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Torino. Le tolgono il cane dopo 4 anni, l’allevatore ci ripensa dopo una cessione non formalizzata. La testimonianza

NOTA DI REDAZIONE: Questa di Veronica e di Sofy è una storia come tante altre. Una storia che non prevede sconti da parte della burocrazia. Questo articolo raccoglie e accoglie un legittimo sfogo. Proviamo tutti a metterci nei suoi panni. Questo non significa accusare l’allevatore che dal punto di vista legale si è riappropriato di un suo bene di proprietà ( perché nella sostanza e per il Codice Civile, di questo si tratta). Ma c’è un problema umano, empatico e di benessere di questa famiglia che è stata brutalmente divisa. Questo si che per noi è un problema.

Era il 13 ottobre 2023, ore 13 circa, apparentemente un giorno come tanti:  sinceramente tornando a casa non mi aspettavo un finale così devastante.

Per integrità personale mi sono sempre opposta alle ingiustizie, comprese le leggi ingiuste, di qualsiasi natura esse fossero, perché non sempre quel che diviene legge porta con sé anche giustizia.

Sinceramente, non avrei mai pensato di divenire io stessa vittima di una tale legge, ma purtroppo è accaduto e non ha colpito solo me, ha ferito nel profondo coloro che amo, esseri a 4 e due zampe, i miei cani e i miei figli.

Vedersi portare via con la forza il proprio cane, mentre ti lecca le lacrime dal viso, a causa di una legge ingiusta, dopo averlo accudito per anni, solo perché l’ex proprietario non ha effettuato il passaggio di proprietà promesso e lo richiede per una expò , in assenza di una norma che tuteli gli animali “come esseri senzienti”  vi sembra una cosa giusta ?

Ecco, questa è la mia storia.

Mi chiamo Veronica Lioce, sono un’educatrice cinofila e vivo a Rivoli in provincia di Torino.

Il 13 ottobre ho visto suonare il campanello di casa dall’ufficiale giudiziario e dalla polizia locale, era giunto il giorno che speravo non arrivasse mai.

Era arrivato il momento che non avrei mai voluto vivere, dovevo rinunciare alla mia piccola Sofy, ottemperando ad un’ordinanza del giudice di pace, che ne ordinava il suo sequestro, per riconsegnarla all’ex proprietario.

Sofy è una Collie che mi è stata ceduta nel luglio 2019, con la promessa di passaggio di proprietà che non è mai stato effettuato.

Quando venne a vivere a casa mia aveva 16 mesi, la persona che me la diede (il suo allevatore), mi disse che era stata ripresa a suo domicilio quando la cagnolina aveva un anno di età, per cattiva gestione dell’ex proprietario.

(Apro una parentesi su questo: ho scoperto chi deteneva Sofy. Quando ho iniziato ad avere dubbi sulla correttezza  dell’allevatore (attraverso una ricerca incrociata su fb), ho scoperto chi era. È una persona d’oro ! Non ha mai maltrattato i cani, anzi li adora. Questa persona ha vissuto un’esperienza simile alla mia ed ha dovuto riconsegnare Sofy per non avere problemi legali o di altro genere. Sofy ha vissuto con lui 9 mesi)

Io però allora credetti a quella storia, queste cose avvengono nel mondo cinofilo purtroppo, mondo che io pensavo di conoscere molto bene, ma dopo ciò che mi è successo, ho compreso di non conoscerlo abbastanza.

Accolsi Sofy nella mia famiglia, lei si integro bene nel gruppo, sia umano che canino, legandosi molto a mia figlia che l’adorava.

Sofy dopo più di 4 anni era divenuta in tutto e per tutto un “membro della nostra famiglia”, ma ci è stata portata via come se fosse un oggetto, riconsegnandola alla persona che ha vissuto con lei un tempo brevissimo, i suoi primi 3 mesi di vita e poi da febbraio a luglio 2020 in totale 8 mesi, vi sembra giusto ?

Ho provato in ogni modo a convincere i vigili e l’ufficiale giudiziario della mia onestà, ho fatto tutto ciò che legalmente potevo fare per proteggere chi amo.

Ho presentato prove a testimonianza della verità, c’erano persone disposte a testimoniare, ma in questo mondo essere onesti e giusti forse non ha valore.

Si sono basati sul cip, ma era ovvio che fosse ancora intestato a quella persona, altrimenti non saremmo finite davanti a un giudice!

Ho cercato di evitare che la portassero via, mia figlia era disperata, non riuscendo a tutelare Sofy,  sentivo di tradire anche la fiducia di mia figlia, ma è  stato impossibile farlo legalmente, mi sono resa conto di questo solo alla “resa dei conti”.

Ora la mia cagnolina vive con una persona che l’ha trattata come un pacco postale, affidandola due volte a persone diverse per poi riprenderla nuovamente a suo domicilio con modalità simili.

Una persona che pensa di aver riavuto il suo giocattolo forse, una persona che guarda l’ aspetto fisico del cane, modificandolo se necessario ai fini espositivi.

Non so quale soddisfazione personale (quell’ individuo) abbia avuto nel fare questo,  forse una ripicca, non so, o mero egoismo? 

Io ho proposto l’acquisto di Sofy, ero disposta a pagarla più del doppio, ma niente, ha rifiutato.

Lo so…in tutta questa storia sono stata un’ingenua, un idiota, mi sono fidata, perché io non avrei mai fatto una cosa del genere, ma c’è sempre da imparare.

In questi quattro anni mi sono presa cura di Sofy, l’ho accudita, vaccinata, toelettata, educata, ha fatto sport e attività cinofile, perché per me era il mio cane ! Cose normali che fa un proprietario responsabile.

Se il cane fosse stato realmente suo, se l’accordo non fosse stato quello che dichiaro, avrei fatto tutto questo a mie spese ? 

Non so cosa farò adesso, proverò a fare ricorso, ma se dovessero passare anni per riaverla, io non mi comporterò da egoista, non destabilizzeró nuovamente la cagnolina, però una cosa è certa, farò tutto ciò che posso affinché la legge cambi.

Vorrei che la mia storia servisse da esempio affiche la politica italiana si allinei alla direttiva Europea, che non li considera degli oggetti, ma esseri senzienti, con sentimenti ed emozioni.

Il reale accordo con l’allevatore era il seguente: passaggio di proprietà all’ASL, tenendo intestato a se solo il pedigree, così se Sofy avesse fatto dei cuccioli sarebbero stati dichiarati all’enci a nome suo e questa persona avrebbe preso con se parte della cucciolata, questo era l’accordo e non altro ! Sofy doveva restare qui !

Il passaggio di proprietà non è mai avvenuto e nonostante la mia insistenza, veniva sempre rimandato.

Quando io mi scocciai decidendo di denunciare tutto alla mia Asl,  perché  dopo due anni mi richiedeva il cane da tenere a suo domicilio per farla partecipare a una expò, invece di ricevere il passaggio di proprietà come promesso, ricevetti : una lettera dal suo legale, una denuncia per appropriazione indebita e un atto a comparire davanti al giudice di pace.

Ho cercato di aiutare questa persona, accogliendola nella mia famiglia in amicizia, abbiamo passato giornate insieme, coinvolgendola nelle mie attività cinofile e in cambio (grazie ad una legge ingiusta), questa persona, è riuscita a pugnalarmi l’ anima!

Esiste un decreto legge, il N• 298, parla dei diritti animali, perché tenerlo in incubazione ?

L’amore e l’affetto per un animale non possono essere paragonati al possesso di un oggetto, non c’è razionalità in tutto questo, è ora che qualcosa cambi ! 

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