Cani in acqua: sport cinofili acquaticiEducazione cinofila e relazione con il cane

Il cane e l’acqua: il primo approccio è fondamentale!

IL PRIMO APPROCCIO ALL’ACQUA

Manuel Carandente Sicco

Non facciamoci  cogliere impreparati per godere delle belle stagioni insieme al nostro cane!

In queste mie prime righe vorrei rivolgermi a chi di voi si imbatterà per la prima volta in un elemento naturale, alquanto affascinante e stimolante ma spesso sconosciuto al nostro compagno di vita…l’acqua.

Partiamo con lo smontare il mito “tutti i cani sanno nuotare”, loro come noi si affidano all’istinto di sopravvivenza se lanciati in acqua, nuotano o quasi per tornare a riva salvi, questo però porterà dei grossi traumi al cane.

Quindi dovremo far conoscere questo elemento nella maniera più corretta e graduale possibile.

Tutti i cani possono nuotare?

Direi di si ma alcuni avranno bisogno di ausili al galleggiamento, questo perché alcune razze non sono strutturate per nuotare…

il loro fisico non gli permetterà di rimanere a galla, ma questo non significa che non gli piaccia stare in acqua!

Non pretendo ora di dare una soluzione a tutti i problemi “acquatici” ma spero il più possibile di potervi fornire qualche consiglio che possa aiutare a farvi godere queste vacanze con il vostro fidato compagno,

l’ideale sarebbe essere sempre seguiti da un educatore qualificato per approcciarsi a nuove attività.

Per molti cani di città spesso l’acqua è un problema, infatti viene spesso associata a bagni in toelettatura o a fastidiose armature anti pioggia, quindi non hanno avuto modo di conoscere le sensazioni ed il piacere di nuotare liberi, magari insieme al proprio compagno umano.

Prima di arrivare a questo, dovremo superare qualche scoglio, infatti una buona parte dei cani si blocca sulla battigia ed un altra quando l’acqua gli tocca la pancia.

Per il primo scoglio, vorrei provare a farvi riflettere sul mondo come viene visto dai nostri compagni…

Mettetevi a carponi alla stessa altezza del vostro amico e guardate la battigia, quelli che a noi sembravano piccoli movimenti dell’acqua diventano onde altissime che appaiono e scompaiono…

quindi che fare?

Semplice direi, camminiamo e giochiamo con lui sulla riva, vicino all’acqua, senza cercare di costringere a tutti i costi il nostro compagno ad entrare.

Sarà lui che ci dirà con calma e con i suoi tempi quando si sentirà in grado di accettare questa nuova sfida, ogni volta che si avvicinerà all’acqua e la toccherà con le zampe ricordatevi di fargli i complimenti e se usate o avete bocconcini premiatelo.

Inizierà a vedere questo elemento in maniera positiva, arrivando al punto di immergere le zampe fin dove tocca a questo punto si và verso l’ignoto…cosa succederà andando avanti…cosa dovrò fare…

Dovremo superare il secondo scoglio.

Iniziamo entrando in acqua, camminiamo parallelamente alla riva stimolando il nostro amico a starci vicino, se il cane è un pò restio usiamo giochi o premietti.

Se il nostro amico ci seguirà lentamente continuando a camminare ci allontaneremo dalla riva fino a quando il cane sarà costretto per starci vicino a nuotare, ma nello stesso tempo avrà a disposizione il fondale a pochi centimetri quindi riuscirà a toccare con il posteriore.

Per portarlo al corretto assetto di nuoto poggiate una mano sotto la pancia del cane in modo da alzargli il posteriore

vedrete che piano piano si abituerà a questo nuovo assetto e nuoterà felice e contento.

Nel caso in cui il cane rimanga bloccato e non vi segua non preoccupatevi.

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Con calma e tranquillità avvolgete il cane in un abbraccio, fermandogli le zampe…un pò come i pastori facevano con le caprette, un braccio avvolge sotto le cosce posteriori, l’altro sotto il petto in modo che non abbia la possibilità di muovere le zampe.

