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Viaggiare in aereo con Cani d’Assistenza: norme, sfide e raccomandazioni

I Cani da Assistenza in aereo: evoluzione delle regole e nuove sfide per il settore

Articolo redatto da Susanna Coletto per Dogsportal.it nella rubrica “Cani e Società

Fino al 2021, era comune per molte compagnie aeree permettere ai cani da supporto emotivo (ESA) di volare in cabina con i loro proprietari, indipendentemente dalle loro dimensioni e senza costi aggiuntivi. Tuttavia, dall’inizio del 2021, c’è stato un cambiamento notevole: solo i cani da assistenza certificati potevano avere accesso alla cabina. Questa decisione, che è stata attuata senza fornire spiegazioni ufficiali, si suppone fosse per limitare potenziali disagi legati al comportamento dei cani, oppure a reazioni avverse di altri passeggeri a causa di fobie o allergie.

E, non meno importante, non possiamo escludere che l’etichetta “ESA” sia stata abusata da alcuni per evitare di pagare un biglietto extra per il loro animale.

Volare con il cane da assistenza. Quali sono le regole?

Nel 2021, diverse compagnie aeree richiedevano una certificazione ADI per permettere ai cani da assistenza di viaggiare in cabina. Sorprendentemente, alcuni di questi vettori non permettevano ai cani da assistenza psichiatrica di viaggiare con loro. Tuttavia, era ancora possibile per i passeggeri viaggiare negli Stati Uniti con un cane da assistenza non certificato da ADI, purché fossero in grado di fornire una specifica documentazione, tra cui una dichiarazione medica attestante la necessità dell’animale per la salute del viaggiatore.

Il 2022 ha introdotto ulteriori complicazioni. Per i viaggi al di fuori degli Stati Uniti, l’ambiguità e la mancanza di chiarezza nella legislazione sia italiana che europea hanno reso la situazione confusa. Di fatto, ciò ha reso essenziale per i passeggeri consultare direttamente le compagnie aeree per ottenere informazioni chiare e precise.

È innegabile che molte persone abbiano veramente bisogno di viaggiare con il loro cane da assistenza. Queste nuove normative, infatti, hanno causato non poco sconforto, aggravando lo stato d’animo di molte persone e, in alcuni casi, portando alla disperazione.

Col passare del tempo, fortunatamente, alcune compagnie aeree hanno rivisto le loro politiche, permettendo ai cani da assistenza psichiatrica di viaggiare su rotte europee.

È fondamentale che questi cani soddisfino determinate caratteristiche. Devono comportarsi adeguatamente sia dentro che fuori dall’aeroporto e durante il volo, non causare disturbi e svolgere compiti specifici che sono benefici per la salute del loro proprietario.

Concludendo, speriamo vivamente che in futuro tutti i cani da assistenza, non solo i cani guida per i non vedenti, ricevano il riconoscimento che meritano in Italia ed Europa. Nel frattempo, vi invitiamo a godervi le emozionanti immagini di Jennifer e Kyra, al loro primo viaggio in cabina.

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