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The Dog Daddy: un maltrattatore seriale a pagamento

Veste terrificanti tutine colorate, porta grandi occhiali scuri e cappellini improponibili. Si fa chiamare “Dog Daddy”, che sarebbe “paparino dei cani”, e a suo dire aiuta i cani “difficili”. Il suo vero nome è Augusto Deoliveira ed è brasiliano, ma opera soprattutto negli Stati Uniti. Gode di vasto seguito su Tik Tok e YouTube e guadagna quattrini a palate.

È previsto il suo arrivo in Italia, a Roma, il 16 settembre, per dare dimostrazioni dei suoi metodi… alla modica cifra di 400 dollari per assistere e 1500 per una lezione individuale (fonte: Kodami). Ma dove esattamente? Il luogo viene tenuto segreto, per ora, perché si teme che finisca come in Australia l’anno scorso, da dove è dovuto filare perché la polizia, preavvertita del suo arrivo e dei suoi metodi incivili, lo aspettava. E sì, perché questo è un “paparino” da film horror:

  • Dog Daddy i cani li strozza, comprimendogli trachea e vertebre cervicali con collari a strangolo e strattoni violenti
  • Dog Daddy mette ai cani collari metallici con punte rivolte all’interno e stringe, stringe forte
  • Dog Daddy usa spesso due guinzagli contemporaneamente, entrambi a cappio, e strozza il cane fino a quando non riesce più a respirare e si “calma”
  • Dog Daddy lavora con cani museruolati se sono davvero aggressivi e senza quando sono paurosi e arretrano
  • Dog Daddy usa il dolore, il soffocamento e il dominio fisico per indurre paura, frustrazione e infine vuota rassegnazione nel cane
  • Dog Daddy non cambia lo stato d’animo dei cani, li terrorizza, provocando danni psicologici difficile da recuperare e peggiorando la situazione di soggetti già in grave difficoltà.

Dog Daddy è un maltrattatore seriale a pagamento, non un educatore cinofilo, e il suo orrendo “show” previsto a Roma è un insulto ai tanti professionisti seri e competenti che con passione e dedizione operano in Italia e che, grazie al grande apporto in termini di formazione  etologica e pratica portato avanti da tanti esperti a partire dai primi anni Novanta, possono aiutare i cani “difficili” a ritrovare equilibrio e serenità senza fargli del male, senza terrorizzarli, senza trasformarli in “zombie” privi di personalità e di gioia di vivere.

E al “paparino strangolacani” vorrei dire che può anche smettere di indossare le sue imbarazzanti tutine colorate, che immagino siano state studiate per indurre simpatia in chi guarda i suoi video, perché non esiste un colore che copra la puzza della paura, del terrore, di cui sono impregnate.

Nota di Redazione:

In tutto il mondo associazioni animaliste ed Enti cinofili sono preoccupati e intervengono per evitare questi show. Di questo si tratta.
Il 9 e il 10 Settembre è atteso anche a Londra, in località ancora segreta e anche RSPCA di Londra ha espresso preoccupazione per il controverso addestratore di cani “The Dog Daddy”

Andrea Comini

Educatore e istruttore cinofilo fisc da oltre vent'anni, consulente sui problemi comportamentali, si è formato con Carlo Marzoli, Inki Sjosten, David Appleby, Roger Abrantes, Joel Dehasse. Studioso di etologia del cane e del lupo, docente in diversi corsi di formazione per educatori. Giornalista professionista.

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