Entrate in acqua, sempre vicino alla riva immergetevi tenendo il cane in braccio, l’acqua vi darà una mano a sostenere il peso, fate rilassare il vostro amico grattandolo e parlandogli con voce rilassante.

Direzionate il cane verso la riva e dolcemente lasciatelo andate

chiaramente seguitelo non lasciatelo da solo, anche in questo caso provate a tenere una mano sotto la pancia per dargli un piccolo aiuto.

Uscite dall’acqua e complimentatevi con il vostro compagno per l’impresa appena compiuta.

Anche in questo caso i giochi sono strumenti che potrebbero aiutarvi nell’impresa!

Per queste prime esperienze, avvicinamenti o comunque per chi avrà a che fare con l’acqua mi permetto di dare qualche ulteriore indicazione per il pre e post attività, entrerò prossimamente in merito ad alcuni argomenti che al momento accennerò solamente.

Per il pre attività

vi consiglio di lasciare il cane a digiuno, al massimo un paio di biscotti per cani, in acqua ci si può agitare quindi alcuni cani potrebbero rischiare una torsione, altri invece se bevono l’acqua rischiano di vomitare. Per tutti una volta finito il bagno portate il vostro cane a fare una passeggiata per i bisogni lontano dall’acqua (l’educazione non guasta) inoltre spesso nell’arco di un paio di minuti una volta usciti i cani faranno i bisogni, per chi andrà al mare non si preoccupi se dopo il bagno il cane farà deiezioni meno compatte è un effetto collaterale dell’acqua salata.

Per il post attività

consiglio a tutti di sciacquare bene il cane per togliere residui di sabbia, sale, terra dal pelo ed asciugarlo accuratamente per evitare problematiche di irritazioni, dermatiti ed infiammazioni.

Cosa mi serve per andare in acqua con il cane?

Una pettorina o un imbrago galleggiante, entrambi ci danno la possibilità di gestire il cane più facilmente in acqua, l’imbrago da più sicurezza al nostro amico ed evita di metterlo in situazioni pericolose.

Ciotola ed acqua fresca, con il sole e le temperature estive dobbiamo sempre avere a disposizione acqua fresca

Telo per fare sdraiare il cane e Panno per asciugarlo

Ombra (ok questa non si porta dietro) ma se andate in posti in cui non ci sono ripari o zone d’ombra per fare riposare il vostro amico consiglio un ombrellone od una di quelle mini tende portatili da spiaggia per creare una piccola zona di riparo

kit di primo soccorso ad oggi tutti ne abbiamo uno in macchina ma ricordatevi di averlo sempre a portata di mano!

Numero Veterinario più vicino, anche se oggi ci sono mille applicazioni che ci permettono di trovare un numero in base alla nostra posizione,meglio sempre essere prevenuti

Chiaramente non elenco guinzaglio, sacchetti igienici e museruola perché la legge ci impone di averli sempre dietro.

L’acqua ha mille effetti positivi sul nostro amico (ma anche su di noi) di questo però vi parlerò la prossima volta.

Torniamo a noi, riusciti nell’impresa si aprirà un mondo nuovo e sconfinato di divertimento per noi ed il nostro amico, di seguito vi elenco alcune delle attività sportive e divertenti che si potranno effettuare :

Gare di tuffi, nuoto con il cane, giochi di riporti, percorsi ad ostacoli, attività di salvataggio nautico sportivo o operativo ed infine rilassanti escursioni acquatiche sui SUP (tavole gonfiabili) o canoe.

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Manuel Carandente Sicco

Nel 2004 inizio il mio percorso con Cecio Labrador per diventare bagnino a quattro zampe, da quel momento la mia passione per il mondo cinofilo ed acquatico esplode, mi porta a venire riconosciuto come istruttore di salvataggio nautico cinofilo, Enci, CSEN e UISP. Questa passione viene trasferita, dall'operatività, alla vita di tutti i giorni, per far scoprire ai binomi i mille benefici che l'elemento acqua può portare ai nostri compagni di vita e le attività sportive che possono essere praticate. Ad oggi collaboro e sono presidente della Dog's Sporting Academy asd la prima piscina cinofila di Brescia.

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