“Come mamma di cane, merito gli stessi diritti delle mamme di bambini”. Per noi è un messaggio sbagliato.

E’ diventata virale su praticamente tutti i giornali italiani e non solo, la frase e la testimonianza di una giornalista australiana che da un anno vive con Frank.

Frank è un piccolo simil pinscher

Racconta che il lavoro la costringe a lasciarlo da solo per alcune ore al giorno e questo fa crescere in lei molti sensi di colpa. Naturalmente deve occuparsi delle sue necessità, i suoi bisogni. Molti dei quali forse sono anche e decisamente controversi, non adeguati ad un cane.

Ha pubblicamente chiesto che tutte le “mamme” dei cani possano godere delle attenzioni e delle misure esistenti per le mamme, quelle senza virgolette.

Frank Sinatra è il suo “bambino”

Lo scrive in un articolo sul news.com.au.

“Sono la mamma di un cane e voglio la stessa flessibilità e la stessa comprensione delle mamme di bambini  e aggiunge dovremmo chiedere misure di sostegno come le madri che possono andarsene prima dal lavoro, aggiustarsi i turni o lavorare più spesso da casa” e reclama l’esistenza di maggiori luoghi dog friendly.

Il suo articolo conclude in questo modo

“Lo so che gli animali non sono bambini e che io stessa non sono una mamma ma amo il mio cane più di quanto avessi mai immaginato“.

Dal suo punto di vista io sono “papà” di due splendidi cani, uno il caporedattore Poldo e l’altra una meravigliosa Setter che da quasi un anno convive con un gravissimo tumore, con tutte le ansie, le preoccupazioni e i problemi anche economici se vogliamo che incorrono in questi casi…

Posso capire la bontà del messaggio dunque…

Tuttavia credo fortemente che sia un discorso molto complesso e che ogni volta che un articolo ne valorizza o pensa di farlo accomunando figli e cani, si fanno enormi passi indietro. A causa di superficialità anche nella divulgazione di qualsiasi dichiarazione che possa portare qualche click emozionale in più…

I diritti di chi vive con un animale devono evolvere certo, ma senza paragoni che rischiano di avere poco senso e diventare divisivi e che anzi danneggiano gli animali stessi.

E’ un argomento serio che va trattato seriamente.

Maggiori diritti e benefici per chi vive con un cane ( o con un gatto) sono necessari ma senza dimenticare le cose davvero importanti, senza fare diventare i cani dei “bambini surrogati” e senza mai dimenticare le loro esigenze etologiche.

Maggiori diritti? Certo.

Lo vogliamo tutti, ma anche maggiore consapevolezza e meno superficialità nella divulgazione di questi temi.