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Daspo cinofilo per chi maltratta e malgoverna i cani. L’idea dell’assessore cinofilo Verzola

Quando si decide di introdurre un cane nella propria famiglia, è impossibile ignorare l’importanza della genetica.

Le caratteristiche ereditarie, infatti, influiscono significativamente sul temperamento e sulla potenza fisica dell’animale.

Non tutte le razze canine sono uguali: alcune possiedono una forza e capacità fisiche che, se non gestite con competenza e responsabilità, possono rivelarsi impegnative.

Un daspo cinofilo per i proprietari “pericolosi” può essere una soluzione accettabile? L’idea provocatoria dell’Assessore alle politiche per gli animali della Città di Nichelino Fiodor Verzola.
Comune alle porte di Torino che da alcuni anni, grazie alla sensibilità cinofila dell’Assessore si batte per una maggiore cultura e attenzione sul mondo del cane.

La conoscenza specifica del proprio cane, della sua genetica e dei bisogni comportamentali è cruciale.

I proprietari devono essere consapevoli che la scelta di un cane non si basa solo sulla preferenza personale o sull’estetica, ma richiede anche una valutazione approfondita delle capacità e della predisposizione genetica e individuale dell’animale a determinati comportamenti anche basati sulle esperienze passate e sul suo vissuto.

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L’idea di un daspo cinofilo, inteso come limite imposto a chi dimostra di non essere in grado di gestire adeguatamente la potenza e il comportamento del proprio cane, emerge come una soluzione proattiva. Questa misura non dovrebbe essere vista soltanto come una punizione, ma come un passo verso la prevenzione di comportamenti dannosi.

Ma pensate che oggi, non esiste una limitazione per il “possesso” del cane neppure a chi viene tolto un animale per maltrattamento.
Ci sono persone a cui viene tolto un cane per maltrattamento, che dopo qualche mese passeggiano tranquillamente con un altro
” – Ci racconta Verzola

Questo non è accettabile e non aiuta cani e società in alcun modo – scrive l’assessore “cinofilo” della Città di Nichelino Fiodor Verzola oggi su Facebook .

Proporre una formazione obbligatoria che tenga conto delle differenti categorie di razze, magari seguendo la classificazione della Federazione Cynologique Internationale (FCI), potrebbe essere un’idea.

Un cane appartenente al gruppo dei segugi avrà bisogni e istinti diversi da un carlino, che rientra nel gruppo dei cani da compagnia. Questo tipo di formazione specializzata potrebbe quindi essere di grande aiuto nel preparare i proprietari alle sfide specifiche poste dalle diverse razze.

L’Importanza di riconoscere le differenze comportamentali

Conoscere le differenze comportamentali tra le varie razze è fondamentale non solo per prevenire potenziali pericoli, ma anche per garantire una gestione quotidiana efficace e consapevole.

Momenti di libertà controllata sono essenziali per il benessere di ogni cane, e solo un proprietario informato e preparato può fornire queste opportunità senza mettere a rischio la sicurezza di chi circonda l’animale. Molte persone si preparano già ovviamente, molti frequentano corsi e lezioni. Ma è evidente che la maggior parte ancora non lo fa. A discapito di circa 14 milioni di cani presenti nella famiglie italiane, l’ignoranza in materia è ancora elevatissima.

Mentre la genetica gioca un ruolo chiave, è importante sottolineare che essa non determina in modo assoluto il comportamento di un cane. Tuttavia, essa impone un livello di responsabilità maggiore nei confronti di chi sceglie di convivere con razze potenzialmente più impegnative.

Educare i proprietari sull’attitudine dei cani che hanno scelto o che vorrebbero, sul comportamento e sulle esigenze specifiche delle loro razze non è solo una forma di rispetto verso l’animale, ma un’azione preventiva contro l’insorgere di comportamenti pericolosi e dannosi per tutti.

Sarebbe auspicabile che enti pubblici e associazioni cinofile offrissero risorse, corsi e supporto continuativo per una formazione adeguata e specializzata, basata sulle caratteristiche genetiche e comportamentali dei diversi gruppi di cani e non come troppo spesso viene fatto ancora oggi allineare tutto ad una generica “educazione di base”.

E’ evidente che questo oggi non basta più.

Le leggi e le regolamentazioni sul cane dovrebbero riflettere la comprensione della società circa la diversità canina e la necessità di una formazione mirata. Ciò include il riconoscimento che alcune razze richiedono un impegno maggiore e, di conseguenza, una preparazione più rigorosa da parte dei proprietari.

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Rocco Voto

Nel 2016 ho fondato Dogsportal.it insieme al Caporedattore Poldo, il mio super segugio, unendo la mia passione per la Cinofilia e il Digitale e cambiando in parte la mia vita. C’è un aspetto importante che accomuna Cinofilia e Digitale. Non si può adottare un metodo unico. Ogni caso deve essere analizzato, osservato, confrontato, studiato per trovare soluzioni mirate e adeguate. Mica semplice quando parliamo di Cani e Persone CONTATTI ? roccovotomail@gmail.com ? marketing@dogsportal.it (per collaborazioni editoriali con Dogsportal.it) ? +39 333 7756747 https://www.linkedin.com/in/roccovoto/

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