A muso a muso con il Bassotto. La rubrica di Andrea Comini su Dogsportal.it
Notizie e curiosità sul caneEducazione cinofila e relazione con il caneMuso a muso con...le razze canine

Muso a muso con il Bassotto!

Il Bassotto: La grandezza non ha altezza

Eccolo lì, il Bassotto.

Avanza sicuro con la sua tipica andatura sobbalzante, la testa alta e lo sguardo fiero puntato verso di te, come a misurarti.

Ma non è certo la tua stazza che gli interessa: il fatto di essere quasi sempre più basso di chiunque incontri, bipede o quadrupede, non lo smuove di un millimetro dalla sua granitica certezza di essere, paradossalmente, sempre all’altezza della situazione.

In realtà, ciò che sta misurando mentre si avvicina baldanzoso è la tua intelligenza, per capire se sei degno di attenzione o se sei il solito idiota che lo scambia per un simpatico “nanetto” da vezzeggiare o, peggio ancora, da compatire.

Infatti, niente al mondo indispettisce di più un Bassotto che essere commiserato per le zampe corte o trattato come un tenero cagnolino: lui è un cacciatore indomito e temerario, che non teme neppure un bestione pericoloso come il cinghiale e che trova dentro di sé persino il coraggio folle di gettarsi a capofitto nella tana di un tasso, nel buio e senza via di scampo, per una lotta che non prevede un pareggio.

Rispetto, questo ti chiede il Bassotto quando ti incontra. Perché se l’è guadagnato!

Il nome del Bassotto in tedesco è Teckel, o Deckel, mentre gli inglesi lo chiamano Dachshund, il che è curioso perché anche questo è tedesco e significa “cane da tasso”.

La cosa è utile per capire chi sia il “piccoletto” che abbiamo di fronte: è un cane da caccia in tana, selezionato in origine, nella Germania del 1700-1800, proprio per affrontare il tasso.

Ma com’è fatto il Bassotto?

Ora, osservando questo mammifero carnivoro, cosa facilissima sul Web ma nemmeno tanto rara in natura, ci si rende subito conto di un paio di dettagli: ha artigli grossi e molto lunghi e stazza non indifferente (arriva a 12 chili per 70 cm di lunghezza). Altro particolare interessante: i canini del tasso sono i più lunghi in proporzione alla taglia rispetto a tutti gli altri mammiferi…

Queste caratteristiche, associate a una combattività molto elevata, fanno del tasso adulto una preda difficile persino per un lupo!

Invece il Bassotto non lo teme, anche se è più piccolo e molto meno “armato” di un tasso.

Il coraggio di questo cane, dunque, è davvero elevato e sottovalutarlo perché è basso di statura è un errore che molti, però, compiono, anche in Italia, dove la razza conta da sempre parecchi appassionati, risultando costantemente nella top twenty per numero di cuccioli iscritti all’Enci (quasi 5.000 nel 2022).

Ma quanti sono questi Bassotti?

Il Bassotto si presenta con la bellezza di nove varietà: tre tipi di pelo (duro, lungo e corto) per altrettante taglie (standard, nano e kaninchen).

La classificazione del Bassotto non prevede, però, la suddivisione in base all’altezza al garrese: se un soggetto sia classificato standard, nano o kaninchen dipende dalla circonferenza toracica, che va misurata non prima dei 15 mesi di età dal punto più alto del garrese al punto più basso del torace.

La tipologia del pelo non è una dettaglio puramente estetico. 

In genere, infatti, i Bassotti a pelo duro sono più “duri” anche nel carattere.

La ragione risiede nel fatto che questa tipologia è stata ottenuta, a quanto pare, incrociando soggetti a pelo raso con lo Zwergschnauzer, cioè lo Schnauzer nano, un cane piccolo ma tosto, valido guardiano e persino difensore.

Non è un caso, perciò, che i Bassotti utilizzati maggiormente a caccia siano a pelo duro, in genere di taglia standard.

E vanno anche sul cinghiale!

Il pelo lungo deriva invece da antichi incroci con lo Spaniel tedesco, il Wachtelhund, un cane da cerca, quindi piuttosto docile.

Infatti, il Bassotto a pelo lungo è di solito il più “morbido” anche caratterialmente.

I soggetti a pelo raso, infine, sono in genere una via di mezzo tra gli altri due, per quanto riguarda il carattere.

Ma nessun Bassotto ben selezionato, comunque, è di indole remissiva, neppure il minuscolo kaninchen, che pesa all’incirca 3 chilogrammi e suscita istintiva tenerezza…  

Infatti, in tedesco kaninchen significa “coniglio” e la varietà omonima della razza è stata selezionata per cacciare questo animale, intrufolandosi nel fitto sottobosco e negli stretti cunicoli delle buie tane.

Ma cosa possiamo fare insieme al Bassotto?

Oltre alle classiche prove di caccia in tana, senza contatto con la preda, che ancora vengono ampiamente utilizzare per la selezione della razza, i Bassotti possono affrontare con successo tutte le attività che prevedono l’impiego del fiuto: piste e ricerca di oggetti, soprattutto in zone non ricche di selvaggina, permetteranno al nostro piccolo cacciatore di sfogare la sua voglia di “cercare e stanare” senza rischi per nessuno.

Per quanto riguarda l’Agility, e altri sport “dinamici” invece, meglio pensarci bene: salti e zone di contatto potrebbero creare problemi alla lunga colonna vertebrale che lo caratterizza.  

Nessuna controindicazione per quanto riguarda l’Obedience e la Rally Obedience, dove il problema da risolvere potrebbe invece riguardare la tendenza del Bassotto ad agire autonomamente.

E per i soggetti più determinati di taglia standard, bene anche il lavoro in Protezione civile: la ricerca su macerie è alla loro portata.

Il Bassotto e la sua salute

Per quanto riguarda la salute, ci viene in aiuto la dottoressa Monica Perego, medico veterinario e cinofila di lunga esperienza: «Anche se in genere è longevo, il Bassotto non è privo di problematiche: la sua struttura fisica, ideale per la caccia in tana, lo predispone però alla condrodistrofia genetica, una precoce degenerazione delle cartilagini, e anche alla mielopatia trasversale, un problema dei dischi cartilaginei delle vertebre. La prevenzione si fa evitando di far ingrassare il cane e riducendo al minimo sforzi fisici “a freddo” e salti ripetuti.

Anche una  buona muscolatura è di grande aiuto nella prevenzione di questi problemi, quindi teniamo in forma il nostro Bassotto con esercizio regolare, lunghe passeggiate, corse ma pochi salti, e anche belle nuotate».

Dunque, non è un cane per pigri, pur essendo un eccellente compagno di vita per tutta la famiglia in qualsiasi contesto ambientale. 

Andrea Comini

Educatore e istruttore cinofilo fisc da oltre vent'anni, consulente sui problemi comportamentali, si è formato con Carlo Marzoli, Inki Sjosten, David Appleby, Roger Abrantes, Joel Dehasse. Studioso di etologia del cane e del lupo, docente in diversi corsi di formazione per educatori. Giornalista professionista.

Andrea Comini ha 37 articoli e più. Guarda tutti gli articoli di Andrea Comini