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Nonni: santi subito!

 

foto di Massimo Tomaselli

“Non è che a questa cagnolina fate fare troppe cose?”

Oh no, ci risiamo. Respiro lungo e conto fino a dieci.

“Cosa vuol dire troppe cose, papà?”

“E l’agility… e la montagna… e il mare… e la campagna… e i parchi… e gli esercizi … Ci credo che poi ne ha sempre una.”

“Detto così sembra che la schiavizziamo facendole fare cose bestiali che nemmeno Buck nel Richiamo della Foresta, papà… non è che alla sera Bonnie sviene di fatica eh. Ma poi, durante la settimana di giorno sta con voi, e voi andate al parco un’oretta. Noi abbiamo solo il fine settimana, al massimo qualche sera, per muoverci un po’. Lo sai che un cane per stare bene dovrebbe fare tre ore di movimento serio al giorno?” dico prevedendo la smorfia scettica già sperimentata mille volte.

“Seeeee tre ore…. Ci sono cani che non fanno nemmeno la passeggiata che facciamo noi. Pipì e via.”

foto di Silvia Masoero

“E infatti non credo sprizzino gioia da ogni pelo. E’ come se tu stessi tutto il giorno spalmato sul divano a guardare la tele e a farti venire una cervicale così, e senza nemmeno le parole crociate per accendere il cervello.

“Ecco appunto, le parole crociate. Tutti quei comandi e quei cosi, i tic, che le fate fare. Ma non potete lasciarlo tranquillo ‘sto cane? Non è mica un soldatino.”

“Tic? Ah, i tricks! Ma papà, a parte che Bonnie nemmeno riporta la palla e sa a malapena darmi il cinque, altro che tricks, ma insegnare cose nuove al cane lo mantiene attivo e giovane… Tu leggi tutti i giorni no? Ecco, è uguale. Oddio, non è che leggere ti abbia mantenuto tanto sve….. “

“Bada a come parli!”

“Sì sì scusa, dicevo, tu fai la Settimana Enigmistica e invece Bonnie impara giochini nuovi, è uguale!”

“Sarà ma voi con Bonnie comunque un po’ esagerate. E le date anche poco da mangiare!” – interviene la mamma o meglio la nonna, che come tutte le nonne valuta il mondo con l’unità di misura della teglia di lasagna.

Ri-respiro, ri-conto fino a cento.

foto di Massimo Tomaselli

“Mamma, ma esageriamo dove? Non fa praticamente niente tutta la settimana, come noi d’altronde! Dovremo pur sfogarci nel weekend e nelle vacanze. Che poi, nemmeno facessimo quattro gare al mese. E’ già tanto se ci alleniamo un’oretta il sabato. Ma nemmeno… il massimo della libidine settimanale è il Grande Giro Del Parco, che saranno anche cinque chilometri ma non è esattamente il cammino di Santiago, ecco. Se ci va proprio di culo, un’escursione in montagna ogni tanto… una nuotata al giorno due settimane in agosto… sai che tortura… Se potessimo faremmo dieci volte tanto e lei starebbe veramente da dio, e noi con lei! E ti assicuro che mangia quello che deve per non diventare larga come un comodino, mamma.”

foto di Massimo Tomaselli

“Ah quindi vedi che alla fine è colpa nostra! Siamo qui bloccati tutti i giorni a tenervi il cane, ve lo portiamo due volte al giorno al parchetto, e non basta mai. Siete dei fanatici.

Oh cielo. Ri-ri-respiro e ri-ri-conto fino a mille. Rinuncio a raccontare secondo me chi sono e cosa fanno i veri fanatici dell’agonismo cinofilo. Non ascolterebbe. Qui ci vuole un saggio e peraltro meritato tributo alle capacità organizzative nonnesche.

“Ma no mamma, non volevo dire quello, Bonnie è superfortunata ad avere due nonni che la portano a spasso al parco e le danno più coccole di quante non ne abbiamo mai ricevute io e mio fratello, in senso buono eh, no scusa scherzavo, volevo dire che le volete bene e la portate in giro dappertutto e la spazzolate e la curate e fate sempre attenzione e…. ecco, tra l’altro diversamente da tutti gli altri nonni non le date mai schifezze da mangiare, davvero, siete dei supernonni, non vi si può chiedere di più! Giuro!”

“………..” brontolio inintelleggibile con retropensiero offeso di mio padre mentre spezza un grissino gigante e ne divide metà con Bonnie. Ecco, appunto.

foto di Silvia Masoero

 

N.d.A. Quanto sopra è la versione romanzata di dialoghi semiquotidiani con “nonni” che non si capacitano di come sia cambiata l’attenzione al benessere dei cani da “quando stavano in cortile a mangiare croste di formaggio e campavano lo stesso vent’anni”. In realtà sono i nonni più bravi e attenti che Bonnie possa desiderare, che a ottant’anni riescono a non farle mai mancare una lunga e giocosa passeggiata quotidiana e monitorano la sua salute come nemmeno un veterinario pluridecorato. Solo che ci tengono a fare i bastian contrari, per amore di gerarchia e senso di protezione. Ma senza di loro, molto semplicemente, non avremmo potuto né adottare Bonnie né averla così serena e sana. Quindi GRAZIE ai nonni santi di tutti i quattrozampe del mondo.

Anche se secondo loro un cane farà sempre troppo e mangerà sempre troppo poco!

 

 


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Silvia Masoero

Silvia Masoero è la fortunata padrona di Bonnie, meticcia di 5 anni che va pazza per i boschi, i merli, il mare e l’agility. Appassionata di cani da trent’anni, si è avvicinata all’agility negli anni ’90 insieme alla sua piccola epagneul breton. Nei primi anni 2000, purtroppo, è stata ibernata e oggi si sta ancora riprendendo dallo shock del risveglio

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