Noi, il cane e ancora qualche tabù
Il cane da migliaia di anni, sin dai tempi più remoti è sempre rimasto fedele all’uomo, il suo è stato uno straordinario iter evolutivo che si è nel tempo modificato ed evoluto nei suoi usi e costumi fino ad oggi.
Basta armarsi di voglia e andare a rileggere e ricercare tra gli scritti classici andando a ripercorrere gli esempi di arte neolitica, greco – romana, celtica, etrusca, mediorientale, germanica e mediterranea per comprendere immediatamente l’importanza del cane familiaris nella nostra storia evolutiva.
Un rapporto millenario
Il nostro rapporto è iniziato in tempi remoti
Un grande compagno di caccia, è questo cari lettori, è un elemento imprescindibile per la nostra crescita ed evoluzione, provate ad immaginare la felicità dei nostri antenati, quando hanno compreso come farsi aiutare dal cane per poter sopravvivere: più veloce, più resistente e con un fiuto formidabile…
eppure nonostante ciò, ancora oggi, non si omaggia nel giusto modo il ruolo del cane nella nostra società
Ma non solo caccia, anche la guardia delle greggi e poi alle case, agli edifici, ad interi villaggi, fino ai cani soldato già in epoca romana.
A questo punto, il cane è prima “uno strumento” e poi un compagno fedele di noi esseri umani e infatti…
già dall’antichità, il cane diventa l’unico animale ammesso in casa, fianco a fianco al suo padrone, in alcuni casi anche nelle sale adibite ai commensali per la mensa.
Uomo e cane, un rapporto unico.
Così – riassumendo moltissimo – inizia il nostro grande rapporto, qualcosa di unico se pensate a tutte le specie viventi…
Dove troviamo un rapporto come quello tra il cane e l’uomo?
Eppure oggi nel 2019 nel mondo, il modo in cui viviamo il cane è frammentato e diverso, anche in Italia, ci sono approcci e culture profondamente differenti tra persone che vivono il cane in modi differenti oppure nei confronti di chi il cane non lo ha mai avuto e non ne comprende l’importanza in ogni ambito.
Un salto indietro
Tornando al passato più remoto, nell’arco del tempo il nostro rapporto a ” 6 zampe” si è evoluto sempre di più, iniziamo ad accudirli, nutrirli, educarli, addestrarli e selezionarli per compiti specifici
( pensiamo oggi, alla ricerca, il salvataggio, lo sport…tutto impossibile senza un addestramento, nel rispetto del suo benessere psico fisico)
Insieme anche dopo la morte?
Seppur fin dal passato il rapporto è stato frammentato e vario a seconda delle culture umane, come accade ancora oggi, abbiamo prove storiche e archeologiche di riti ancestrali e funebri, legati al ruolo sacro del cane nell’aldilà con veri e propri rituali funebri e sepolture “gemellari“
uomo – cane.
Noi umani abbiamo addirittura dedicato una costellazione al nostro amico, eppure, nonostante il progresso evidente nel rapporto e nella cura del cane, ancora oggi ci scontriamo contro dei tabù, ad esempio sull’importanza dell’accettazione del lutto anche attraverso il supporto di onoranze funebri per animali, ma anche con scelte politiche che limitano ad esempio la possibilità di essere sepolti insieme al proprio cane, come avvenuto di recente in Lombardia.
La storia dell’umanità è strettamente legata al cane, rispettiamolo e rispettiamoci in modo tale che anche il futuro saprà essere un grande binomio.
Concludiamo questo breve omaggio ai nostri amici cani con una frase ormai famosissima del filosofo tedesco Schopenhauer
Chi non ha mai avuto un cane non può sapere cosa significhi essere amato
…e come abbiamo visto, da migliaia di anni fa ad oggi, siamo in tantissimi a saperlo.