La mia vita con Il Pastore belga malinois
La mia storia inizia circa 10 anni fa quando durante un turno di volontariato in canile, incontro una specie di pastore dal colore fulvo, il muso scuro e due vispi occhi curiosi.
Di Daniela Buratto – Centro cinofilo Tabui
Allora non sapevo nulla dell’esistenza del malinois ed ero convinta che avrei condiviso la mia vita con un pastore tedesco.
Nel passare dei giorni ed il progredire del lavoro con questo nuovo arrivo, il suo modo di fare, la volontà ed il desiderio di interagire, la sua infinita vitalità e dolcezza, mi appassionano sempre più ed inizio a pensare di informarmi maggiormente sulla razza.
Così poco tempo dopo entra a far parte della mia vita Irina, una femmina di pastore belga malinois adulta.
Con lei inizio ad esplorare e ad appassionarmi al mondo dello sport cinofilo e dell’addestramento.
Da quel momento non mi sono mai più separata da loro e attualmente nella mia famiglia ci sono quattro malinois, due femmine e due maschi, tutti molto diversi tra loro, è infatti una razza piuttosto eterogenea per forme fisiche e per caratteri.
Da “simil pastore tedesco” ad essere incredibilmente noto e riconosciuto: il pastore belga malinois
Essendo ormai passato da “simil pastore tedesco” ad essere incredibilmente noto e riconosciuto, cerchiamo di creare un vademecum di sopravvivenza per futuri proprietari temerari di alligatori gialli con orecchie a punta.
Innanzitutto il pastore belga è un cane “adesivo”, cosa intendo?
Qualsiasi proprietario di belga sa che la sua giornata è costellata da continue richieste di spostarsi al cane che vive perennemente tra le gambe, condividendo con te i momenti piacevoli, come una passeggiata, ma anche i momenti spiacevoli, ad esempio rubando il tappeto della doccia mentre la stai facendo, oppure camminandoti davanti mentre trasporti oggetti pesanti, rischiando di farti cadere (anche addosso a lui che allegro scodinzola fiero del suo operato).
Ovviamente la voglia di stare sempre vicini è un pro, ma può diventare rapidamente un contro se non adeguatamente gestita portando a problemi nella separazione e nell’accettare estranei e nella territorialità;
È un cane molto buffo, solare e sempre allegro, ben disposto a condividere le attività più varie, tuttavia la sua versatilità e generosità viene spesso confusa con necessario bisogno di essere impegnato in un attività sportiva, risultando che sia impossibile far convivere un malinois in un ambiente famigliare, cosa che non potrebbe essere più sbagliata, in quanto la sua grande vitalità viene soddisfatta anche da nuove esperienze, esplorazione ambientale, le passeggiate ed il gioco.
Un cane agitato e ingestibile?
Leggo spesso riferimenti al malinois come un cane costantemente agitato ed ingestibile, ma piuttosto direi che essendo un cane nevrile ha bisogno di imparare a vivere anche momenti di noia e stop, in cui semplicemente, riposarsi e rilassarsi.
La prestanza fisica lo rende un cane molto veloce e scattante e molto reattivo agli stimoli esterni, tuttavia la velocità fisica non va di pari passo con quella del ragionamento, per cui prima di aver pensato ai probabili intoppi è già passato all’azione
… rischiando per questo spesso di farsi male.
Compito del proprietario è quello di prevenire evitando evoluzioni pericolose, ed evitare di trovarsi nella sua traiettoria per non venir travolto.
Si vedono spesso nei video impegnati in salti incredibili occorre però ricordare che è un cane e come tale le sue articolazioni hanno dei limiti.
Ma davvero è un “cane per pochi”?
La risposta deve essere necessariamente articolata, sicuramente è un cane che richiede una buona educazione e polso fermo nei primi anni di vita, permettendovi di vivere di rendita negli anni successivi, se impostate un buon rapporto, e necessita anche di tanto movimento ed attività e questo non lo rende purtroppo adatto, a tutti gli stili di vita.
Sicuramente occorre informarsi bene prima di procedere all’acquisto poiché avere un cucciolo equilibrato è un ottimo punto di partenza e facilita parecchio la vita.
