Notizie e curiosità sul cane

Il boom della pet economy e l’ombra di una comprensione superficiale dei bisogni reali dei nostri cani

Riflessioni sul contrasto tra pet economy fiorente e reale comprensione dei bisogni dei cani.

La prima edizione dell’Italian Pet Summit, si è svolta a Milano con  la partecipazione di importanti nomi e organizzato magistralmente da il Sole 24 Ore.

Un focus dal punto di vista mainstream sulla realtà economica e socio-sanitaria “one health” che lega indissolubilmente il benessere degli animali domestici a quello dei loro proprietari. 

L’evento si è concentrato anche  sull’innovazione e la sostenibilità nel pet food e nel pet care,  ( sostenibilità sul quale faremo un approfondimento per quanto riguarda la scelta delle proteine) ha messo in luce la crescente importanza di un mercato in espansione, nonostante il contesto economico globale segnato da incertezze, sfide e guerre.

Il summit ha evidenziato un dato ormai incontrovertibile: la pet economy non solo è resiliente ma prospera, segnando un incasso di 3 miliardi di euro nei primi dieci mesi dello scorso anno. 

Questo trend positivo, in controtendenza rispetto ad altri settori economici, sottolinea l’importanza crescente che gli animali domestici rivestono nella vita degli italiani, nonostante le contraddizioni e le sfide che questo amore incondizionato può comportare.

Tra i temi discussi, particolare attenzione è stata rivolta alla relazione tra proprietari e animali domestici, con oltre il 60% degli intervistati che afferma di vivere meglio grazie alla presenza del proprio animale domestico. 

Un dato che riflette non solo l’affetto che lega noi italiani ai nostri compagni a quattro zampe ma anche l’importanza degli aspetti etologici nel comprendere e migliorare questa relazione.

Aspetto non sempre davvero a fuoco in questa grande economia – dal nostro punto di vista. 

L’evento ha anche messo in luce alcune criticità significative. 

La mancanza di un partner cinofilo ufficialmente riconosciuto tra gli organizzatori sottolinea una difficoltà nel trovare interlocutori qualificati al di fuori del mondo veterinario e del volontariato, evidenziando un gap che necessita di essere colmato per una più ampia comprensione e valorizzazione del rapporto uomo-animale anche con gli operatori cinofili qualificati.

Chi scegliere come interlocutore ad oggi però non è dato sapere e forse questo il motivo di questa assenza ad un evento di questo genere?

Le questioni davvero importanti per chi vive con cani e gatti in Italia

Il mantenimento dell’IVA su cure e alimentazione al 22% evidenzia come gli animali domestici siano ancora considerati un “lusso” dal punto di vista fiscale, una situazione in netto contrasto con altri paesi europei dove la tassazione è notevolmente inferiore. 

Questo aspetto, unito alla stasi legislativa sul fronte dei maltrattamenti, pone seri interrogativi su quanto effettivamente gli attori principali di questa pet economy e , le istituzioni siano pronte a riconoscere e supportare il ruolo degli animali domestici nella vita delle persone.

Riconoscendo davvero l’unicità dei nostri familiari animali, che vanno a generare delle vere e proprie famiglie multispecie? Cosa riusciamo a dare in cambio a questi meravigliosi animali? – si domanda in una veloce chiacchierata con la redazione, Sara Turetta, amica della redazione e fonte di grande ispirazione per tutti noi.

L’Italian Pet Summit  ha quindi rappresentato un interessante momento di confronto e riflessione, ma ha anche evidenziato come molto rimanga da fare per garantire che il benessere degli animali domestici e dei loro proprietari sia al centro di un approccio davvero più inclusivo e rispettoso. 

Resta l’augurio che eventi futuri possano continuare a costruire su queste basi, ma promuovendo un cambiamento significativo a favore di una società che riconosce il valore inestimabile del legame uomo-animale con un approccio meno antropocentrico e incentrato sull’human friendly mascherato da pet friendly, ma questa è una riflessione estranea all’evento in sè che noi, qui su Dogsportal.it proponiamo spesso.

I numeri pazzeschi di questa economia: 3 miliardi di euro nei soli primi dieci mesi dello scorso anno.

L’Italian Pet Summit 2024 ( che si candida ad essere un evento ricorrente e importante e per questo motivo consigliamo fortemente di proteggere il nome del dominio ancora stranamente libero, consiglio spassionato)  ha svelato una realtà in cui l’economia legata agli animali domestici, cani in particolare, naviga in acque prosperose, con un incasso di 3 miliardi di euro nei soli primi dieci mesi dello scorso anno.

Questo dato, emergente in un periodo di crisi economica e instabilità politica globale, pone l’Italia tra i protagonisti nel settore pet care e pet food, dimostrando un amore incondizionato per questi compagni a quattro zamp​​​​​​e.

Tuttavia, questa prosperità economica getta una luce cruda su una realtà parallela: la mancanza – ma è una nostra sensazione – di una profonda comprensione e interpretazione dei veri bisogni dei nostri cani. 

Nonostante gli enormi flussi finanziari, la riflessione etologica e la sensibilità verso le esigenze reali di questi esseri viventi sembrano rimanere in ombra. 

La cura e l’alimentazione di qualità, pur essendo prioritari, non esauriscono il ventaglio delle necessità di cani che richiedono attenzione, comprensione e rispetto per la loro natura e individualità.

Questo divario evidenzia una dicotomia allarmante: da un lato, una pet economy in piena espansione, dall’altro, una carenza di azioni concrete volte al miglioramento qualitativo della vita dei nostri cani, oltre il mero aspetto economico.

Vivere più a lungo e importante certo, ma come viviamo molto di più, vale anche per i nostri animali e di questo abbiamo parlato recentemente con una interessante intervista a Roberto Marchesini che è interessante leggere. 

Questo insieme di criticità  sottolinea questo distacco, rivelando una visione ancora troppo antropocentrica, che vede gli animali domestici più come beni di lusso ed elementi di crescita economica per piani di business, startup, nuove app…piuttosto che come esseri senzienti con esigenze specie-specifich​e.

Concetti che però non sono stati del tutto tralasciati e che in parte hanno trovato spazio tra gli interventi degli ospiti legati al mondo veterinario e nell’intervento di Sara Turetta. 

Concludendo, mentre l’economia pet si conferma un settore immune da crisi, rimane imprescindibile interrogarsi sulla reale qualità della vita che stiamo offrendo ai nostri fedeli compagni. 

La vera sfida sarà allineare il successo economico a una maggiore consapevolezza e rispetto dei bisogni etologici dei cani, promuovendo una convivenza che tenga conto del loro benessere a 360 gradi.

Rocco Voto

Nel 2016 ho fondato Dogsportal.it insieme al Caporedattore Poldo, il mio super segugio, unendo la mia passione per la Cinofilia e il Digitale e cambiando in parte la mia vita. C’è un aspetto importante che accomuna Cinofilia e Digitale. Non si può adottare un metodo unico. Ogni caso deve essere analizzato, osservato, confrontato, studiato per trovare soluzioni mirate e adeguate. Mica semplice quando parliamo di Cani e Persone CONTATTI ? roccovotomail@gmail.com ? marketing@dogsportal.it (per collaborazioni editoriali con Dogsportal.it) ? +39 333 7756747 https://www.linkedin.com/in/roccovoto/

Rocco Voto ha 145 articoli e più. Guarda tutti gli articoli di Rocco Voto