Basta con le classi di “assocializzazione” in area cani.
UNA STORIA DI POCA INTELLIGENZA QUOTIDIANA ( in area di sgambamento)
Tipo barzelletta anni 90 inizia così…
Ci sono un bull terrier…
un pit…
un lupo cecoslovacco…
e altri due cagnin… nel campo “A”
Osservo…c’è una classe di “ ASSOCIALIZZAZIONE” in atto…
Il bull terrier ingroppa tutti e gli altri scappano.
Questo è il workshop del mattino…
Mentre i proprietari in cerchio analizzano i loro cani che “giocano”.
Ovviamente tiriamo dritto..e andiamo nel campo “B” immenso come il primo e vuoto.
Ma bastano pochi minuti e in stile “the walking dead” per vederli arrivare tutti verso di noi…
Quindi dagli zombie a “non aprire quella porta” è un attimo.
Il gioco dell’ ingroppamento con stress a diffusione si era spostato sulla porta…in puro stile hardcore e senza via di fuga…Immagino quindi che l’intento sia solo quello di liberare il povero cane dal bull terrier e invece NO.
Stavano per entrare tutti da me.
Mentre Poldo in modalità Rambo 1 era già in ferma nascosto nell’ erba per risolvere le cose a modo suo e morire da eroe.Ovviamente mi hanno sentito fino a Stupinigi e oltre..come quando “Cesare” nell’ Alba del Pianeta delle scimmie urla “NOOOOOOO”
Chissà che tra gli effetti collaterali di AstraZeneca non ci sia anche un po’ di intelligenza umana.
Le aree cani, quelle belle, grandi e ricche di alberi…nelle città possono essere una risorsa importante. Ma dove non arrivano la cultura e l’intelligenza delle persone che hanno un cane…devono intervenire le istituzioni e regolamentare in modo serio. Da un lato ci sono cinofili che abbandonano gli allievi al motto ” aree cani mai” senza capire le esigenze dall’altra il vuoto normativo.Nel mezzo le persone per bene e tanta ignoranza.