Voglio comprare un cane di razza. Come scegliere l’allevatore?

Personalmente ritengo valide TUTTE le scelte relativamente alla decisione di far entrare un cane nella nostra famiglia. Purchè frutto di valutazione, ragionamento e condivisione. Figlie cioè della consapevolezza.

Se, mossi dalla volontà di arricchire la nostra vita con un amico a quattro zampe, abbiamo scartato per qualsiasi legittimo motivo l’opzione di adottare in canile, di rivolgerci ad un rescue, di accogliere un cucciolo occasionalmente “arrivato” in una qualche famiglia che ha avuto (intenzionalmente o meno) una cucciolata, ed abbiamo deciso di acquistare un cane di razza.

E, se abbiamo deciso di acquistare un cane di razza, di farlo DA UN ALLEVATORE.

Dobbiamo sapere che SCEGLIERE LA GIUSTA RAZZA E’ ALTRETTANTO IMPORTANTE QUANTO SCEGLIERE L’ALLEVATORE PIU’ ADATTO A NOI. 

E questo a costo di aspettare mesi il cane che desideriamo.

Il principale motivo per cui sono convinto di questo, è che molto probabilmente avremo relazioni per anni con chi ci ha ceduto il cane, che probabilmente contatteremo per consigli, informazioni supplementari, supporto. Oppure lui ci contatterà per verificare se ci sono problemi, per capire come sta il suo piccolo o per verificare se le sue scelte cinotecniche hanno sortito il risultato sperato.

O anche solo per sciogliere qualche nodo burocratico.

Chi infatti, meglio di una persona che ha deciso di allevare una delle tante razze conosciute, dovrebbe conoscerla a fondo??

Per questo motivo vi propongo un vademecum che potrebbe guidarvi nella scelta, frutto della mia esperienza e che ha la sola finalità di rappresentare un punto di partenza nei ragionamenti sul tema.

ELEMENTI OGGETTIVI DA VALUTARE (nella scelta dell’allevatore)

• REQUISITI PROFESSIONALI

Intendo i titoli quali l’iscrizione al registro allevatori, la presenza di affisso per la razza, l’iscrizione ad un club di razza riconosciuto da ENCI, a qualche elenco di fornitori in ambito cinofilo, ecc…

• RISPETTO NORMATIVE SANITARIE E FISCALI

In relazione al tipo di allevamento possono essere necessarie autorizzazioni sanitarie, è necessario comunque che vengano rispettate le normative fiscali in materia

• NUMERO CUCCIOLATE ANNO
• NUMERO RAZZE ALLEVATE
• RISPETTO CODICE ETICO DELL’ALLEVATORE

Quest’ultimo rappresenta un quadro MINIMO stabilito da ENCI a tutela del benessere animale ma può essere interpretato in maniera più restrittiva da ogni allevatore aumentando il livello di attenzione nei confronti del cane

• PRESENZA DI CONTRATTO DI VENDITA (scrittura privata)

In cui siano indicati obblighi e diritti in carico alle due parti

ELEMENTI SOGGETTIVI DA VALUTARE (nella scelta dell’allevatore)

• SINTONIA PERSONALE (empatia)

Infatti, se non esiste un nucleo di valori personali simili, un linguaggio comune, sarà faticoso comunicare e condividere gli step della crescita di un cucciolo

• CONDIVISIONE DEI PRINCIPI DI SELEZIONE

Per ogni cucciolata l’allevatore effettua delle scelte, che devono essere esplicitate per trasparenza e per creare consapevolezza in chi lo accompagnerà per tutta la sua vita.

Se questi principi non incontrano quelli del cliente (non per forza avviene, ci possono essere opinioni diverse ad esempio sul TIPO all’interno della stessa razza) conviene guardarsi in giro.

• PROPENSIONE A CONDIVIDERE/INFORMARE

L’allevatore è anche, se non soprattutto, un depositario di informazioni. Quanto vogliamo approfondire? L’allevatore è disposto a raccontare? Mostra i suoi cani, i suoi spazi, ci mette in contatto con altri professionisti? Ci da le informazioni che cerchiamo? Fornisce gli strumenti che ci servono? Ogni cliente ha un bisogno diverso di nozioni sulla razza, ad esempio circa patologie ricorrenti o caratteristiche delle linee di sangue.

• DISPONIBILITA’ NEL TEMPO

L’allevatore dovrebbe rimanere a disposizione del cliente PER TUTTA LA VITA DEL CUCCIOLO e conviene verificare, magari attraverso le esperienze dei clienti che ci hanno preceduto, se questo avviene.

Dovrebbe avvenire, oltre che per deontologia professionale, anche perché ogni allevatore vuole verificare se gli obbiettivi che si era prefisso in fase di accoppiamento sono stati raggiunti.

Ogni persona può gradire un diverso livello di supporto nel tempo (alcuni potrebbero anche giudicare invadente una presenza troppo assillante dell’allevatore)

• FLESSIBILITA’

Non esiste un solo modo di allevare e il cliente deve capire se il grado di flessibilità a riguardo mostrato dalla controparte è quello che cerca. 

In conclusione mi preme ribadire che il tempo perso nella scelta dell’allevatore MIGLIORE PER NOI non è tempo perso, ma proficuamente investito.

Così come, per l’allevatore, è importante selezionare i clienti perché il suo lavoro venga valorizzato e perché, anche lui, avrà a che fare per anni con persone verso le quali dovrà mantenere un rapporto cordiale e collaborativo.