Notizie e curiosità sul cane

American Staffordshire ucciso a colpi di fucile, legittima difesa? O ennesima grave omessa custodia?

Da quanto riportato da il Resto del Carlino, sabato mattina l’uomo ferito dal cane, era impegnato a fare le conserve nel cortile di casa a Villa Fontana, frazione di Medicina, quando ha sentito le galline starnazzare: i due Amstaff sarebbero entrati nella sua proprietà dal cancello rimasto aperto e avrebbero ucciso due pennuti.

Ennesimo caso di omessa custodia di animale.

Bisogna partire da questo, senza giustificare in nessun modo una difesa che potrebbe rivelarsi esagerata da parte del figlio dell’uomo ferito da uno dei due cani.

Il fatto è che se i cani fossero stati in sicurezza e custoditi oggi sarebbero entrambi vivi. Invece purtroppo uno dei due è morto.

Di omessa custodia di animale, dunque si muore.

Si tratterebbe però di una azione ” brutale e ingiustificata” secondo i legali intervenuti in difesa della proprietaria dei due cani, non Pit Bull come dichiarato da molte testate giornalistiche ma giovani American Staffordshire.

Vicende simili sono già accadute e spesso a rimetterci sono questi cani come Tyson anche lui morto sparato per ” legittima difesa” o come l’Amstaff freddato da un poliziotto lo scorso dicembre.

Il confine tra difesa, omessa custodia e maltrattamento di razza e spesso labile.

Ecco una parte importante riportata da poche ore sul Il Resto del Carlino

[…] legali puntualizzano: “La femmina, pesava solo 25 chilogrammi e il colpo al collo, esploso dal fucile caricato con munizioni per grossi ungulati, è stato letale e sparato frontalmente per uccidere, certamente non per dissuadere o per fermare alcuna aggressione. I cani – sostengono inoltre – sono stati oggetto di una brutale ed ingiustificata aggressione armata, eccedente senz’altro la necessità di tutela, avendo la proprietaria di fatto avuto modo di raccogliere materiale documentale, che verrà posto in mano agli inquirenti, dal quale risulta che il presunto aggredito sia stato immediatamente dimesso dal pronto soccorso, con lesioni non compatibili con la supposta aggressione denunciata e con la gravità descritta della stessa, evidenziando, di fatto, solo lievi ferite medicate con semplici cerotti e garze, verosimilmente occorse al signore quando ha tentato di togliere la gallina dalla bocca di uno dei due cani, inserendo in maniera imprudente le mani nel mezzo della baruffa ed avvicinandosi col viso agli animali, spaventandoli, provocando così una loro reazione istintiva ed involontaria, detta rediretta, rimanendo anche graffiato. Si esclude fermamente che alcuno dei due cani lo abbia morso al viso come riferito ai giornali, altrimenti, l’uomo sarebbe stato gravemente sfigurato e non di certo curato con un semplice piccolo cerotto sulla guancia. È bene infine ricordare che l’uccisione di animali è un reato procedibile d’ufficio, previsto dall’art. 544 bis del codice penale […]

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