“Cani trattati come armi?”: Daspo cinofilo e altre proposte radicali per la gestione dei cani in Italia
Tra sicurezza e responsabilità: Il caso di Tarquinia solleva nuovamente il Ddbattito sulla custodia dei cani e le nostre responsabilità come proprietari.
[Tarquinia] – La recente aggressione di un terrier a Tarquinia, che ha lasciato una ragazza quindicenne in gravi condizioni, ha scatenato un acceso dibattito sulla gestione dei cani in Italia. In questo contesto, la proposta provocatoria di Ivan Schmidt, esperto di cani da mantrailing e da detection, di trattare i cani come le armi, mette in luce la necessità di un approccio più severo nella custodia degli animali.
Un recente articolo del nostro blog Dogsportal.it ha approfondito un’idea diversa ma altrettanto forte, presentata dall’assessore cinofilo Verzola: l’introduzione di un Daspo cinofilo per chi maltratta o malgoverna i cani. Questa misura restrittiva, simile a quella usata nel mondo dello sport per i tifosi violenti, potrebbe essere un deterrente efficace contro la negligenza e l’abuso nel trattamento dei cani.
Tutti i recenti casi di cronaca sollevano perplessità, dubbi e la necessità di riformare in qualche modo la gestione dei nostri cani.
Attualmente, le sanzioni per l’omessa custodia di animali sono considerate troppo lievi, soprattutto in confronto alla gravità dei danni che un cane può causare se lasciato incustodito o malgestito. La proposta di Schmidt e l’idea del Daspo cinofilo proposta da Verzola così come tante altre puntano a una maggiore responsabilizzazione dei proprietari.
La questione dell’obbligo di un patentino per i proprietari di cani.
Attualmente, alcune regioni italiane offrono solo corsi teorici, senza una parte pratica significativa, rendendo l’educazione dei proprietari di cani inefficace. Questo approccio deve essere migliorato per garantire che i proprietari siano adeguatamente preparati a gestire i loro animali.
La pratica diffusa di accoppiamenti non regolamentati è un’altra preoccupazione. Senza criteri di selezione appropriati e un’adeguata socializzazione dei cuccioli, molti cani sviluppano problemi comportamentali gravi. Regioni come la Liguria e la Lombardia mostrano un alto numero di Terrier e Molossi nei canili, riflettendo le conseguenze di questi accoppiamenti irregolari.
Il traffico incontrollato di animali dal Sud al Nord Italia aggrava ulteriormente la situazione, portando a problemi di adattamento e comportamentali. Il “Progetto in Zampe”, creato per affrontare questi problemi, è un passo nella giusta direzione, ma non sufficiente per risolvere la questione alla radice.
L’appello per misure più rigorose è forte. La proposta di trattare i cani come le armi e l’introduzione di un Daspo cinofilo sono indicazioni di una crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica e il benessere degli animali. Queste proposte radicali potrebbero essere il segnale di un cambio di paradigma necessario per una convivenza più sicura e responsabile tra umani e cani in Italia.
