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Cani e disabilità? Con l’impegno svaniscono i limiti

TUTTI GLI ELEMENTI PER UN VIAGGIO IN COMPAGNIA DI CANI DALLE “ABILITÁ NASCOSTE”

La storia di Denise e Roberta tra terra e acqua.

Cani e disabilità?

di Sara Cavarero González

Dopo avervi raccontato di Heidy il cane cieco che si gode la vita con l’agility

Eccomi qui!

Oggi voglio presentarvi alcuni amici davvero speciali: amici a due zampe, che si occupano soprattutto di noi cani dalle “abilità nascoste”, e amici a quattro zampe che fanno davvero tantissime e utili esperienze.

Iniziamo con le presentazioni e partiamo con un po’ di poesia perché… ci sono amori che nascono e portano ad altri amori.

Amori che partono da una professione e poi ti cambiano la vita spostando il centro del tuo lavoro ma anche dei tuoi valori.

Ed è proprio quello che è successo alle due amiche Denise Santesso e Roberta Colombo

entrambe educatrici cinofile specializzate nella gestione di cani con disabilità sensoriali.

Sono partite con un primo amore: per Roberta è stato Giacomino, un incrocio di pastore australiano; poi Belle (sorda), Olaf (sordo e ipovedente) e oggi Avalon (parzialmente sorda e con un deficit visivo).

Una cagnolina (considerate le dimensioni è un eufemismo) con cui Roberta sta mettendo in campo fin da subito tutte le sue competenze per aiutarla a sviluppare al massimo le proprie potenzialità. 

Per Denise, il primo amore è Teo (cieco e parzialmente sordo da un orecchio) di cui dice

“mi ha cambiato davvero la vita: lui è la mia anima, un mio prolungamento, mi guida ogni giorno verso me stessa”

Teo che oggi vive insieme a Blue (American Bulldog sorda dalla nascita) e a Prima (mix pastore rimasta sorda, cieca e con difficoltà motorie a causa di un trauma cranico).

Cani e disabilità

Ovviamente le mie amiche non lavorano solo con i loro cagnotti, ma anche con tutti quelli che vengono portati al campo dove, tra acqua e terra, creano un percorso davvero completo!

Sicuramente avere a che fare con questo tipo di cani porta necessariamente a prestare molta attenzione alla comunicazione, che diventa sottile, intima e che permette in seguito di portare queste competenze anche nel lavoro con i cani normodotati.

Di certo,  in alcuni casi, come in quello di Prima, le problematiche sono piuttosto rilevanti, ma Denise da anni, oltre al lavoro in campo, porta avanti un progetto in acqua (Progetto H2ODog Emozioni Acquatiche) grazie al quale non ottiene soltanto dei benefici a livello fisico ma anche e soprattutto a livello emozionale, perché il binomio cane-umano si rafforza, in acqua, permettendo alla relazione di crescere.

E questo lo sta vivendo sulla propria pelle anche Roberta, che con Avalon lavora sia in acqua sia in terra per poter dare alla sua Avalon (e non solo a lei) delle competenze ad ampio raggio.

Ecco perché ha dato vita al suo progetto “Anima bianca. Canispecialmenteabili”.

Si tratta di cani a cui è possibile insegnare di tutto, ma ciò che più conta è dargli gli strumenti necessari per poter affrontare qualsiasi tipo di difficoltà.

E così Teo, Avalon, Blue, Prima e altri prima di loro entrano in acqua tra le braccia delle loro umane, di cui si fidano e imparano a fidarsi.

E giocano, sia a terra che in acqua, e imparano rafforzando quelli che diventano necessariamente dei canali privilegiati (il tatto e la voce nel caso di Teo, il tocco in alcuni punti sensibili nel caso di Prima, i gesti e il tocco nel caso di Blue).

Cani e disabilità

Ma ciò che conta più di ogni cosa è stimolare la loro autostima, creare una fiducia reciproca, superare gli ostacoli emotivi, e stimolare l’autostima.

Una delle tecniche per poter aumentare l’autostima è proprio l’utilizzo del canale acquatico dove, lavorando sul ragionamento e sul rapporto del binomio l’autostima del cane aumenta, così come la sua fiducia.

Il cane percepisce l’emozione positiva del proprietario nel momento in cui fanno insieme qualcosa in un elemento che per lui non è quello naturale. Si tratta di qualcosa di sottile e intimo che contribuisce al superamento dei limiti, in qualsiasi cane, figuriamoci quindi nei cani “specialmente abili”.

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