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Lo sport dei levrieri: le corse e il coursing

Piccolo levriero italiano in “sala bilance”

Il coursing e il racing (caccia simulata e corse), per i levrieri, oggigiorno, sono anche prove di lavoro ufficiali della Federazione Cinologica Internazionale (FCI), oppure Corse o Coursing  Nazionali quando organizzate da Enti come nel caso italiano dall’Enci.

Articolo di Gianni A. Linari

Lo sport dei levrieri: le corse e il coursing

Queste prove sono regolamentate per i cani del Gruppo 10, i Levrieri, vi possono partecipare anche alcune razze comprese nel Gruppo 5 facenti parte dei  Primitivi e Primitivi da Caccia..

Questi ultimi partecipano senza competere per il rilascio del Cacil. (Certificat d’Aptitude au Championnat International des Courses de Lévriers).

Al termine di questa introduzione troverete un articolo in formato “Pdf”, dedicato più specificatamente ad un’ipotesi normativa riguardante le categorie per i Piccoli Levrieri Italiani e i Whippet.

Pertanto questa premessa serve anche a spiegare, ai non “addetti ai lavori”, che vorranno leggerla fino in fondo, di quali tipo di prove (corse e coursing)  stiamo parlando.

Quale è la loro storia, di come e dove si svolgono e perché sono dedicate alle razze levriere.

L’origine geografica dei levrieri

L’area geografica dove si sarebbero evolute le più antiche razze di levrieri è quella “a cavallo” dell’antica Mesopotamia, una terra che ipoteticamente forma un arco a congiungere il Golfo Persico col Mediterraneo e il Mar Rosso, di queste regioni sono originari i Saluki,  gli Afgani, e gli Sloughi.

Diffusione dei levrieri nell’area mediterranea

Da qui attraverso i millenni, l’uomo con i suoi traffici, con le le conquiste militari, li ha diffusi nel bacino del Mediterraneo e poi nelle regioni del centro, nord, ed est dell’attuale area europea.

Questi cani si sono adattati di volta in volta a nuovi territori cacciando nuove e differenti prede.

Si sono incrociati con altri cani dando vita a soggetti sempre più specializzati, adattandosi a cacciare prede stanziali in quei territori: gazzelle, cervi, lepri, conigli e persino il lupo etc.

I levrieri, durante i millenni,  sono divenuti tra i preferiti ausiliari dell’uomo nella caccia.

Mole diversa, dall’Irish Wolfhound giù fino al Piccolo Levriero Italiano, mantelli di diversa natura, morfologia adattata a stili di caccia specifici.

I levrieri e la caccia a vista

Sia che arrivassero a contatto con la preda, dopo molti chilometri di una estenuante marcia di inseguimento, sia salendo pendii rocciosi con marce faticose, o più comodamente giungessero in zona di caccia sul dorso del cavallo con il loro padrone, tutti, avevano ed hanno una caratteristica comune, l’inseguimento compiuto con destrezza e ardore, alla più alta velocità possibile, per poter catturare ed abbattere la preda,  comunemente chiamata caccia a vista.

A parlarci di loro e del loro “lavoro”, la caccia, nei millenni sono i vari manufatti artistici, disegni rupestri, opere scultoree  con figure a tutto tondo e bassorilievi, vasi decorati provenienti da più civiltà, testi dell’epoca romana, medievale, rinascimentale e poi pitture di ogni periodo e stile fino ad arrivare ai nostri giorni.

Ogni volta che osserviamo queste opere d’arte ci viene naturale intravedere in quei cani raffigurati i nostri attuali compagni di vita.

Quand’è che possiamo rilevare nell’uso del levriero che caccia un concetto di “Sport”?

Istanti di gara durante un racing in pista

Probabilmente qualcosa di simile all’attuale attività considerata sportiva, la si inizia a distinguere quando lo svolgere della caccia con l’unico fine di ottenerne cibo ha cessato di essere la sola e unica ragione per essere praticata.

Gli storici che hanno scavato nel passato e nelle documentazioni giunte fino a noi dalle più antiche e disparate civiltà ci dicono che probabilmente per le classi dominanti che possedevano  i levrieri, questi, per il loro coraggio, la bellezza dell’azione in corsa, la destrezza dimostrata nell’inseguimento, le tattiche messe in atto durante i confronti con la selvaggina, ricevevano l’ammirazione, la stima e probabilmente l’affetto dei loro padroni.

