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L’Unione Europea si attiva finalmente contro il racket degli animali d’affezione.

(comunicato stampa)

Il lungo periodo della pandemia ha fatto crescere in molti il desiderio di avere un animale. Almeno nei primi due anni di convivenza con il Covid-19, i dati parlano di un aumento di adozioni, soprattutto di cani. Che sono entrati, insieme ai gatti, a rallegrare le case di molti italiani. Un trend per altro che ha avuto rispondenza un po’ in tutta Europa. Ma che oggi presenta una faccia della medaglia che avremmo preferito non conoscere.

Lo spauracchio della crisi, il carrello della spesa sempre più ‘pesante’ e detrazioni risibili per le cure veterinarie stanno frenando una tendenza che sapeva di buono. E, in alcuni casi, hanno deviato l’attenzione verso un mercato di animali ‘di marca’, all’insegna dell’incomprensibile motto: “se devo spendere, che sia almeno per un cane/gatto di razza”…

E qui si apre un tristissimo capitolo. Quello degli animali di ‘marca’ allevati e importati illegalmente, sui quali si fonda un racket milionario. Una solta di mercato del ‘falso d’autore’ che vede trafugati cuccioli troppo piccoli per essere tolti dalla madre, prodotti di inbreeding strettissimi e portatori di ogni sorta di problematica, animali non controllati e registrati, la cui appartenenza di razza molto difficilmente potrà essere regolarmente certificata a posteriori. Senza contare il danno che questo mercato illegale provoca agli allevatori seri… E senza pensare ai proventi che fa finire nelle tasche di persone che sicuramente non amano gli animali…

Una parte sostanziale del commercio illegale di animali da compagnia si è digitalizzata, spostandosi online. Con molti negozi virtuali e piattaforme che pubblicano annunci di cuccioli “allevati in casa”. Alcuni addirittura offrono consegne porta a porta in tutto il mondo. Spesso si tratta di cuccioli fatti nascere in allevamenti extra Ue, in condizioni estremamente precarie, con poca o nessuna considerazione per la salute o il benessere degli animali. Per puro scopo di lucro.

È notizia recente che La Commissione europea e i Paesi dell’Ue/Efta hanno finalmente deciso di avviare un’azione di contrasto estesa a tutta l’UE contro il commercio illegale di animali domestici. La misura è partita il 1° luglio scorso, in risposta alle crescenti segnalazioni di attività illegali da parte degli Stati membri.

Secondo la Commissione, l’azione di controllo durerà fino all’inizio del 2023 e sarà coordinata dalla Rete di frode agroalimentare dell’UE.
I principali obiettivi che stanno dichiaratamente dietro questa misura europea sono:

Tutela della salute degli animali da compagnia e della salute pubblica rilevando irregolarità e falsificazioni di documenti ufficiali (passaporti, verbali di test antirabbici e certificati sanitari).

Identificare il commercio di animali (movimenti commerciali) mascherato da movimenti non commerciali, sia alle frontiere che successivamente all’interno dell’UE.

In pratica si vuole rendere la vita assai più difficile ai protagonisti del racket degli affetti. Perché questo sono alla fine questi sfortunati cuccioli ed è su questo sentimento che fa leva questo odioso mercato.

Roberta Ravello, Presidente di Horse Angels Odv, da tempo segue con la sua associazione per la tutela legale degli animali questo ignobile illecito. Con denunce e con azioni concrete presso le autorità del nostro paese. «Horse Angels – ha dichiarato – nell’applaudire alla misura europea, ricorda che tanto in Senato (petizione 1045), quanto alla Camera (n 405) aveva depositato da tempo analoga richiesta che purtroppo, a causa delle note vicissitudini politiche, è rimasta al momento in sospeso. A questo punto, con la definizione Ue, anche in Italia andremo all’incasso di quanto di positivo questo provvedimento riuscirà a produrre. Sempre speranzosi che una cultura più rispettosa degli animali tagli definitivamente le gambe a questi trafficanti».

Per il testo integrale del provvedimento Ue: https://food.ec.europa.eu/safety/agri-food-fraud/eu- coordinated-actions/coordinated-control-plans/illegal-movement-pets_en#eu-enforcement-action

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