Cani del nord Europa: quelli meno conosciuti!
Cani del nord Europa
Dalle cime e valli himalayane al Nord Europa, forse ho fatto un salto geografico non indifferente: resta il fatto che in entrambi questi luoghi fa sempre piuttosto freddo, e non a caso il manto dei cani locali è ben folto e preparato a sopportare il rigore del clima.
Partiamo dalla Danimarca
…e da un personaggio canino che potrebbe tornarci familiare: taglia medio-piccola, manto candido, musetto da volpe… praticamente è un volpino! Ebbene sì, il Dansk spids è lo spitz danese, vivace cagnetto da fattoria e amico dei bambini, non troppo diverso dal suo simile italiano, sia per aspetto che per storia e impiego come cane da guardia e compagnia.
Per passare ora alla Svezia
dobbiamo far tappa in Norvegia, perché i rari cani svedesi che andremo a conoscere, nient’altro sono che i discendenti del cane da alce norvegese, incrociato con il suo collega svedese Jämthund (entrambe razze riconosciute anche dalla FCI): se del grande cacciatore della Norvegia sono piuttosto note una varietà grigia e una nera, la Svezia ha favorito quella bianca, che appunto si chiama Svensk vit älghund (cane da alce svedese bianco) ed ha ricevuto attenzione tra i cinofili solo a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, nonostante i cani da caccia bianchi non fossero rari, né meno apprezzati di quelli scuri.
A onor del vero, un cane da alce tutto svedese c’è, ed è il rossastro e atletico Hälleforshund, come dice il nome, originario della città di Hällefors, nel centro-sud del Paese.
La sua storia documentata è partita quasi per caso nei primi anni Trenta del Novecento, da due capostipiti forse non puri, ma dal bel colore e dalla grande abilità nella caccia, legati alle popolazioni Ostjak di cacciatori nomadi. Nonostante l’aspetto accattivante e la relativa docilità al padrone, è un cane piuttosto grosso ed estremamente forte, inadatto come animale da compagnia e… personalmente, mi auguro che, insieme ai suoi già citati parenti, rimanga semisconosciuto e possa continuare a cacciare l’alce nelle grandi distese innevate, anziché trainare senza scopo il suo umano cittadino, in mezzo ad una qualche città.
Concludiamo il nostro viaggio con un cane dall’aspetto insolito per queste latitudini: un segugio da caccia alla lepre, il Gotlandsstövare (segugio dell’isola di Gotland).
Cane braccoide di media taglia, discendente dei cani da traccia dell’Europa dell’Est, è la varietà dalle pezzature gialle degli Smålandsstövare e degli Hamiltonstövare (riconosciuti dalla FCI), con cui nel passato veniva anche incrociato. Tutti questi cani sono segugi di tipo continentale, diffusi nel Nord Europa solo a partire dal XVII secolo, e sono diversi tra loro in quanto legati ognuno ad una regione specifica della Svezia.