Ma per parlare di “sport con i levrieri” probabilmente un riferimento certo lo abbiamo quando il Duca di Norfolk, a fine sedicesimo secolo, “…riunisce tutte le abitudini pratiche e le regole non scritte che l’uso ha fatto diventare consuetudine, in un unico codice”. 1

Tale “codice”, può essere considerato l’antenato dei nostri attuali “regolamenti”, ed è a tutt’oggi in parte riscontrabile nelle norme del coursing che si correva sul vivo (lepre) in Inghilterra con i greyhound, fino al 2005, quando una legge ha reso illegali tutti gli eventi con inseguimento della lepre viva.

Il Coursing

Quando parliamo di “coursing” inglese si intende principalmente l’hare coursing, quello appunto sulla lepre, praticato con i greyhound.

Oggi è coursing anche quello praticato con le altre razze di levrieri. Ad esempio i whippet (con preda il coniglio) e per rimanere sempre nel regno unito, con i Lurcher, incroci tra levrieri e principalmente cani da pastore locali.

Incroci effettuati, col fine di ottenere una maggiore rusticità e resistenza su più tipologie di terreni. 

Grossomodo, dove si estendeva l’Impero Inglese si esportavano tra le altre cose i loro sports e di conseguenza, i levrieri e il coursing.

Ancora oggi in IrlandaCanada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, etc., viene praticato il coursing sulla selvaggina locale oppure il più moderno ed incruento coursing a “valutazione attitudinale”.

Anche il racing rientra tra questi sport, ne parleremo tra qualche riga.

Hare Coursing

L’Hare Coursing, quello condificato dal Duca di Norfolk, per intenderci, è lo sport nel quale una coppia di greyhound svolge una prova di inseguimento della lepre, sotto lo sguardo esperto di un giudice.

Quersto tipo di coursing si basa, meglio dire basava, poiché non lo si pratica più nel Regno Unito, sul confronto fra due cani.

Nonostante alla base di tutto ci sia l’istinto predatorio, non lo si può considerare una vera e propria “caccia”.

Lo svolgimento della prova  prevedeva un percorso sviluppato in linea retta per alcune centinaia di metri.

Alla partenza la lepre aveva un vantaggio di un centinaio di metri (poco meno) sui cani, che venivano sganciati successivamente, soltanto dopo vi era l’ingaggio vero e proprio tra i greyhound e la lepre.

Il levriero e le velocità

Nel giudizio il cane più veloce, che pertanto distanziava o sorpassava l’altro, riceveva il maggior punteggio, su un totale disponibile di sei, uno soltanto in caso di abbattimento della lepre e altri due punti divisi ciascuno per altrettante voci di giudizio.

Si capisce bene che in questo modo si voleva principalmente premiare quella che si reputava la più importante caratteristica di un levriero: “la velocità”.

“coursing a valutazione attitudinale”

Tutt’altro discorso, per il moderno “coursing a valutazione attitudinale”, – simulazione della caccia effettuata in campo aperto -.

Una macchina dotata di motore elettrico o a scoppio, riavvolge a se con velocità variabile, un filo, al capo estremo del quale vi è agganciato un cosiddetto “zimbello”2.

Lo “zimbello” può essere un fiocco di stoffa, delle strisce di plastica, una pelle di coniglio, ed ha lo scopo di imitare  una preda.

Il filo, grazie al passaggio attraverso un numero obbligato di pulegge, disegna il percorso nel quale si figura la corsa della lepre.

Lo scopo è quello di impegnare i cani concorrenti (due per ciascun confronto),  in un coursing.

Durante lo svolgimento, uno o più giudici specializzati rileveranno le doti attitudinali espresse.

Esempio di sistema misurazione della taglia per ll racing e coursing 

Quali sono le differenze con l’Hare coursing?

Le differenze principali tra questo e l’hare coursing dei greyhound,  risiedonio in diversi punti: nell’attitudinale la distanza prevista per la gara è più lunga, poiché si vuole simulare una caccia vera attraverso il percorso disegnato che varia da giornata a giornata. 

Cinque le voci di giudizio utilizzate nella “valutazione attitudinale”, quì la velocità ha parità di importanza con le altre. L’evento non è cruento (non vi è animale vivo).

