Corea del Sud: stop al consumo di carne di cane
Un passo significativo nella cultura e nel rispetto degli animali, riflettendo il cambiamento nelle tradizioni alimentari e la crescente sensibilità etica
L’evoluzione culturale e legale in Corea del Sud che ha portato al divieto di consumo di carne di cane, che entrerà in vigore nel 2027, riflette una crescente consapevolezza e sensibilità etica nei confronti degli animali.
Un tempo considerato un cibo rinvigorente, specialmente nei mesi estivi, e importante fonte di sostentamento in periodi di carestia, il consumo di carne di cane è ora in calo, principalmente a causa del crescente affetto verso i cani come animali domestici, specialmente tra le nuove generazioni.
Questa transizione culturale apre una riflessione importante sulla natura dell’alimentazione e delle abitudini alimentari. In Italia, ad esempio, il consumo di carne di animali come cavalli e conigli, che in alcuni contesti vengono visti come compagni domestici, lavorano con noi e sono impiegati in attività come la pet therapy, è ancora diffuso.
Questo ci fa comprendere come l’alimentazione sia profondamente legata alle tradizioni e agli usi culturali, e come queste possano cambiare in risposta a nuove consapevolezze etiche e sociali.
I cambiamenti in Corea del Sud sono stati guidati anche da preoccupazioni per il benessere animale e da critiche ai metodi di uccisione dei cani.
La legge prevede pene fino a tre anni di carcere o multe per i trasgressori, e include un periodo di transizione di tre anni per aiutare gli allevatori a cambiare attività. Prima dell’approvazione della legge, nel paese esistevano circa 1.100 allevamenti che producevano carne di cane per circa 1.600 ristoranti. La legge prevede anche compensazioni e aiuti per questi imprenditori per supportarli nella transizione.
Su Dogsportal.it seguiamo con attenzione questi cambiamento, in Corea del Sud, fu molto importante una sentenza del 2018 dove un tribunale sudcoreano ha dichiarato illegale l’uccisione dei cani a uso alimentare, in una sentenza che potrebbe essere un passo cruciale per mettere fuori legge la carne canina che è da lungo tempo parte integrante della dieta sudcoreana con circa un milione di cani mangiati annualmente.
Anche in Cina qualcosa si muove, il cambiamento è legato anche da un imponente business collegato alla pet economy. La Cina primeggia nella produzione ed esportazione di accessori per cani e gatti
Cari lettori, qualsiasi sia la vostra dieta alimentare, queste evoluzioni rappresentano un esempio significativo di come le società possano modificare le loro tradizioni in risposta a un maggiore rispetto e sensibilità nei confronti degli animali.
La storia della Corea del Sud ci mostra come le nostre abitudini e le nostre scelte alimentari possano essere riesaminate e adattate, riflettendo un cambiamento nell’etica e nella percezione degli animali nella nostra società. Nulla è definitivo insomma.
Abbiamo sempre mangiato così, non è necessariamente la risposta più corretta.