, ma soprattutto cambio i criteri da lavorare.

Concentriamoci sulle competenze

Anziché chiedere scatti e velocità, per esempio, posso lavorare su tutta una serie di competenze che comunque servono al cane in lavoro. A volte posso approfittare della situazione per lavorare la tenuta del lavoro, la concentrazione, ecc.

C’è chi pensa di dover allenare il cane per abituarlo a gareggiare con il caldo ma non ci si arriva facendolo correre sotto il sole.

Alleniamoci bene nelle altre stagioni

Il miglior metodo è la preparazione fisica fatta nei mesi precedenti, arrivare ad avere un cane ben allenato, tanto fiato e che abbia un’ottima e veloce capacità di recupero che potrà sfruttare anche nel momento in cui la difficoltà sarà il caldo.

Se non devi andare ai mondiali, puoi anche far riposare il cane

Ma se posso dirla tutta credo che, a meno che uno non debba preparare un evento importante a breve, una periodo di stop dalla routine degli allenamenti nel mese caldo, faccia benissimo alla motivazione e al lavoro stesso del nostro cane.

Dare al cane la possibilità di prendere una pausa di qualche settimana per dedicarsi ad altro è sempre stato un toccasana e non ho mai visto nessun cane che non ne abbia giovato nel momento in cui si riprende il lavoro.

Per cui se per una o due settimane non potete allenarvi per il caldo, non è assolutamente un problema.

Godetevi il momento di relax e pensate solo a divertirvi con il vostro cane andando magari a cercare un po’ di refrigerio…..

Alessandra Vacchiero

Il mio nome è Alessandra Vacchiero, istruttore cinofilo. La passione per il cane è nata con me, insieme a quella per molti altri animali, con cui ho vissuto, lavorato e condiviso la mia vita. Sono entrata in cinofilia nel 2001 attraverso il mondo delle Expo, finché un giorno di febbraio del 2006, mentre osservavo la mia cucciolona di sette mesi giocare con me, mi dissi “questo cane può fare moltissime cose….” E così cominciarono le lezioni in campo, le discipline, gli stage e chi più ne ha più ne metta. Ma tra tutte le esperienze che abbiamo fatto c’è stata un’unica vera grande scintilla che ha segnato tutto il percorso: era nata senza accorgersene la mia immensa passione per l’obedience. E così pratico Obedience da 12 anni, ho preparato e portato tre miei cani fino alla classe più alta. Gare, stage e allenamenti in giro per l’Italia mi hanno dato un bagaglio di conoscenze ed esperienze che oggi vorrei condividere con voi per far conoscere a più persone possibili questa meravigliosa disciplina. “

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