La favola di “AL LUPO AL LUPO” (contemporary version).
Un quotidiano (cartaceo o on-line) , decise un giorno di fare un “titolone” sul pericolo Lupo.
Si narrava di due lupi che avevano “sbranato” una pecora. La storia reggeva poco, c’era pure un video dell’accaduto, dove i due “lupi” assomigliavano molto a dei cani ma, l’occasione era ghiotta e chi non risica non rosica.
Fu cosí che:
– non si può piú andare nei boschi – fu il commento del primo lettore
– ce ne sono troppi – ribadì il secondo
– se li mettano in giardino gli ambientalisti – sentenziò il terzo e cosí via.
Qualche politico, poi, si affrettò a fare dichiarazioni altisonanti e a chiamare in causa il Ministro.
– È questione di SICUREZZA!!! – fu il coro che si alzò forte.
Non ci volle molto però per capire che non era poi cosí vera la storia, anzi i Lupi non c’entravano proprio niente ma, intanto i click e i commenti c’erano stati per la gioia dell’editore…
Qualche giorno dopo, un’altra chiacchera arrivò alle orecchie di un redattore, che subito ne informò il Direttore e i colleghi.
– Si racconta che abbiano avvistato un branco di Lupi che voleva aggredire un gruppo di giovani, sono dovuti intervenire addirittura con un elicottero per salvarle – . Questa è la voce che era stata raccolta.
– Ma siamo sicuri? – chiese un giovane giornalista
– Di solito i Lupi sono piú guardinghi, non si lanciano in imprese cosí azzardate. Poi sarebbe piú di 100 anni che in Italia non vi è un aggressione da parte di un Lupo verso un Uomo –
Continuò lo stesso.
– Non sarebbe meglio verificare, che so? Magari almeno usare un paio di condizionali? – provò ad azzardare.
Il Direttore però, con un grande sorriso esclamò:
– LUPI FUORI CONTROLLO!!! Voglio questo titolo e subito in stampa!!! Questa volta diventiamo virali!!! –
I commenti dei lettori non si fecero attendere, cosí come i comunicati delle associazioni e dei segretari di partito.
– ORA È TROPPO! Aspettiamo il morto per intervenire? – questo fu il commento piú comune.
Nei bar, intanto, tra un bicchiere e l’altro, la notizia si ingrandiva (l’alcool spesso offre visioni amplificate della realtà). Alcuni, al dire il vero un po’ alticci, giuravano di aver sentito ululare dentro il giardino di una scuola, altri di aver sentito di uccisioni di massa altri ancora raccontavano di un cugino che morso da un lupo era diventato un licantropo.
Nuovamente però, tutto risultú quantomeno esagerato. I lupi avvistati altro non erano che camosci. Ma si sa a forza di gridare:
– AL LUPO! AL LUPO! –
La gente inizia a vederli anche dove non ci sono…
Larga la strada, stretta la via,
bastano due titoli e la paura si trasforma in fobia.
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale