La Bacheca di Zora

Chicca, Bibi e la Leishmaniosi: il racconto

Due storie di setter racchiuse in un solo racconto…

Di Francesca Stegani

Chicca e Bibi, due setterine, una blue belton con macchia nera a mò di pirata sull’occhio sinistro, l’altra bianco arancio.

La prima arrivata dalla Campania, Sessa Aurunca, provincia di Caserta, nel gennaio 2012, la seconda da uno dei canili più terribili d’Italia, nel gennaio 2015.

Le ho scelte entrambe guardando le loro foto su Facebook…occhi sofferenti, disperati, umiliati…

Chicca era randagia, sicuramente un abbandono, Bibi in “carcere “ senza aver commesso reati da 5 lunghi anni.

Le ho fortemente volute.

Le volontarie intervengono prontamente, per Bibi – Italian Setter Rescue un’associazione onlus che ha sede a Roma e si occupa di salvare setter e in generale cani da caccia…

Arrivano con una staffetta organizzata da amiche volontarie.

Le ragazze pelose hanno caratteri molto diversi.

Chicca è vivace, scatenata, “molto setter”: fuori casa una pazza, dolce e coccolosa in casa.

 BiBi invece ha sempre il terrore negli occhi, arrivata devastata nel corpo e nella mente.

Tutto la terrorizza al punto di non camminare neanche.

La strada la blocca.

Per qualche mese non c’è stato verso, su e giù da casa in braccio, poi lentamente, abbiamo finalmente preso confidenza e coraggio e ora si corre al Parco delle Vallere, sulle colline di Pino, alla Maddalena…!!

Che felicità!!!

Nell’estate del 2013, un anno e mezzo dopo aver adottato Chicca, noto che zoppica leggermente.

Non mi preoccupo…

sarà una storta…

visto che corre come un fulmine!

Poco dopo osservo che perde un po’ troppo pelo sul musetto, dalle orecchie in particolare.

Penso ad un’allergia, così la porto dal veterinario sotto casa, non vado nemmeno dal mio perchè penso che con un antistaminico si risolva tutto.

Entro nello studio del veterinario che osserva Chicca, poi si volta verso di me e mi indica un poster ,con la foto di un pastore tedesco…

Non capisco..

Lui mi dice:

“Ha sicuramente la leishmaniosi, come questo lupo che pubblicizza una campagna per la prevenzione della malattia…”

Io cado letteralmente dalle nuvole.

Mi spiega che si tratta di una malattia trasmessa da un flebotomo vettore che inocula il virus.

Stordita acconsento a fare subito il test rapido che conferma le sue parole.

Corro dal mio veterinario che mi dice subito chiaramente che dalla leish – ad oggi – non si guarisce (anche se può negativizzarsi),

Ma si può tenere sotto controllo garantendo al cane una vita normalissima.

Alcuni esami come il test ELISA e l’elettroforesi (è consigliato due volte all’anno) ci dicono a quale livello la malattia si trovi.

La cura di routine è una pastiglia di allopurinolo divisa in due somministrazioni al giorno che ha un costo inferiore a tre euro per un mese di cura.

La leish però può avere dei picchi e in questi casi si interviene con farmaci più forti, il Glucantime o il più recente Milteforan.

Scelto il farmaco la cura dura 28 giorni. Entrambe i farmaci sono molto efficaci.

BiBi due anni fa esatti, in seguito ad un dimagrimento eccessivo fa esami di controllo e scopriamo che anche lei ha contratto la leishmaniosi.

Mi chiedo come sia possibile visto che sono tre anni che vive con me e che utilizzo ogni genere di protezioni e repellenti (collari, spray, prodotti naturali…) ma scopro una cosa “nuova”, la leish può restare quiescente per anni e manifestarsi all’improvviso… e così Bibi va avanti da due anni con la sua pastiglietta di allopurinolo, per lei fino ad oggi è stata sufficiente.

Jpeg

Mentre scrivo questo articolo, le mie due guerriere mi stanno osservando e brontolano perché vogliono uscire, si va al parco Leopardi, evviva!!

Poi al ritorno una buona pappa e tante coccole!

Per Chicca sono passati sette anni, due per Bibi e devo dire che sono più vivaci e allegre che mai.

Questo racconto ha il fine di sensibilizzare le persone ed invitarle ad informarsi, a non demonizzare e ad adottare cani positivi alla leishmania! 

Non abbiate paura, anzi, sapere di salvare un cane “malato”, ma che può condurre una vita normalissima e darci amore infinito è un atto di grande nobiltà d’animo!

Non escludiamo a priori l’adozione di un cane leish positivo o conclamato!

Ma ogni volontario serio deve avvisarvi del problema qualora vi sia conoscenza della malattia prima dell’adozione.

 Il LEISHMANIA Center potrà rispondere ad ogni tipo di domanda o dubbio (lo trovate su fb o google). 

Dimenticavo di dirvi che oggi esiste anche un vaccino, vi invito, perdonate l’insistenza, ad informarvi! Grazie a tutti!


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