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Bocconi avvelenati: è sempre vero?La mia risposta è no. Spesso non c’è niente di vero.

Leggete bene quello che sto per dire, la comprensione del testo è importante prima di criticare: quello dei bocconi avvelenati è un problema gravissimo, che purtroppo affligge molti centri urbani.

Gli animali avvelenati fanno una morte orribile, fra mille sofferenze, loro e di chi gli sta attorno che non si fa una ragione di questo comportamento abominevole.

Chi mette dei bocconi avvelenati nei giardini e nei parchi, dovrebbe avere una pena esemplare, è un comportamento irresponsabile, incivile, crudele, orribile. 

Sono un proprietario di cani, non potrei pensarla diversamente.

Ma quando parte il tam tam sui social, quando i post sui bocconi in una certa zona diventano virali e sono condivisi migliaia di volte, è sempre vero?
Mi spiace dirlo, ma non è così.
Provate.

Provate ad approfondire le notizie.

Provate a cercare le fonti.

Provate a contattare le persone che hanno pubblicato per prime gli appelli.

Scoprirete che è tutto un sentito dire.


“mi ha detto un conoscente”.
“L’ho saputo da un amico di amici”.
“L’ho sentito dire al parco”.

Vi porto un esempio personale, ma questa faccenda è capitata più volte, io sono curioso e mi piace andare a fondo.

Quando lavoravo in un petshop in una zona centrale di Torino, di fronte ad una piazza frequentatissima da cani, vennero a portarmi un cartello da mettere in negozio, che avvisava della presenza di bocconi avvelenati. 

Chiedo le fonti di questa notizia, le due ragazze prima si indispongono, poi si arrabbiano, perché ho chiesto informazioni, non volevo creare un “procurato allarme”.

Loro vanno via, tornano altre due persone insultando questo presunto avvelenatore, dicendo che è morto un boxer che veniva in piazza. Chiedo quale boxer, perché in quella zona non ne avevo mai visti. “Uno che viene al mattino presto”. Avevo capito che la giornata sarebbe passata a fare interrogatori alle persone che venivano con questa notizia.
Chiedo a chi abita in piazza, ai clienti che abitualmente al mattino sono li, nessuno ha mai visto questo boxer, nessuno sa chi sia.
Si ipotizza che sia di un amico di tizio e caio, io scrivo a tizio ed a caio, loro non sanno di chi stia parlando.
Tornano le ragazze  dei volantini, il boxer morto è stato portato dal veterinario xxx che ha lo studio li vicino, loro lo sanno per certo, è stata anche fatta l’autopsia…

 “C’è un referto da vedere” chiedo con innocenza. Ovviamente no.

Allora mi prendo la briga di sentire il veterinario, non sanno nulla di questo presunto boxer avvelenato.

Un nulla di fatto.

Il boxer avvelenato non esisteva.

Non esistevano i bocconi avvelenati.

Però per quel giorno la comunità cinofila di zona è stata unita contro il fantomatico killer a suon di “se lo trovo io lo ammazzo” , “lo uccido con le mie mani”, “glieli faccio mangiare a lui” etc etc 

Molto spesso i casi di avvelenamento avvengono in casa, con prodotti che si usano in giardino tipo il lumachicida o altri diserbanti. Ebbene si, nella maggior parte dei casi di avvelenamento, quest’ultimo è avvenuto per causa della negligenza degli stessi familiari del povero animale.
Quindi quello che io mi auguro è che d’ora in poi, in caso di allarme per bocconi avvelenati, verifichiate le fonti, piuttosto uscite a controllare, riuniamoci ed andiamo al parco a battere palmo dopo palmo il terreno, ma non diffondiamo notizie false che creano il panico.

Mirko Barrera

"Cosa faccio? Dove vado? Domande interessanti, a cui da sempre ogni essere umano cerca di rispondere. Per quanto mi riguarda,posso dire di essere un cinofilo a tempo pieno. Sono un addestratore,pratico diverse discipline cinofile,sono docente in diversi corsi di formazione per addestratori,ed ho un negozio di articoli per animali che mi ha ispirato a scrivere questa rubrica!"

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