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Il costo dei farmaci veterinari: vergogna nazionale presto superata.

Appena approvato in commissione bilancio il mio emendamento che consente ai veterinari di prescrivere i meno costosi farmaci per umani agli animali. Il solertissimo presidente della commissione Fabio Melilli ha commentato la votazione con un: “lasciatemi esprimere tutta la mia l soddisfazione per l’approvazione di questo emendamento”. E il ministro Speranza, che ringrazio per l’attenzione (non scontata) riservata a questo tema, ci ha tenuto a comunicarmelo di persona. Un grande risultato a costo zero che farà risparmiare lo Stato nella spesa veterinaria per i canili, le associazioni animaliste e i milioni di italiani che hanno animali da affezione, ma soprattutto favorirà le adozioni! Sono molto felice. Perché questo è un bellissimo regalo di Natale per i nostri amici a quattro zampe e le loro famiglie.

Come riporta anche La Stampa, il Ministro della salute ha infatti dato il suo parere favorevole all’emendamento 81.01 alla manovra, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio della Camera, a firma della deputata Patrizia Prestipino (Pd) che da tre anni combatte la sua battaglia per «abbattere i costi dei farmaci veterinari.

Una vergogna nazionale

Queste le parole utilizzate dalla deputata per definire il costo dei farmaci.

Chiunque viva con un cane o un gatto, comprendere benissimo quali siano gli assurdi costi dei farmaci veterinari rispetto ai loro equivalenti per uso umano. Costi che stridono, con le campagne contro gli abbandoni e contro una certa politica molto di pancia e poco pragmatica sui diritti dei nostri animali e soprattutto sul supporto alle famiglie.

Cosa accadrà nel dettaglio?

“l Ministro della salute, sentita l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), con proprio decreto da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, fermo restando il principio dell’uso prioritario dei medicinali veterinari per il trattamento delle affezioni delle specie animali e nel rispetto delle disposizioni dell’ordinamento comunitario in materia di medicinali veterinari, tenuto conto, altresì, della natura delle affezioni e del costo delle relative cure, definisce i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura dell’animale, non destinato alla produzione di alimenti, un medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia lo stesso principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto per il trattamento dell’affezione» ecco quanto si legge dal comunicato stampa ufficiale

Sono tre i “paletti” che vengono posti: il decreto disciplina le «modalità con cui Aifa può sospendere l’utilizzo del medicinale ad uso umano per il trattamento delle affezioni animali, al fine di prevenire situazioni di carenze del medicinale per uso umano»; che il costo dei medicinali prescritti «resta in ogni caso a carico dell’acquirente a prescindere dal loro regime di classificazione» e che dall’attuazione della disposizione di cui al presente articolo, non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».”

Oltre al benessere dei nostri cani e delle nostre tasche, ci sarà anche un risparmio per le casse dello Stato, consigliamo la lettura di questo interessante articolo apparso su La zampa.it

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