Notizie e curiosità sul caneEducazione cinofila e relazione con il caneFuori dai Denti

I Ferragnez hanno preso un Golden e via alle critiche…adottare, non comprare! Ci diamo una calmata?

La notizia è apparsa su tutti i quotidiani, sull’onda della cosiddetta “indignazione social”, che ormai è un po’ come scrivere “l’opposizione insorge”: frasi fatte vuote e trite.

La notizia (davvero?) è l’acquisto da parte dei Ferragnez di una cucciola di Golden Retriever, di nome Paloma, dopo la morte di Matilda, la Boule di famiglia campata la bellezza di 13 anni, alla faccia dei brachicefali condannati a morte precoce.

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La suddetta “indignazione” verte sulla scelta, da parte della coppia milionaria, di un cucciolo di razza preso in allevamento mentre, a dire degli indignados, “avrebbero dovuto adottare un cane da un canile”.

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Così, l’hanno deciso loro, investiti si presume di una qualche autorità morale.

Quale? Boh.

E da cinofilo che ha sempre avuto cani di razza (Pastori Belga Groenendael, mi piacciono da morire e volevo cani con quelle qualità per farci attività sportive, ma tu guarda) e meticci, e gatti di ogni possibile incerta origine, e che ora vive con un Setter di canile e due trovatelle, e vari…

Mi chiedo: ma non è chi si sta un ciccinin esagerando con ‘sto mantra del “non comprare, adotta”?

Non è che tanto per cambiare ci si ferma agli slogan che diventano rumori di fondo e alla lunga tutto muore lì?

I cani vengono allevati e selezionati da circa 10mila anni come minimo.

I meticci sono il frutto di commistioni genetiche tra i suddetti cani “di razza” che, nel corso dei millenni, hanno dato vita alla più incredibile varietà morfologica tra tutti i mammiferi.

La specie umana ha “creato” il cane grazie all’autodomesticazione del lupo e alla susseguente scelta delle tipologie più funzionali alle nostre esigenze: piaccia o meno, è un dato di fatto.

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E oggi una delle esigenze più sentite nel mondo occidentale, ricco o semplicemente benestante, è un cane “da famiglia”.

Qualunque cosa si intenda esattamente con tale vaga espressione.

E i Ferragnez (che per inciso non mi stanno per niente simpatici) volevano un cane adatto alla convivenza con i loro bimbi: come migliaia di altri italiani del tutto sconosciuti e milioni di persone in mezzo mondo.

E che c’è di sbagliato? Nulla.

Non è che se i ricchi e i vip adottano cani dai canili allora gli italiani, popolo mediamente più incivile e ignorante di altri a livello cinofilo, anche perché non informato da un lato e pochissimo bastonato dalla legge dall’altro, diventano improvvisamente i migliori amici del cane, smettono di sceglierli a cazzo per poi liberarsene perché non sono in grado di gestirli, smettono di fare “cessioni di proprietà”, smettono di chiudere i cani sul balcone e in macchina, smettono di maltrattarli o farli maltrattare da pseudo-addestratori stronzi e ignoranti. No, non cambierebbe un accidente.

Fatevene una ragione.

Non spetta ai Ferragnez di questo mondo cambiare l’approccio malato con il cane di tanti nostri concittadini: spetta a noi tecnici, a noi educatori, istruttori, giornalisti e cinofili.

Con l’esempio e la diffusione di buona informazione.

Come fa Dogsportal.it, per esempio

Una rubrica di Andrea Comini su Dogsportal.it

Andrea Comini

Educatore e istruttore cinofilo fisc da oltre vent'anni, consulente sui problemi comportamentali, si è formato con Carlo Marzoli, Inki Sjosten, David Appleby, Roger Abrantes, Joel Dehasse. Studioso di etologia del cane e del lupo, docente in diversi corsi di formazione per educatori. Giornalista professionista.

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