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Fare sesso con il cane è reato. Si tratta di Zooerastia!

La cronaca di questi giorni tratta di un uomo ricoverato in ospedale nel napoletano per gravi infezioni dovute a ripetuti rapporti sessuali con un cane.

Dopo l’intervento effettuato dai chirurghi di Urologia, la forte infezione non accenna ancora ad arretrare. Per lui saranno necessarie cure specifiche, ma intanto è cosciente e lucido. Sul profilo giudiziario invece l’uomo potrebbe essere accusato di zooerastia, una devianza che ha risvolti anche psichiatrici, oltre che di maltrattamenti sugli animali come riporta il Mattino.it

Zooerastia che cosa significa e di cosa si tratta?

żooerastìa s. f. [comp. di zoo- e gr. ἐραστεύω «amare», sul modello di pederastia]. – Sinon. più tecn. e raro di bestialità, per designare la perversione dell’istinto sessuale che porta ad avere rapporti sessuali con animali (detta anche zoofilia erotica). – treccani.it

I rapporti sessuali tra uomini e animali sono chiaramente un tabù, ma tra le mura domestica sono più diffusi di quanto si pensi. A lanciare l’allarme sarebbe Rosaria Boccaccini presidente dell’Associazione per la difesa dei diritti degli animali (Adda) intervistata dal Mattino.it

Nello specifico, la zooerastia è un disturbo sessuale riferito ai rapporti sessuali con animali. Questi impulsi sono considerati una psicopatologia solo se sono compulsivi e se possono procurare danni seri al funzionamento psicologico dell’individuo.

Una recente sentenza del Tribunale di Bergamo, GUP, F. Gaudino, 11-2-21 ha stabilito però in modo inequivocabile che si tratta di maltrattamento etologico punibile come reato.

L’art. 544 ter c.p., infatti, punisce anche i comportamenti insopportabili fatti patire all’animale, tra cui il giudice fa rientrare gli atti sessuali, in quanto tali contrari all’etologia dell’animale se consumati con un essere umano

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Non tutti i paesi del mondo però trattano la questione allo stesso modo ed esistono diversi livelli di tolleranza.

In Europa sono Regno Unito, Svizzera, Norvegia e Paesi Bassi ad avere le leggi più severe contro la zooerastia. In questi paesi non è solo vietato avere rapporti sessuali con animali, ma anche vendere e possedere pornografia che mostri scene di zooerastia.

Che rischia chi fa sesso con un animale?

Chi fa sesso con animali compie il reato di «maltrattamenti di animali». La pena è la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5mila a 30mila euro. La giurisprudenza ha individuato nella sofferenza dell’animale la ragione di tale reato, a prescindere da lesioni o da violenze fisiche particolarmente crudeli. Di recente la Cassazione è stata ancora più severa, ritenendo che il dolore inflitto all’animale non è solo quello fisico, ma anche quello morale, perché si tratta comunque di un essere senziente.

Che rischia chi vede filmati di sesso con animali su internet?

Non esistono invece norme che puniscano chi guarda su internet filmati di zoofilia. Come noto, peraltro, la legge non sanziona neanche chi, sempre sul web, visiona siti pedopornografici a condizione che non scarichi il materiale sul proprio computer ossia nell’hard disk (difatti, in quest’ultimo caso, ad essere punita è solo la detenzione di materiale pedopornografico e non la visione). Invece nel caso di video di sesso con animali non esistono norme che sanzionino né la visione, né il download. Qualora sullo schermo dovessero però apparire messaggi con avvisi di sanzioni e multe si tratta di possibili virus.
(fonte www.laleggepertutti.it)

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