Companion, il robot “tata tuttofare” per i cani: un valido aiuto o un sostituto eccessivo della relazione umana?
Da un recente articolo di ANSA, emerge che un nuovo dispositivo dotato di intelligenza artificiale, chiamato Companion, promette di essere la “tata tuttofare” per i cani.
Grazie all’utilizzo di intelligenza artificiale, telecamere e sensori, Companion – come riportato da ANSA – è in grado di fare compagnia, stimolare ed intrattenere i cani quando gli umani sono al lavoro. Inoltre, il dispositivo può insegnare ai cani comandi di base, utilizzando la voce del proprietario e premiando con dei bocconcini l’animale che li esegue correttamente.
Il robot sarà disponibile entro un anno, con un costo di 49 dollari al mese. L’azienda che lo produce ha iniziato a raccogliere prenotazioni e prevede di iniziare le spedizioni a maggio 2024.
Companion, come spiega Axios, utilizza “hardware di intelligenza artificiale e apprendimento automatico”.
John Honchariw, Ceo e fondatore dell’azienda, e’ un ingegnere che ha lavorato anche da Google, e ha sviluppato il dispositivo per il suo cane Boomer, un mix tra un beagle e un bassotto.
“Lo adora, è il suo compagno di giochi tutto il giorno – ha detto – Mi ha davvero aiutato perché so che si diverte e allo stesso tempo sta imparando tutti i comandi di base”.
Uno strumento come Companion può essere uno strumento utile per supportare la parte umana della famiglia, soprattutto in situazioni in cui non è possibile essere presenti. Ma al pari di un sistema di video-sorveglianza evoluto.
Tuttavia e in ogni caso, è importante valutare criticamente se un dispositivo come questo possa realmente sostituirsi alla relazione tra umano e proprietario.
Innanzitutto, va considerato che un dispositivo come Companion può offrire solo una parte delle interazioni e degli stimoli che un cane può ricevere da un un essere umano attento e presente.
La relazione umano-cane è basata su empatia, affetto e legame sociale, che difficilmente possono essere replicati da un dispositivo elettronico.
Sebbene Companion possa premiare i cani con bocconcini, la presenza fisica del proprietario e il suo feedback emotivo rimangono un elemento cruciale nel processo di apprendimento che in nessun modo può essere sostituito, se teniamo davvero a vivere con questi animali.
Infine, bisogna considerare il rischio che un eccessivo affidamento su un dispositivo come Companion possa portare a una relazione più distaccata tra il cane e noi. È fondamentale che i proprietari rimangano coinvolti nel processo di educazione del cane, non solo per il benessere dell’animale, ma anche per la qualità della relazione tra i due.
In fin dei conti, perchè dovremmo prendere un cane? A questo punto meglio un cane robot piuttosto che un dog sitter-robot, non trovate?
Companion può rappresentare un’interessante innovazione nel campo della sicurezza casalinga dei cani e di una divertente interazione. Ma , è fondamentale considerarlo come uno strumento di supporto e non come un sostituto della relazione umano-cane.
La relazione tra un cane e il suo proprietario è unica e insostituibile, e deve essere preservata e valorizzata in ogni momento.
