Notizie e curiosità sul cane

Il canis vertigus o cane girarrosto: un cane utile

Il canis vertigus o cane girarrosto

Lo si sarebbe potuto scorgere mentre sonnecchiava, accucciato sul pavimento freddo di un qualsiasi castello del Regno Unito del 1500.

Oppure ingabbiato, sul muro calliginoso di una locanda londinese, illuminato dai guizzi incerti del fuoco di un camino, dentro una ruota di legno collegata tramite un sistema di carrucole a uno spiedo o al girarrosto.                                                                                                       

Canis vertigus il cane girarrosto

Perché il cane girarrosto, più precisamente Canis Vertigus secondo la classificazione latina di Linneo, era un accessorio indispensabile nelle cucine della Gran Bretagna tra la metà del XVI sec.e la fine del XIX sec.

Un traccagnotto di piccola statura, necessariamente pesante, dall’arto corto e di frequente storto, e il corpo allungato, ma dalle doti atletiche strabilianti.

Le origini del canis vertigus

Il cane da cucina era noto anche come Turnspit dog (dall’inglese turnspit che significa appunto girarrosto), Vernepator Cur, o Turn-Tyke esebbene per il compito abbastanza semplice che era chiamato a svolgere potesse essere utilizzato quasi qualsiasi cane, si cominciò comunque ad allevarlo come razza specializzata, a partire forse dal Corgi e da piccoli cani terrier.

La prima traccia scritta di un tale utilizzo è riscontrabile in un catalogo di cani inglesi risalente al 1576, nel quale un siffatto cane viene indicato con il nome di Turnespete.

Il canis vertigus o cane girarrosto

Il canis vertigus o cane girarrosto

Talmente umile è sempre stato considerato il lavoro del girarrosto che mai nessuno si preoccupò di registrare ufficialmente la razza, anche se taluni lo identificano oggi come un sottotipo del Welsh Corgi o dell’Irish Glen of Imaal Terrier, razza irlandese della contea di Wicklow.

Doveva essere muscoloso e pesante per poter azionare e mantenere in movimento una ruota del peso di 30 libbre, la quale a sua volta trasmetteva il movimento rotatorio al girarrosto posto sopra il focolare, ma doveva essere anche sufficentemente piccolo da porter stare dentro la gabbia-ruota senza difficoltà. Era possibile vederne con mantelli di tutti i colori, ma spesso chiazzati di merle, grigio scuro e neri, a macchie bianche o interamente neri, spesso con le iridi di colore diverso. Probabilmente più alto del bassotto, con testa e muso lunghi, orecchie piccole e all’indietro, coda lunga e sottile. 

La selezione del canis vertigus o cane girarrosto

La selezione aveva ottenuto un cane la cui neurofisiologia imponeva il movimento continuo. E come fosse un criceto, la sua rotazione faceva girare lo spiedo, il quale poteva richiedere anche tre ore per essere cucinato in modo uniforme.

Un utile domestico nelle case inglesi

Proprio per questo si tenevano almeno un paio di questi cani nelle case inglesi, per alternarli nello sforzo ogni due ore circa. Sostituivano così il personale più umile o i bambini che nei secoli precedenti erano addetti a girare le carni cotte al fuoco. Come è immaginabile il cane pativa oltre alla noia di un’attività ripetitiva, anche il calore e il fumo provenienti dal focolore, costretto ai propri bisogni corporali in movimento, mentre un carbone ardente gettato nella ruota bastava a ridestare i cani più pigri e stanchi. 

Un cane utile e indispensabile

Il canis vertigus o cane girarrosto

Tanto indispensabile era considerato il cane da cucina che si racconta che il capitano di una nave da guerra attraccata al porto di Bristol, per punire gli abitanti della città per una mancata accoglienza fece rubare in una notte tutti i Vertigus dalle cucine delle case, mentre la regina Vittoria tanto si appassionò a questo cane che ne allevò alcuni per compagnia.                            L’unico sollievo, il cane Vertigus lo poteva trovare la domenica, quando accompagnava la famiglia in chiesa e allora il suo compito era semplicemente quello di fare da scaldapiedi. Sempre che il sacerdote non pronunciasse la parola “ruota”, scatenandone la fuga. 

La diffusione del canis vertigus in Francia

Il canis vertigus o cane girarrosto

Anche in Francia il Vertigus ottenne una grande popolarità, ed era descritto come cane dalle zampe corte e storte, forse simile all’attuale Basset Griffon Vendeen. Dagli Stati Uniti giungevano richieste in Inghilterra per cani girarrosto e annunci di vendita si leggevano sui giornali locali. Certo ne è ad esempio l’utilizzo in una locanda di Filadelfia nel 1745.      

Il cane vertigus si estingue nel 1900

Con la progressiva introduzione delle prime macchine automatiche a prezzi sempre più convenienti, il vecchio cane Vertigus si avviò sul viale dell’estinzione che poteva dirsi ormai completa già nell’anno 1900.  

Non solo cane da cucina, ma anche un “cane criceto” sfruttato per il moto rotatorio

Il canis vertigus o cane girarrosto

L’idea di utilizzare il moto rotatorio indotto dalla corsa del cane si era però nel frattempo allargata ad altri ambiti, anche se non ottenne mai le stesse durature fortune del cane da cucina.                                                        

Questo macchina da cucire a motricità canina venne ad esempio brevettata in Inghilterra nel 1874, e curiosamente consentiva l’impiego simultaneo anche di due cani per azionare il faticoso meccanismo.

Molto più probabile era l’efficacia di questa zangola per la produzione del burro che risale ai primi anni del ‘900.

Il canis vertigus o cane girarrosto

E’ del 1875 la fantasiosa invenzione francese della cynosphere o cinosfera, anche se mancano certezze sul suo effettivo funzionamento e utilizzo.

Poochmobile: walking dog drive!

Il canis vertigus o cane girarrosto

Altrettanto bizzarra è la Poochmobile, che risale invece al più recente 1939, inventata dall’ottantenne addestratore texano Z. Wiggs, nella quale un cane inserito in una grande ruota centrale trasmette il suo movimento alla trazione dell’intero veicolo.