La prova è aperta a tutte le razze levriere, più alcune razze del gruppo “primitivi. 

Razze diverse prevederebbero prede diverse, con velocità e distanze diverse,  tempi di svolgimento della “caccia” più lunghi, terreni sabbiosi, montani e rocciosi adatti ad evidenziare peculiarità specifiche di ciascuna razza, anziché i campi ben erbati, tagliati ad altezza ottimale, buoni per tutti.

Ma questo passa il convento, il sistema riproducibile è quello della corsa di una lepre e nonostante questo limite, al momento è l’unico disponibile e utile a rilevare le singole attitudini.

Lo sport dei levrieri: le corse e il coursing: Il racing

Il racing che è l’evoluzione del coursing nei tempi moderni, arriva più tardi, molto più tardi.

Sempre in Inghilterra, per i Whippet iniziano le prime corse in dirittura a metà circa del diciannovesimo secolo. Poiché non esistono ancora i più rudimentali sistemi di traino dello “zimbello”, i cani corrono al richiamo del proprietario che sventola uno straccio dall’altra parte della dirittura, in pratica all’arrivo.

Uno straccio, con il quale i cani sono stati abituati a giocare fin da cuccioli (ancora oggi si fanno giocare i cuccioli con questo sistema nei primi mesi di vita), tanto basta a risvegliarne il senso predatorio. Vari personaggi iniziano a partecipare e frequentare le giornate in cui ci si raduna per correre, proprietari, giudici, addetti al peso (si istituiscono così le prime categorie a peso).

Chiaramente non mancano le scommesse, pochi penny tra i minatori delle regioni dell’Inghilterra centrale.

In seguito arriveranno anche i “bookmakers”.

Tuttoggi è viva la tradizione in queste zone, dove vi sono clubs di appassionati.

Anche se le attrezzature sono al passo con i tempi, videofinish, gabbie di partenza, etc., lo spirito probabilmente è ancora quello del passato.

Questa gente, nelle proprie migrazioni, ha portato con se le proprie tradizioni e pertanto anche queste corse, in moltissimi paesi del Commonwealth Britannico, e pure negli Stati Uniti d’America.

Operazione rilevamento peso corsa in Inghilterra

Sempre nello stesso periodo e sempre in Inghilterra si iniziarono a far correre i greyhound nelle corse in dirittura, ma la cosa non ebbe seguito.

Per giungere alle corse che conosciamo oggi bisogna aspettare il primo quarto del ventesimo secolo, con le prime piste professionistiche realizzate negli Stati Uniti d’America.

Piste circolari, principalmente in sabbia, con sistemi di traino per l’epoca tecnicamente avanzati.

I regolamenti sono “presi in prestito”, o meglio dire “ispirati” dall’ippica, con categorie quali gran premi, handicap e corse a vender e persino in ostacoli.

In questo caso il racing effettuò il percorso inverso dagli USA verso l’Inghilterra e da lì in tutte le parti del mondo. Un’industria che ha avuto la sua massima espansione del secondo dopoguerra fino ad i nostri giorni.

Scarsa considerazione per il benessere degli animali?

Oggi il settore incontra l’avversione da parte degli animalisti,  proprio perché in nome di una ”industria”, il benessere di questi animali, per decenni, è stato tenuto sempre in scarsa considerazione.

Ma non si deve fare mai “di tutta l’erba un fascio”, soprattutto non si deve confondere, come troppo spesso accade, il settore dell’industria professionistica, con il settore amatoriale, dove i cani di casa, accuditi e amati come ogni altro componente della famiglia, nel fine settimana danno libero sfogo al loro istinto, in piena sicurezza e senza nessun secondo fine di sfruttamento.

Per chi volesse approfondire, suggerisco:

I levrieri, Piero Renai della Rena, Editoriale Olimpia, 1979.

Le opere scritte da Mario Canton, sulle razze dei levrieri, la storia di alcune competizioni, etc. Edite da Crepaldi nella Collana di Zootecnia e Zoognostica. 

L”articolo a firma di Alberto Bertelli Levrieri e cani primitivi nel bacino del Mediterraneo, su http://www.dicasamarziali.com/it/cani-primitivi-e-levrieri.html


ipotesi normativa riguardante le categorie per i Piccoli Levrieri Italiani e i Whippet

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