I cani lo sanno: il libro di Andrea Scanzi dedicato alle sue Labrador
È tutta questione di sguardi. È sempre stato così. Il nostro – quello degli umani – è proiettato in avanti, spesso miope, quasi sempre selettivo. Il loro – quello dei cani – è ancorato al suolo, grandangolare, spalancato su un mondo dove niente è mai di troppo.
“I cani lo sanno” di Andrea Scanzi: Una Lezione di Umanità
La letteratura, spesso, ci porta a scoprire mondi nuovi o a rivedere quelli conosciuti sotto una luce differente. “I cani lo sanno”, di Andrea Scanzi, fa proprio questo, permettendoci di riscoprire la nostra umanità attraverso gli occhi fedeli e sinceri dei nostri amici a quattro zampe.
Il linguaggio degli sguardi
È affascinante come Scanzi inizia il suo libro ponendo l’accento sugli sguardi, sia quelli degli umani che quelli dei cani. Mentre gli umani guardano in avanti, spesso limitati dalla propria miopia e selettività, il cane osserva il mondo con uno sguardo grandangolare, senza preclusioni. Questo sguardo, ancorato al suolo, ci ricorda una lezione fondamentale: la semplicità e l’umiltà nell’apprezzare la vita. E, come sottolinea Scanzi, è proprio questo punto di vista, “umile, mai servile, stoicamente onnipresente”, che ci rende veramente umani.
Tavira e Zara: Due protagoniste indimenticabili
Centrale nella narrazione è la relazione tra Scanzi e le sue due Labrador, Tavira e Zara. Attraverso le avventure di questi due cani, veniamo introdotti in un mondo di emozioni, risate e commozione. Sono, però, le piccole peculiarità, le abitudini quotidiane, che ci offrono uno sguardo autentico sulla natura dei cani e, indirettamente, sulla nostra.
Una riflessione sulla comunità umana
Il libro non si limita a raccontare storie di cani. Le categorizzazioni e tipologizzazioni citate – come il “cane bonsai”, il “cane Springsteen” e il “cane camionista” – ci offrono una lente attraverso la quale possiamo rivedere la nostra società. E, in un gioco di riflessi, riusciamo a vedere in Tavira e Zara, e in tutti i cani, un riflesso della comunità umana. Questa riflessione ci mostra come siamo a volte fragili, a volte potenti, e spesso sconsiderati. Ma, nonostante tutto, siamo sempre alla ricerca della felicità, di quella vera e autentica: la felicità di essere “felici come animali”.
In conclusione, “I cani lo sanno” di Andrea Scanzi è una lettura essenziale per chiunque voglia riscoprire il proprio rapporto con gli animali e, attraverso di loro, con la propria umanità. Attraverso risate, commozione e riflessione, Scanzi ci offre un viaggio indimenticabile nel cuore dell’essere umano.