Educazione cinofila e relazione con il cane

Il cane regolatore: come si comporta e a chi si rivolge

Il cane regolatore

Avete mai sentito parlare di classi di socializzazioni recupero comportamentale di soggetti problematici?

Sono dei gruppi formati da tre o più cani scelti strategicamente dall’educatore e in cui un soggetto carente nella comunicazione intraspecifica viene indirizzato ad assumere un comportamento corretto dagli altri soggetti.

Ma ce n’è in particolare uno che guida tutti gli altri. 

Il cane regolatore
Il cane regolatore

Il cane regolatore o adulto regolatore

È lui il cosiddetto adulto regolatore;

un cane lasciato libero di esprimersi fin da piccolo e che con l’aiuto del suo referente, umano e animale, apprende e mette in pratica comportamenti sociali indirizzati dal suo stesso ragionamento.

Non è, quindi, un cane addestrato a compiere certe manovre o eseguire determinati comportamenti. 

Alla base di tutto c’è sempre la libertà di espressione. 

Il cane regolatore e la libertà di espressione

Seguendo ciò che le esperienze sociali gli hanno insegnato fino a quel momento, l’adulto regolatore è sempre pronto a modificare l’approccio laddove il soggetto interlocutore(uno o più di uno), la situazione o l’ambiente lo richiedano e lo consentano.

Alla base di questo c’è la semplice libertà di espressione:

nessuno lo obbliga o lo convince a intervenire in una determinata situazione, né a relazionarsi in un determinato modo. 

Il cane regolatore è libero di ragionare

L’adulto regolatore o cane regolatore è, infatti, libero di ragionare, analizzare, decidere e agire in modo completamente autonomo, e tutto questo è il risultato della grande esperienza sociale intra e interspecifica maturata, caratteristica che ne fa un soggetto unico e inimitabile.

Comunicazione più efficace e socialità.

Il fatto che sia un conspecifico a comunicare e indirizzare verso comportamenti appropriati e corretti, fa sì che la comunicazione raggiunga un livello più profondo e sia maggiormente efficace, a tal punto che i risultati sono ben visibili già dal primo incontro.

Caratteristiche del cane domestico

Alla base di questo metodo ci sono la socialità e la capacità di concertazione di gruppo, caratteristiche peculiari del cane domestico, ben note alla letteratura etologica dei canidi, ma del tutto ignorate, nelle applicazioni pratiche, dalla cinofilia ufficiale.


La comunicazione tra i cani in gioco è maggiormente efficace proprio perché è un conspecifico a indirizzare verso comportamenti appropriati e corretti. 

A chi è rivolto il cane regolatore?

Che sia un cucciolo, un adulto o un soggetto con problemi comportamentali più o meno gravi, un moderator dog, attraverso una sua interpretazione di specie, sa bene su cosa intervenire perché possa creare una modificazione comportamentale con effetti positivi per il cane e per la famiglia di appartenenza, generando un contesto di tranquillità all’interno del gruppo.

Alcuni semplificano definendo questa figura come cane modulatore, separatore, pacificatore e con altri buffi nomi ma dietro c’è un percorso di quotidianità e sinergia emozionale.

Il cane regolatore nella letteratura

Il regolatore è  una figura incontrata nella letteratura già ai tempi di Lorenz, ma anche Trumler ne parla definendolo “cane guida”, termine con il quale intende il cane pastore che insegna agli altri cani a relazionarsi con le pecore, oppure, volendo far riferimento a un gruppo di cani, il soggetto che dà l’esempio.

Prima del 2016 in letteratura, anche se citata questa figura, non era stata mai approfondita e nessuno aveva mostrato applicazioni pratiche sull’argomento.

Ecco il lavoro presentato al Canine Science Forum nel 2016:
https://www.researchgate.net/publication/305405087_Moderator_dogs_in_modulation_of_canine_behavioral_problems

Di Luca Santamaria – Family Dog’s

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