Canicross e corsa con il cane

CorriViga La festa in onore di Stefano Viganò.

Di Flavia Sironi.

Domenica 20 gennaio 2019 a Malpaga in provincia di Bergamo partendo da un bellissimo incantato castello, si terrà la gara di Canicross, Bikejoring,  scooterjoring e la Happy Dog organizzata da Zampe Selvagge

CorriViga

Dedicata alla memoria di Stefano Viganò.

Stefano è improvvisamente mancato lunedì 29 gennaio 2018, non scorderò mai quel giorno, l’ho appreso da una chat, è stato terribile.

Ma non è di questo che voglio parlare, il suo incidente rimarrà sempre un dolorosissimo ricordo sepolto nel cuore di chi lo ha amato.

Ad amarlo erano in tanti, perché Stefano era una persona formidabile, davvero unica.

Noi di “Zampe Selvagge” vogliamo ricordarlo col suo magico sorriso, con i suoi grandi occhioni cangianti, che sorridevano anche quando la piega delle labbra rimaneva ferma.

Stefano era la gioia di vivere fatta persona, riusciva a coinvolgere la gente che frequentava nelle miriadi di imprese che amava fare. Mentre faceva una cosa ne pensava altre tre.

Era un terremoto, un talento naturale.

Con lui sempre, o quasi, i suoi quattro beniamini, Luky, Stella, Easy e Cody quattro fantastici Australian shepherd. Cani fortunati perché, e lo dico da volontaria, molto spesso quando muore il proprietario di un cane l’animale finisce in canile o peggio.

I suoi quattro amatissimi cucciolotti sono stati adottati in branco dal fratello Carlo, che tra l’altro gli rassomiglia moltissimo, e dalla cognata Laura, moglie di Carlo, che Stefano “sentiva” come una sorella, e con la massiccia presenza dello zio Fausto che dedica loro gran parte della giornata.

Un episodio che ricorderò sempre col sorriso sulla bocca alzando gli occhi al cielo nel tentativo di sentire la sua presenza è quello del giorno in cui mi regalò una splendida amica, Tania Maffi. Stavo andando con Ezio ad Auronzo di Cadore per partecipare ad una gara di canicross. Ero nervosa come sempre alla vigilia di una gara. Squilla il cellulare, è lui, mi comunica che ritarderà, mi chiede di prenotargli la cena, di riservargli un posto camper sul prato accanto al nostro furgone, io per lui data la differenza d’età ero una specie di madre.

Mi chiede: dove ti trovi? Io gli rispondo e lui mi dice: sai Tania e Sergio Maffi sono sulla tua stessa autostrada, più o meno dove vi trovate tu ed Ezio, ora gli telefono così fate il viaggio insieme!! Io non avevo nessuna intenzione di fermarmi all’autogrill e soprattutto non avevo voglia di fare la conoscenza di nessuno!! Nicchio, gli rispondo: sai non è così facile, ma lui niente rompe le scatole, rompe, rompe come solito fare e non solo a me ed Ezio ma pure a Tania e a Sergio, ci prende per sfinimento ed eccoci al grill tutti e quattro insieme con un sorriso da imbecilli stampato sulla bocca e la voglia di dare al Viga un cartone sul muso.

Morale ci siamo conosciuti, ci siamo piaciuti è nata, grazie a lui, una splendida amicizia e con Tania ho condiviso il dramma della sua scomparsa condividendo con lei il dolore terribile che ci ha devastate.

Erica ricorderà sempre “ il Viga “ per le grasse risate che facevano durante le imprese “ improbabili ” come lei ama definirle, ovvero le escursioni pazze, molto spesso notturne. Una delle più eclatanti è stata quella poco prima della sua scomparsa, quando sono risaliti sino al rifugio Vodala sul monte Timogno in slitta. Durante il percorso Erica aveva liberato Yuky la sua cagnolina che essendo un cane da caccia aveva colto l’occasione al volo per correre libera su e giù per la montagna. Stefano inorridito disse: per fortuna i miei cani sono molto diversi, definendoli “ cani ombra “ e scoppiarono in fragorose risate che li accompagnò fino a destinazione.   Erica dice di lui: era un pazzo sognatore per questo invidiato ed amato da tutti.

Renato ricorda l’amico Stefano quando lo scorso 23 dicembre hanno organizzato un percorso per un allenamento collettivo di canicross. E’ stata un’epopea dice di quel giorno, Renato aveva preparato un bellissimo, facilissimo percorso proprio a Malpaga, dove si svolgerà la gara, e aspettava Stefano per poterglielo mostrare. Stefano lungo il sentiero abilmente tracciato da Renato, famoso per la sua precisione e per la sua oculatezza nel gestire le cose, sconvolse tutto. Mentre correvano con i cani al seguito vedeva una curva ad U e svoltava, poi notava una scaletta e la risaliva, si infilava nel bosco saltellando come un cerbiatto con la gioia che lo caratterizzava e convinse Renato ad allungare il percorso, a renderlo più impervio perché, secondo lui, più divertente, ma il divertente sta nel fatto che riuscì a convincere Renato che perse la notte a fare cartelli per le deviazioni e al mattino all’alba si ritrovò sul percorso per concluderlo prima che arrivassimo noi a correrlo con i nostri cani.

E’ con questo spirito che stiamo organizzando questa gara, il suo spirito che ci ha uniti tutti in questa splendida avventura.

Vorremmo, VOGLIAMO che questa gara SIA UNA FESTA IN SUO ONORE, vorremo, VOGLIAMO ridere, divertirci e far divertire i partecipanti, anche se…

…sicuramente a qualcuno scapperà una lacrima…o forse…più di una.

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