Educazione cinofila e relazione con il cane

Mantrailing: seguiamo quell’odore! Il targeting command

Proseguendo il nostro viaggio nel mondo delle tracce, andremo a vedere quello che Kocher chiama “targeting command” o più semplicemente come indicare al cane l’odore giusto da seguire.

Questo perché in alcuni casi non abbiamo a disposizione un oggetto trasportabile con l’odore che ci interessa e che il cane segua durante la traccia, ma abbiamo bisogno di essere sicuri che raccolga proprio quello. Così facendo saremo sicuri che ciò avvenga.

 Si potrebbe certamente procedere con un “trasferimento di odore” ma a volte ciò non è possibile o non è preferibile.

Esempi classici in cui questa tecnica sarà da utilizzare sono le partenze dal sedile di un veicolo o dal davanzale di una finestra o ancora nella partenza dall’abitazione di una persona scomparsa.

Per far sì che il nostro compagno impari, gli insegneremo ad annusare un qualsiasi oggetto indicandolo con una mano ed aggiungendo un comando vocale (noi usiamo dire “annusa” ma la parola in sé ha poca importanza, sarà determinante usare sempre la stessa parola di modo che il cane sia condizionato e sappia in futuro cosa fare in una qualsiasi situazione verrà riproposto questo esercizio).

Kocher consiglia di avere un boccone in mano mentre si indica e appena il cane avvicinerà il suo naso al punto indicatogli, questi sarà premiato facendo cadere il premio proprio su quel punto. Dopo qualche ripetizione, si indicherà senza il boccone nella mano e si premierà il nostro amico dopo che avrà indagato il punto.

Noi, usando i “verbal marker”, pronunceremo quello di azione (“Sì”) nell’esatto istante in cui questo accadrà e poi premiandolo. 

Kevin Kocher

Alcune volte, con cani particolarmente curiosi, saltiamo anche il passaggio in cui abbiamo il cibo in mano. Questo dipende dal cane e il nostro lavoro sta proprio nel comprendere quale sia la cosa migliore da fare, non per avere fretta di raggiungere un risultato che comunque sarà lungo a venire, ma per far sì che si senta motivato, soddisfatto e realizzato.

Una volta che avremo fissato bene questo esercizio, non sarà difficile trasferirlo su uno degli oggetti che abbiamo citati ad esempio ( o anche altri tipo poltrone, panchine ecc.) e una volta che l’attenzione del nostro compagno sarà rivolta nella direzione della traccia non dovremo che dargli il comando di partire e fargli seguire l’odore.

Dico così, perché quando stiamo allenando un nuovo esercizio dobbiamo SEMPRE ricordare che la traccia deve essere conosciuta, perché in questo modo saremo in grado di leggere i segnali che ci verranno proposti.

In alcuni casi, quando questo esercizio sarà già stato compreso, non dovremo stupirci se il cane non si  avvicinerà  al punto indicato perché probabilmente avrà già capito quale sia l’ odore da seguire, associandolo a uno di quelli che ha sentito durante il rituale pre-partenza attorno al punto in cui comincia la traccia.

Questo comando potrà infine essere allenato e poi utilizzato quando vorremo  far controllare un vicolo o un sentiero, per essere sicuri che il disperso non lo abbia percorso. 

Come sempre, non resta che uscire, mettere le gambe in spalla e…seguire la prossima traccia!

Cristiano Pregno

Addestratore Enci - Gruppo Cinofilo Debù

Cristiano Pregno ha 11 articoli e più. Guarda tutti gli articoli di Cristiano Pregno

Cosa ne pensi?