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Renato e Pulce: L’Uomo e il Cane a piedi per l’Italia.

RENATO E PULCE

Abruzzo venerdì 23 agosto 2019.

Incontri  inaspettati che ti cambiano la vita L’INCONTRO INASPETTATO 

Siamo qui in ferie come ogni anno.

Ma oggi diluvia così decidiamo di fare due passi in un centro commerciale lì vicino.

Arrivati a destinazione  vediamo entrare un cucciolo di pastore maremmano abruzzese e il suo padrone che sembravano slittare dinoccolati sulle piastrelle bagnate di pioggia.

Sorridiamo e guardando il ragazzo che lo tiene al guinzaglio chiediamo se possiamo avvicinarci, lui  con un espressione stanca ma gentile sorride e  annuisce. 

“come si chiama?” “pulce!””quanto ha?”” quattro mesi”

Mentre ci prendiamo mille coccole da quel batuffolo di pelo morbidissimo, continuiamo a fare due chiacchiere con il ragazzo che di colpo ci interrompe chiedendoci se secondo noi potesse entrare con il cane dentro il supermercato a fare un po’ di spesa e noi ci offriamo di aiutarlo…

Nasce così l’incontro con Renato e pulce con cui passeremo due splendidi giorni insieme e in cui conosceremo la loro incredibile storia.

 Renato lavorava in una ditta ma dopo un lungo percorso personale ha lasciato il lavoro ed è partito zaino in spalle  per ripercorrere da solo i sentieri del CAI ma in questo incredibile viaggio non sapeva che avrebbe fatto uno strano incontro del tutto inaspettato. 


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Renato e Pulce: L’Uomo e il Cane a piedi per l’Italia.

L’intervista on the road di Giorgia Cremi Lai e Manuele

Presentati? 

Mi chiamo Renato Frignani ho 38 anni e vengo da Correggio(RE).

Come ti descriveresti a chi non ti conosce? 

Sono sempre stato un appassionato viaggiatore del mondo. Il desiderio di scoprire il nostro pianeta è sempre stato un’esigenza per poter crescere ed imparare. Reputo il viaggiare come la miglior scuola, l’università della vita. Mi sono evoluto nel corso degli anni, dapprima mi muovevo con auto o camper, col tempo il desiderio di avventura è diventato sempre più forte e cosi ho deciso di spostarmi lentamente, con una bici e a piedi, per vivere meglio i luoghi che visitavo. 

Perchè hai scelto questo viaggio?


Dopo tanti viaggi in giro per il mondo, ho sentito nascere in me il desiderio di scoprire l’Italia. La sua vera entità, l’Italia che non si conosce, quell’Italia che raramente si sente parlare. Volevo conoscere il cuore più remoto di questo nostro Paese e per farlo ho deciso di seguire le catene montuose utilizzando sentieri.


Come è avvenuto l’incontro con Pulce e come ti sei comportato?

Ho incontrato Pulce in Calabria, su un passo della catena costiera calabrese. Mi ero fermato per riposare un po accanto ad una vecchia struttura abbandonata. Li vicino notai una ammasso di rifiuti di ogni tipo, stavo per andarmene quando l’attenzione cadde su questo musino bianco che spuntava tra alcuni sacchetti dell’immondizia. Un cucciolo di pastore maremmano abruzzese di 45 giorno del peso di 2.7 kg. Da quel momento (9 giugno 2019), il mio viaggio e la mia vita cambiarono in un istante. Lo trassi in salvo, e chiamai aiuto. Non potevo muovermi, ero a piedi e lontano da tutto. Pulce era malato, denutrito, non ce la facevo da solo a portarlo in una clinica. Attesi 5 ore su quel passo finchè un volontario del CAI di Cosenza mi venne a prelevare e mi portò in una clinica.


Avevi mai avuto un cane?


No mai! Quando ero piccolo avevamo i cani liberi in campagna, ma non li ho mai sentiti come i miei cani.


Come ti sei organizzato per proseguire il viaggio?


Innanzitutto ho affittato un appartamento a Cosenza e sono rimasto li 2 settimane per prendermi cura del cane.Ho trovato una veterinaria che lo ha seguito e mi ha dato tutte le indicazioni del caso.Ho acquistato ciotole, guinzaglio, collare e uno zainetto dove poterlo mettere per continuare il viaggio insieme.


 Che incidenza ha avuto ed ha tutt’ora Pulce nel tuo viaggio?


Di sicuro non mi sarei mai immaginato di trovarmi in una situazione del genere. L’impresa è già di per se molto impegnativa, figuriamoci farla mentre allevi un cucciolo di cane. Inizialmente ero parecchio spaventato, non per me, ma per lui. Il primo mese e mezzo è stato durissimo.

Non sapevo come comportarmi, camminare con tutto quel peso, con il caldo e allo stesso tempo prendermi cura di lui… spesso pensavo di fare la cosa sbagliata.Ad oggi posso dire che siamo una cosa sola, padre e figlio, migliori amici.

Non potrei farne a meno.
 

In che modo affronti le difficoltà del viaggio unite all’educare un cucciolo di cane nella situazione in cui ti trovi?


Quando pianifico le giornate, la priorità è il benessere di Pulce. Controllo sempre che lungo il tracciato ci siano punti acqua, eventuali ripari, strade o sentieri d’emergenza da prendere in caso di bisogno.All’inizio le giornate di cammino erano molto brevi, lui non reggeva tante ore al caldo ed io non ce la facevo a camminare sempre con lui nello zaino.Ad oggi mi sembra di camminare con un amico anche se le difficoltà non mancano.

Quali sono i lati positivi che invece hai riscontrato da quando pulce ha intrapreso questo viaggio con te?


Il rapporto che si è formato tra me e lui. Il rapporto uomo/animale. L’amore che il Pulce mi dimostra, la sua lealtà, fedeltà sono disarmanti.Un patto di fedeltà eterna non scritto. Io sono per lui e viceversa, ci capiamo, litighiamo ci coccoliamo e non importa cosa sia successo, ogni giorno siamo insieme.

Cosa hai visto cambiare in pulce?


Al di là di vederlo crescere nelle sue dimensioni, ho notato come lui si adatta alle situazioni, ai luoghi, alle mie abitudini e sopra ogni cosa, come lui abbia scelto di vivere con me l’avventura che io ho scelto.Più cresce più aumenta il feeling, ci capiamo! È difficile da spiegare, ma quando lo guardo so cosa mi vuole dire.


Cosa ti aspetti dal futuro?


Non lo so. Chissà cosa succederá…Sicuramente la mia vita cambierà, i ritmi della mia vita quotidiana saranno un po stravolti. Prima ero solo, adesso ho lui e lui vivrà con me, farà parte della mia quotidianità, dei miei viaggi ed io mi prenderò cura di lui come sto facendo ora. Sono davvero felice di questo incontro e in qualche modo, di questa nuova sfida di vita. Mai e poi mai mi sarei aspettato di dovermi prendere cura di un animale, non lo volevo perchè sapevo che con la mia vita un pó frenetica, sempre in viaggio, non avrei mai potuto avere un cane…. e invece…. eccolo qua, Pulce!


Ovviamente sono passati ormai mesi da questa intervista ma noi siamo rimasti affascinati da questi due inseparabili personaggi e  continuiamo a seguire virtualmente e telefonicamente Renato e pulce, il cucciolo sta crescendo a vista d’occhio e loto ormai sono diventati celebri anche sul web e  conosciuti da tutti come “Renna e pulce”. Al momento hanno raggiunto la Liguria e noi attendiamo di riabbracciarli qui in Piemonte.

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