Sport cinofili

Avallon cup: la meravigliosa agility dei Titans francesi

Di Michela Buratto

Avallon cup, la 5ta edizione

La 5ta edizione dell’Avallon Cup, una delle manifestazioni sportive e cinofile più belle di tutta Europa, è finita da pochi giorni, quelli necessari per riorganizzare idee ed emozioni e poterle mettere per iscritto.


Superare il limite precedente diventa ogni anno più difficile, ma non impossibile, almeno non per Fabrice Laligant ed i suoi Titans (per noi italiani più semplicemente gli “aiutanti di campo”).

1500 cani si sono sfidati in 4 giorni suddivisi su 4 terreni nella splendida cornice della Vallèe du Cousin in Borgogna (Francia).

Immersi in un paradiso

Una zona meravigliosa gestita come sempre in modo impeccabile dai cugini francesi, che permettono l’utilizzo di quest’area sono dietro regole ferree di pulizia e attenzione nei confronti della natura che circonda i campi di gara.

Quest’anno il tempo è stato clemente come pioggia ma non proprio come temperature che con l’arrivo del primo pomeriggio raggiungevano anche i 33/35 grandi, fortunatamente però il fiume che scorre esattamente affianco al sito permetteva ai cani in primis, ed ai loro proprietari di rinfrescarsi prima e dopo la gara. 


Questa ormai rinomata competizione è cresciuta esponenzialmente dalla sua prima edizione nel 2015, che vedeva presenti 300 binomi, per raggiungere la stratosferica cifra di 1500 binomi già l’anno scorso, riconfermata quest’anno con notevoli liste d’attesa.

Cani e padroni giunti da tutto il mondo, addirittura oltreoceano grazie a Brasile ed America, che si contendono il titolo dell’Avallon Cup.

Presente anche una nutrita schiera di concorrenti italiani (i più visibili vestiti di rosa fluorescente provenienti da Torino), compreso il campione del mondo di Agility in carica Nicola Giraudi. 


Ma cosa rende unica nel suo genere questa incredibile gara?

Di sicuro l’impegno, la passione e l’affiatamento di un gruppo che ha sempre creduto in questo tipo di impresa, che rispondono al nome di “Titans”.

Tutti i giorni a partire dal lunedì precedente alla data di inizio si alternano aiutandosi per scaricare, sistemare, montare tutto ciò che necessita per lo svolgimento della competizione.

La segreteria, la zona ristoro, quella degli stand ed i campi di gara.

Avallon Cup è festa

Ma cosa importante pensata dall’organizzazione è stata da sempre quella di coinvolgere i partecipanti nelle serate di festa, ed è per questo che negli anni, si sono alternate piscine con sapone, toro meccanico, discoteca, fino ad arrivare al 2019 con concerti, dj, zona lounge vip.

Questo perché l’agility non è un circo, come chi non è abituato a vedere un cane fare questa attività fisica può pensare, ma una sintonia cane padrone che non deve mai sfociare nell’esaltazione sportiva, perché prima di tutto è una festa, per noi ma sopratutto per i nostri fedeli amici a 4 zampe. 

Avallon Cup è sintonia

Rispetto per animale ed avversari, educazione e sportività sono alla base di tutte le competizioni, più o meno importanti, a cui ognuno di noi si può avvicinare ora o in un futuro.

Un grande plauso va a chi tutti gli anni si impegna per far crescere l’agility con la giusta dose di divertimento, ed alla superlativa Marina Sbuelz che ha difeso con onore la bandiera italiana arrivando terza con Robin Hood.

Una grande emozione ed un podio davvero meritato per una delle coppie a 6 zampe più promettenti nel panorama tricolore.

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