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Quando il cane si sporca è un cane felice. Impariamo da lui

Di Valeria Laura Graffeo

QUANDO FUFFI SI SPORCA

A chi non è mai capitato di sentire un padrone urlare al proprio cane “non andare lì che ti sporchi” ?! 

Personalmente è una frase che sento urlacchiare spesso sia da padroni che da genitori.

Eppure non capisco quale sia il problema se il cane si sporca

Viviamo in un’epoca in cui nessuno lava più a mano…

esistono le lavatrici e pure le asciugatrici. 

Un vestito sporco si lava, il pelo pure, ma volete mettere la gioia di un cane (che poi lo stesso discorso vale per un bambino)

di potersi rotolare e correre felice in un prato fangoso e pieno di odori? 

Ricordo quando il mio “Re Artù” ha per la prima volta visto una pozza di fango mista acqua piovana e terriccio. 

Eravamo in compagnia di altri cani conosciuti da poco, ma già avvezzi alle gioie dell’inzozzarsi. 

Loro correvano e sguazzavano riducendosi a delle statue di melma (volendo potremmo anche cambiare le due lettere centrali e trasformare la parola.. ) mentre Artù rimaneva in disparte, osservava tutto ed annusava l’aria che spostavano con un muso estremamente schifato e polemico.

La gioia di arrotolarsi nella…

Probabilmente ha pensato di essere capitato in una banda di matti, che lui mai si sarebbe mischiato con quella sporca dozzina (ed a pensarci bene la sua espressione non era tanto lontana da quella del famoso Maggiore John Reisman del film)

La curiosità però lo ha ovviamente portato ad andare a controllare di persona cosa ci fosse di tanto esilarante nel correre e saltare su una pseudo palude. 

Ricordo meravigliosamente la sua espressione schifata di quando ha messo la zampa in quell’acqua zozza e molliccia, di quanto si fosse innervosito ad essere stato schizzato dagli altri cani che gli correvano intorno. 

Siamo stati fermi credo una decina di minuti ad osservare in quanto tempo “la confidenza toglie la riverenza”. 

Un quarto d’ora dopo Re Artù ha perso la corona ed ha cominciato a buttarsi e rotolarsi dentro quella roba. 

Avevo un cane color champagne e me ne sono ritrovata uno color chocolate. 

Indubbiamente non è tornato a casa marrone, ci siamo fermati ad una fontanella e, di peso, l’ho messo sotto l’acqua per togliere il peggio, il resto sarebbe andato via non appena il pelo si sarebbe asciugato. E poi una buona aspirapolvere ed un mocho e via, tutto magicamente torna come prima. 

Ma la gioia ed il sorriso, quelli restano, eccome se restano.

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